Anni luce prima di "The L Word", serial patinato andato in onda sull'americana Showtime dal 2004 al 2009, c'è stato "Go Fish".
Il serial è ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri, e ha per protagoniste un gruppo di lesbiche belle, alla moda, con professioni glamour.
"Go Fish", la cui regia è di Rose Troche (poi una delle autrici del serial) è di ben altro tenore. Autenticità è la parola chiave: le protagoniste sono donne assolutamente normali, sia nell'aspetto che nelle vite. Ci sono i "lesbotipi" anche qui, è vero: la docente universitaria nera, la latinoamericana cacciata dalla madre cattolica che non accetta la sua omosessualità, la sciupafemmine.
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Anni luce prima di "The L Word", serial patinato andato in onda sull'americana Showtime dal 2004 al 2009, c'è stato "Go Fish".
Il serial è ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri, e ha per protagoniste un gruppo di lesbiche belle, alla moda, con professioni glamour.
"Go Fish", la cui regia è di Rose Troche (poi una delle autrici del serial) è di ben altro tenore. Autenticità è la parola chiave: le protagoniste sono donne assolutamente normali, sia nell'aspetto che nelle vite. Ci sono i "lesbotipi" anche qui, è vero: la docente universitaria nera, la latinoamericana cacciata dalla madre cattolica che non accetta la sua omosessualità, la sciupafemmine... Però c'è tenerezza e autoironia nel passare in rassegna questo mondo, e in questo ha certamente un ruolo determinante l'omosessualità dell'intero cast: laddove "The L Word" è un prodotto pensato per un pubblico misto, che strizza l'occhio al voyerismo degli uomini etero (attrici etero e molte scene di nudo) "Go Fish" è un film lesbico nel senso pieno del termine, ovvero un progetto cui hanno preso parte, in qualità di autrici ed interpreti, donne realmente lesbiche, con la voglia e la capacità di raccontarsi. Lesbiche come lo potevano essere queste giovani donne nella Chicago dei primissimi anni 90: capelli corti, magliette e larghi, jeans, cappellino da baseball. Il valore intrinseco del film come manifesto del cinema lesbico sta tutto qui, nell'autenticità di ciò che racconta: amicizia, amore, sesso.
Siamo nel 1994, e anche se sono passati solo 16 anni, sembra un'altra epoca: ci sono le musicassette, Internet deve ancora arrivare, si telefona da casa con fisso. Una era geologica fa. E infatti, i temi caldi per la comunità glbt americana di oggi non vengono nemmeno sfiorati: riconoscimento delle unioni, adozioni. Non si fa cenno neanche all'omofobia o ad atti di discriminazione, volendo questo essere un racconto intimista e "interno" al mondo lesbico. Lieve, delicato, simpatico e tenero, questo film restituisce le sfumature dell'animo femminile, etero e lesbo che sia. da vedere.
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