Delitti e profumi

Giallo in un grande magazzino, col solito Calà, stavolta nei panni di un detective privato, e Smaila, riciclato nel ruolo di un ispettore di polizia, maldestro e poco lungimirant, oltre che dotato di scarsa intelligenza. Tutto  ruota attorno ad un profumo altamente "incendiario" e una star della cosmesi altrettanto vendicativa, per uno scherzo delle sue compagne di colonia, diversi anni prima, in seguito al quale rimarrà orribilmente sfigurata
L'idea in se é carina e a tratti anche divertente;  Persino la Venier, nelle vesti di un'acida suora, rinchiusa, per i suoi sensi di colpa, in un ameno e sperduto convento di clausura, risulta addirittura credibile!
Due cose però stonano a mio avviso, e saltano all'occhio anche [+]

Giallo in un grande magazzino, col solito Calà, stavolta nei panni di un detective privato, e Smaila, riciclato nel ruolo di un ispettore di polizia, maldestro e poco lungimirant, oltre che dotato di scarsa intelligenza. Tutto  ruota attorno ad un profumo altamente "incendiario" e una star della cosmesi altrettanto vendicativa, per uno scherzo delle sue compagne di colonia, diversi anni prima, in seguito al quale rimarrà orribilmente sfigurata
L'idea in se é carina e a tratti anche divertente;  Persino la Venier, nelle vesti di un'acida suora, rinchiusa, per i suoi sensi di colpa, in un ameno e sperduto convento di clausura, risulta addirittura credibile!
Due cose però stonano a mio avviso, e saltano all'occhio anche di uno spettatore non troppo attento: un inverosimile bagno finale (col Calà "nature", contornato da 3 giapponesine, anch"esse nude), in una vasca idromassaggio, esposta nel reparto Sanitari dello stesso magazzino, ma soprattutto la Patty Pravo che,, in un flashback del 1971, canta il suo famosissimo brano "Pazza Idea", che però é del 1973! C'è qualcosa che non mi torna! [-]

E’ l’estate del 1971 e quattro ragazzine giocano insieme su di un molo. Una di loro viene spinta in mare dalle altre tre e, cadendo in un solvente scaricato poco prima da una nave, rimane terribilmente sfigurata. Divenute adulte due delle quattro ragazze: una commessa (Barbara - Lucrezia Lante Della Rovere) ed una prostituta (Porzia - Eva Grimaldi), muoiono entrambe bruciate a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. Comune denominatore dei loro decessi è un misterioso profumo. Una terza delle quattro (Maria Rita - Marina Viro), il giorno del suo matrimonio, rischia lo stesso destino delle amiche ma viene salvata da un detective(Jerry Cala’) che indaga sul caso e che grazie ad una foto di Patty Pravo, alle confessioni di una suora (Mara Venier) e all’aiuto di una graziosa giapponese (Nina Soldano) riesce a ricostruire il caso e ad arrivare all’assassino. [+]

E’ l’estate del 1971 e quattro ragazzine giocano insieme su di un molo. Una di loro viene spinta in mare dalle altre tre e, cadendo in un solvente scaricato poco prima da una nave, rimane terribilmente sfigurata. Divenute adulte due delle quattro ragazze: una commessa (Barbara - Lucrezia Lante Della Rovere) ed una prostituta (Porzia - Eva Grimaldi), muoiono entrambe bruciate a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. Comune denominatore dei loro decessi è un misterioso profumo. Una terza delle quattro (Maria Rita - Marina Viro), il giorno del suo matrimonio, rischia lo stesso destino delle amiche ma viene salvata da un detective(Jerry Cala’) che indaga sul caso e che grazie ad una foto di Patty Pravo, alle confessioni di una suora (Mara Venier) e all’aiuto di una graziosa giapponese (Nina Soldano) riesce a ricostruire il caso e ad arrivare all’assassino. Il film nonostante la poca credibilità, derivata dagli scadenti effetti speciali, ha delle buone idee. C’è un buon giallo di fondo anche se l’impronta comica lo fa perdere di sostanza. Forse se fosse stato diretto seguendo altre metodologie, avrebbe avuto giudizi di critica più positivi. In ogni caso è un film da vedere. [-]