iuriv
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mercoledì 20 settembre 2017
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noir ma non troppo.
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Black Rain ricorda in tante cose Blade Runner al punto che Ridley Scott sembra quasi attingere dalle stesse idee. La Osaka contemporanea messa in scena dal regista strizza l'occhio alla Los Angeles del futuro immaginata pochi anni prima. Così come le atmosfere, quasi sempre notturne e piovose, con il fumo dei tombini e il caos della metropoli, richiamano inevitabilmente il mondo degli androidi e delle pecore elettriche. C'e anche il tentativo di portare sullo schermo un messaggio più importante di quello narrato dalla vicenda in se stessa; politico questa volta, invece che filosofico, e determinato a lanciare strali contro l'egemonia culturale statunitense del dopoguerra.
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Black Rain ricorda in tante cose Blade Runner al punto che Ridley Scott sembra quasi attingere dalle stesse idee. La Osaka contemporanea messa in scena dal regista strizza l'occhio alla Los Angeles del futuro immaginata pochi anni prima. Così come le atmosfere, quasi sempre notturne e piovose, con il fumo dei tombini e il caos della metropoli, richiamano inevitabilmente il mondo degli androidi e delle pecore elettriche. C'e anche il tentativo di portare sullo schermo un messaggio più importante di quello narrato dalla vicenda in se stessa; politico questa volta, invece che filosofico, e determinato a lanciare strali contro l'egemonia culturale statunitense del dopoguerra. Si manifesta attraverso il comportamento irridente dei detective americani verso lo zelo giapponese, fino a trasformarsi in una forma di rispetto, ben rappresentata dal monologo del vecchio mafioso nei confronti di Michael Douglas. Ma probabilmente i problemi del film vengono fuori proprio qui. Black Rain è un noir non solo nelle suggestioni, ma anche nella pratica. E, come tale, funziona poco. La narrazione principale passa quasi in secondo pano rispetto al resto e a poco servono l'immaginario luccicante e la colonna sonora di Zimmer a tenere insieme l'investigazione. Ho avuto l'impressione che due ore siano state poche per mettere insieme tutto ciò che Scott aveva da dire sull'argomento, finendo per penalizzare proprio l'aspetto che più si sarebbe dovuto erigere sul complesso. Con tutto ciò Black Rain non è un brutto film, ma nemmeno un film bello. Finisce per inserirsi nella mediocrità di un genere che in quegli anni poteva vantare molte frecce appuntite al suo arco. E, considerata la bellezza visiva di cui fa sfoggio, è davvero un peccato.
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[+] uno stringato "noir".
(di no_data)
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gustibus
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sabato 20 maggio 2017
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ottimo film..ottimo scott!
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M.Douglas,A.Garcia,k.takakura,k.capshaw,M.yatsuda e il grande R.Scott danno vita a questo bellissimo film poliziesco..stupenda sceneggiatura specie in Giappone..stupenda musica di Zimmer..CI sono clip da non scordare..quando cantano Takakura e Garcia..nel locale...la corsa di Douglas in mezzo al caos infernale di camion..biciclette..auto a Tokyo e la parte finale quando ce'l'applauso della polizia giapponese..e altre sfaccettature del film stupende.Ma come fate a dire che e'brutto questo film?????....E'un film da cineteca!..da vedere!..Mymovies vi adoro ma qui non concordo per nulla con la vostra critica.Qui si va ANCBE a ****e mezza...ma io non capisco...questo racconto tra America e Giappone dove si svolge a tutti gli ingredienti di un vero poliziesco D'AZIONE con risvolti anche politici.
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M.Douglas,A.Garcia,k.takakura,k.capshaw,M.yatsuda e il grande R.Scott danno vita a questo bellissimo film poliziesco..stupenda sceneggiatura specie in Giappone..stupenda musica di Zimmer..CI sono clip da non scordare..quando cantano Takakura e Garcia..nel locale...la corsa di Douglas in mezzo al caos infernale di camion..biciclette..auto a Tokyo e la parte finale quando ce'l'applauso della polizia giapponese..e altre sfaccettature del film stupende.Ma come fate a dire che e'brutto questo film?????....E'un film da cineteca!..da vedere!..Mymovies vi adoro ma qui non concordo per nulla con la vostra critica.Qui si va ANCBE a ****e mezza...ma io non capisco...questo racconto tra America e Giappone dove si svolge a tutti gli ingredienti di un vero poliziesco D'AZIONE con risvolti anche politici..La pioggia sporca titolo del film...e' il rancore dell'atomica da parte degli americani..non cosucce!...non perdetelo eh!
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elgatoloco
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mercoledì 17 febbraio 2016
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la spettacolarità sopravanza tutto il resto
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La storia di"Black Rain"non è di un'originalità travolgente, anzi lascia ampi spazi a quanto è scontato e retorico, nel"clash of civilisations", certo molto relativo ma tuttavia sussistente-resistente(il film è del 1989, a più di quarant'anni dalla fine della guerraa, ma il post-2000 era ancora lontano)tra USA e Impero del Sol Levante, con notevoli concessioni ai silenzi e ai"misteri"della Yakuza e delle relative lotte orientali, segnatamente nipponiche. Ciò che è più interessante nel film, a parte l'interpretazione interessante di Andy Garcia, più"forte"del già molto"rodato"Michael Douglas, nel ruolo dello"sfacciato"-aggressivo poliziotto yankee, a parte anche Kate Capeshaw, che crea un personaggio enigmatico, pur se decisamente contratto-ridotto nelle sue apparizioni, è decisamente la struttura urbanistica, ossia la scenografia, dove in parte torna il Ridley Scott di"Blade Runner", ma cambiato di segno: là prevaleva la dimensione apocalittica, derivante dalla fonte letteraria, cioè Phil Dick, qui invece la"cassetta"del film spettacolare, basato sul classico scontro tra"buoni"e"cattivi"del film poliziesco, pur se con(qualche, invero, non molto di più)elemento"nuovo"e "perturbante", ma sempre nei limiti di quanto consente la legge del mercato, filmico ma in genere dello spettacolo.
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La storia di"Black Rain"non è di un'originalità travolgente, anzi lascia ampi spazi a quanto è scontato e retorico, nel"clash of civilisations", certo molto relativo ma tuttavia sussistente-resistente(il film è del 1989, a più di quarant'anni dalla fine della guerraa, ma il post-2000 era ancora lontano)tra USA e Impero del Sol Levante, con notevoli concessioni ai silenzi e ai"misteri"della Yakuza e delle relative lotte orientali, segnatamente nipponiche. Ciò che è più interessante nel film, a parte l'interpretazione interessante di Andy Garcia, più"forte"del già molto"rodato"Michael Douglas, nel ruolo dello"sfacciato"-aggressivo poliziotto yankee, a parte anche Kate Capeshaw, che crea un personaggio enigmatico, pur se decisamente contratto-ridotto nelle sue apparizioni, è decisamente la struttura urbanistica, ossia la scenografia, dove in parte torna il Ridley Scott di"Blade Runner", ma cambiato di segno: là prevaleva la dimensione apocalittica, derivante dalla fonte letteraria, cioè Phil Dick, qui invece la"cassetta"del film spettacolare, basato sul classico scontro tra"buoni"e"cattivi"del film poliziesco, pur se con(qualche, invero, non molto di più)elemento"nuovo"e "perturbante", ma sempre nei limiti di quanto consente la legge del mercato, filmico ma in genere dello spettacolo. Film non proprio"epico", "Black Rain"rimane nella media dei"buoni film", che non presentano(se non, probabi,lmente, gli elementi sopra accennati)particolari elementi di novità e di"scarto"(écart)rispetto alla consuetudine del genere. Da qui a dire, citando la famosa frase biblica, ripresa dal Pascoli, "Nihil novi sub sole"(Nulla di nuovo sotto il sole), che il film non ha alcuna originalità appare eccessivo, anche considerando prove molto più recenti di Scott(la"Bibbia"dimezzata e contratta in"Dei ed eroi"), ma molto di nuovo, per l'epoca, non c'è. El Gato
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stefano bruzzone
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giovedì 12 dicembre 2013
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appena vedibile
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film cult di fine anni 80 diretto dal grande ridley scott sempre bravo e capace nel prendere una sceneggiatura scontata e banale e trasformarla in un action movie godibile. certo siamo lontani anni luce da capolavori del calibro di blade runner e thelme & louise, ma una coppia di attori bravi e giovani, douglas e garcia, anche se male assortita a mio avviso lo rendono interessante anche se è pessima la prova di garcia e trovo fuori ruolo douglas non adattissimo secondo me ad interpretare ruoli da bullo spaccone. film godibile cmq, girato benissimo e scorrevole sino alla fine. non manca qualche battuta ad alleggerire le oltre 2 ore di pellicola.
Voto: 6,5
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xantoflores
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sabato 16 febbraio 2013
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un'altra conferma
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Certo che chi è abituato ai capolavori del maestro, può anche arricciare il naso quando Scott si abbassa a raccontare una storia che vede come protagonista un poliziotto dall'anima non prorio immacolata, stereotipo ormai acquisito dalla cinematografia e dalla letteratura poliziesca. Ma mica sempre si possono cose geniali come Blade Runner, Thema e Luise o Il Gladiatore .
Nick Conckilin è troppo stereotipato? Forse ...ma trovare un palluto difensore della legge con famigliola american style che al sabato tosa diligentemente il pratino della sua villetta, è piuttosto raro oggigiorno.
Anche nella letteratura poliziesca che va per la maggiore ormai i bravi poliziotti sono pieni di difetti: alcol, qualche sniffata e divorzio.
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Certo che chi è abituato ai capolavori del maestro, può anche arricciare il naso quando Scott si abbassa a raccontare una storia che vede come protagonista un poliziotto dall'anima non prorio immacolata, stereotipo ormai acquisito dalla cinematografia e dalla letteratura poliziesca. Ma mica sempre si possono cose geniali come Blade Runner, Thema e Luise o Il Gladiatore .
Nick Conckilin è troppo stereotipato? Forse ...ma trovare un palluto difensore della legge con famigliola american style che al sabato tosa diligentemente il pratino della sua villetta, è piuttosto raro oggigiorno.
Anche nella letteratura poliziesca che va per la maggiore ormai i bravi poliziotti sono pieni di difetti: alcol, qualche sniffata e divorzio.
Ma quali sono gli eroi senza macchia e senza paura? Superman, Batman, Spiderman.
Quelli non hanno neppure l'uccello. Pensano solo a fare superacrobazie poco credibili. Nick è un uomo vero.
Poi il nostro Luca Cacciatore rimprovera Scott di nippofilia eccessiva... E che male c'è girare un action movie ad Osaka anzichè a New York. Il tutto ci guadagna in credibilità. A me il film è piaciuto e molto, e ho trovato i personaggi ben definiti e la storia credibile seppure con qualche goccia di miele frammista ad un pò di peperoncino. Bravissimo Douglas...
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alex_23
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lunedì 30 gennaio 2012
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bellissimo!
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Strepitoso poliziesco d'azione firmato Ridley Scott!
La sceneggiatura non sarà del tutto uniforme ma il film regge eccome, checchè ne dica la recensione! Un Michael Douglas un pò sopra le righe veste perfettamente i panni del poliziotto dalla vita privata agitata, anche se mi sembra che già senta il peso degli anni (nelle scene d'azione è palesemente imballato).
Musiche fantastiche, in certi momenti mettono l'accento su frasi che normalmente verrebbero dimenticate. D'altronde se ne occupa un certo Hans Zimmer.
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ultimoboyscout
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martedì 3 agosto 2010
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ottimo douglas.
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Coinvolgente poliziesco d'azione, tipicamente anni '80 per stile, musiche e ambiente. L'accoppiata Douglas-Garcia funziona. Ma detesto tutta quella teatralità giapponese. Comunque il film è bello, la storia pure e tiene col fiato sospeso fino alla fine, mescolando azione, suspence e dramma. Un gran bel colpo di Scott!
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dario
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lunedì 2 agosto 2010
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slegato
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L'attacco è molto buono, poi diventa un qualsiasi film d'azione, con un Michael Douglas esagitato e insopportabile. Storia molto esile, tutta incentrata sulla crudeltà, sulla violenza, con rimandi fumettistici, personaggi tutti d'un pezzo, dialoghi elementari, sentimenti stereotipati, ripetuti sino alla noia. Grande regia cinematografica, ma sceneggiatura poverissima e morale da boy scout. Bella la maschera di Ken Takakura e non male Matsuda (Sato). La Capshaw femmina al cento per cento: uno spettacolo da sola.
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dido93
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venerdì 13 febbraio 2009
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bellissimo
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Un action-thriller da vedere e conservare nella propria cineteca. Nettamente migliore di tanti altri film dello stesso genere ma più noti e "blasonati". Ottimi interpreti, ambientazione e regia.
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