alex41
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domenica 19 settembre 2010
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molto meglio il film originale!
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Il film giapponese da davvero paura. Questo remake dalla scena iniziale promette molto bene, ma poi cala lentamente come un bicchiere quando cade dal tavolo fino a frantumarsi, e al finale ti viene voglia di dire: "ho speso un'ora e mezza della mia vita a guardare questo inutile film". Ovviamente mi riferisco a questo remake: con l'arrivo della bravissima Naomi Watts, il film passa da horror a film noioso. Per più di mezz'ora non succede nulla, fino alla ridicola scena quando Samara esce dal televisore. Certo l'attrice è bravissima, ma la sua bravura non la salva dal ruolo ridicolo che le hanno dato. Soprattutto il video mortale di questo film è completamente differente da quello originale, che sembrava davvero tratto da "Omen Il Presagio" di Richard Donner, quest'ultimo non mi ha lasciato neanche l'amaro in bocca.
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Il film giapponese da davvero paura. Questo remake dalla scena iniziale promette molto bene, ma poi cala lentamente come un bicchiere quando cade dal tavolo fino a frantumarsi, e al finale ti viene voglia di dire: "ho speso un'ora e mezza della mia vita a guardare questo inutile film". Ovviamente mi riferisco a questo remake: con l'arrivo della bravissima Naomi Watts, il film passa da horror a film noioso. Per più di mezz'ora non succede nulla, fino alla ridicola scena quando Samara esce dal televisore. Certo l'attrice è bravissima, ma la sua bravura non la salva dal ruolo ridicolo che le hanno dato. Soprattutto il video mortale di questo film è completamente differente da quello originale, che sembrava davvero tratto da "Omen Il Presagio" di Richard Donner, quest'ultimo non mi ha lasciato neanche l'amaro in bocca. Insomma sì, è un film dell'orrore, ma non è travolgente, forse un po' angosciante, soprattutto nella soffocante scena del pozzo, ma per il resto è piatto e lento. Con questo film si capisce che i remake horror americani, tipo "Venerdì 13" o "L'Ultima Casa A Sinistra" non solo sono niente in confronto ai film originali, ma li ridicolano soprattutto. Spero non facciano un remake de "L'Esorcista" o "Shining", o dovremo dire addio ai capolavori dell'horror. Il secondo The Ring non l'ho ancora visto, e non voglio giudicarlo subito, spero che almeno batta questo capitolo. Sono uno che comunque gli horror gli digerisce: adoro Michael Myers, i film di John Carpenter e Dario Argento, ma questo remake americano non mi ha affatto convinto. Poi comunque lo sapete: i gusti sono gusti. Possibilmente da vedere in compagnia.
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bezdomny
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martedì 22 marzo 2005
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hollywood style
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Dozzinale rifacimento in gretto stile hollywoodiano di una già soprastimata pellicola giapponese. Gore Verbinski si trincera dietro una regia convenzionale per evitare catastrofi, tuttavia, quando piazza la macchina da presa all'interno di un cassetto di uno schedario, l'impulso registicida finisce per bussare alla coscienza dello spettatore. Il maggiore demerito di Verbinski consiste nell'aver ricomposto giudiziosamente - la leggibilità avant toute chose - lo spazio disarticolato, quasi smembrato, che rendeva "Ringu" di Hideo Nakata una pellicola non ripugnante. All'opera di banalizzazione ha collaborato poi il direttore della fotografia Bojan Bazelli, appiattendo la suggestione luministica che scolpiva l'universo figurativo della pellicola nipponica.
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Dozzinale rifacimento in gretto stile hollywoodiano di una già soprastimata pellicola giapponese. Gore Verbinski si trincera dietro una regia convenzionale per evitare catastrofi, tuttavia, quando piazza la macchina da presa all'interno di un cassetto di uno schedario, l'impulso registicida finisce per bussare alla coscienza dello spettatore. Il maggiore demerito di Verbinski consiste nell'aver ricomposto giudiziosamente - la leggibilità avant toute chose - lo spazio disarticolato, quasi smembrato, che rendeva "Ringu" di Hideo Nakata una pellicola non ripugnante. All'opera di banalizzazione ha collaborato poi il direttore della fotografia Bojan Bazelli, appiattendo la suggestione luministica che scolpiva l'universo figurativo della pellicola nipponica. La recitazione degli attori, infine, pendola tra sbigottimenti ansiosi e maschere assenti, tra isteria e tassidermia: una inarrivabile mediocrità.
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[+] sveglia
(di andy)
[ - ] sveglia
[+] ma che dici
(di angy)
[ - ] ma che dici
[+] ahhhhhhhhhhhhhhhhh
(di minority girl)
[ - ] ahhhhhhhhhhhhhhhhh
[+] ???
(di samara)
[ - ] ???
[+] mediocre sarai te
(di the ring)
[ - ] mediocre sarai te
[+] ma l'hai visto the ring???
(di le 2 samarafan)
[ - ] ma l'hai visto the ring???
[+] mah...
(di nessuno)
[ - ] mah...
[+] ci intendiamo!
(di pucky)
[ - ] ci intendiamo!
[+] forse hai visto un altro film!
(di stregone)
[ - ] forse hai visto un altro film!
[+] ti sbagli
(di pikkola rox innamorata)
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