L'ultimo dei cinque film frutto del sodalizio tra Kinski,attore "pazzo" per eccellenza,ed Herzog,regista altrettanto "pazzo" e geniale.Ma meno del solito in questo caso.Ispirandosi al personaggio di "Il vicerè di Ouidah" di Bruce Chatwyn,il regista mette da parte la sua vena anarchica e surreale per tendere verso il colossal,con scene di massa e una messa in scena rigorosa(e tradizionale).Trovandosi assai a disagio.Pur non essendo privo di momenti degni di nota(l'inizio e il finale),il film sembra più che altro il riflesso della definitiva rottura tra regista e attore.A detta di Herzog in "Kinski,il mio nemico più caro",Kinski era completamente preso dall'idea di girare un film su Paganini(e dall'inizio degli anni'80 aveva cercato invano di convincere Herzog a occuparsi della regia)e gli era completamente estraneo,più sgradevole ed arrogante del solito(a quanto pare lo costrinse a licenziare il suo fidato direttore della fotografia Thomas Mauch).
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L'ultimo dei cinque film frutto del sodalizio tra Kinski,attore "pazzo" per eccellenza,ed Herzog,regista altrettanto "pazzo" e geniale.Ma meno del solito in questo caso.Ispirandosi al personaggio di "Il vicerè di Ouidah" di Bruce Chatwyn,il regista mette da parte la sua vena anarchica e surreale per tendere verso il colossal,con scene di massa e una messa in scena rigorosa(e tradizionale).Trovandosi assai a disagio.Pur non essendo privo di momenti degni di nota(l'inizio e il finale),il film sembra più che altro il riflesso della definitiva rottura tra regista e attore.A detta di Herzog in "Kinski,il mio nemico più caro",Kinski era completamente preso dall'idea di girare un film su Paganini(e dall'inizio degli anni'80 aveva cercato invano di convincere Herzog a occuparsi della regia)e gli era completamente estraneo,più sgradevole ed arrogante del solito(a quanto pare lo costrinse a licenziare il suo fidato direttore della fotografia Thomas Mauch).Quindi a riprese finite nessuno dei due volle più lavorare con l'altro.In effetti lo stoicismo quasi totale di Kinski(comunque piuttosto arzillo per i suoi 61 anni)sembra confermare queste voci,anche se resta uno dei pochi tocchi degni dell'Herzog di un tempo.Assieme alle sempre belle musiche dei Popol Vuh.Insieme,purtroppo,risollevano poco un film d'avventura a sfondo esotico senza infamia nè lode.Il Chaco di "Cannibal Holocaust" Salvatore Basile(anche produttore),è il capitano Fraternidade.
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