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Un procuratore distrettuale decide di perseguire un uomo accusato di violenza e plagio nei confronti delle donne che stanno con lui e a testimoniare chiama una giovane donna che, qualche anno prima, al termine di una lite furiosa si era lanciata contro una macchina in corsa.
Film dal ritmo lento ma che riflette con delicatezza e lucidità sul tema della violenza sulle donne drammaticamente tornato alla ribalta della cronaca negli ultimi tempi. Una bravissima Robin Whright interpreta infatti una ragazza che, quasi a malincuore, decide di deporre contro l'ex fidanzato e sono choccanti le parole che usa. Arriva a dire che provò invidia per una ragazza a cui il suo ex aveva rotto una gamba perchè questo voleva dire che lui l'amava più di lei a cui non aveva mai fatto una cosa simile. Questo a testimoniare quanto, oltre alle terribili violenze fisiche, certi uomini tramite violenza psicologica possano fare del male irrimediabilmente a una donna. Purtroppo già provata da un carattere debole, la ragazza era finita con l'isolarsi da tutto il resto del mondo fossero amici o parenti per stare con colui che, asuo dire, era l'unico uomo che l'amava veramente. Insomma con ben sa chi si occupa quotidianamente di queste vicende sono tanti i risvolti che implicano e spesso sono le donne stesse vittime di violenza che cercano di giustificare l'uomo che usa loro violenza. L'altrettanto bravo Hurt è un procuratore distrutto dal divorzio con la moglie e acui rimane solo il figlio (insieme al lavoro) come appiglio per andare avanti. Una buona colonna sonora impreziosice un film che fa del tema che tratta e delle interpretazioni degli attori il suo punto di forza.
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