Il film è un'intelligente metafora di come ognuno possa far brillare il suo destino, non solo nonostante le diversità, ma proprio grazie ad esse. Il talento semiviosionario del regista australiano gioca sul kitch, senza rinunciare alla cattiveria che lo caratterizza dai tempi di "Le nozze di Muriel"; ma in questo c'è maggior poesia; le canzoni demodé son studiate ad hoc, e Hogan rimane un maestro nel spiegare le situazioni usando le parole di canzoni famosissime. Straordinari gli attori. Spettacolare la battuta "Vi prego, non fatemi morire... con questo vestito addosso"!