lunderperzo
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giovedì 16 agosto 2007
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"una parodia di guerre stellari"
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La mitica saga ideata da George Lucas finisce tra le mani del simpatico Mel Brooks che(detto tra noi, è uno specialista nel profanare i luoghi di culto cinematografici),ancora una volta, conferma il suo stile e confeziona una parodia molto simpatica e provocante, sull'onda di una moda a quei tempi molto gettonata e sfruttando intelligentemente l'enorme successo riscosso dall'originale "Guerre stellari". Esilarante Rick Moranis nella parte di "Casco Nero";bravo John Candy.Qualcuno ha azzardato l'ipotesi di una "parodia di una parodia" ma, se è questo il rischio, sfido chiunque a riconoscere nella saga di Lucas,se pur in modo latente, la minima traccia di ciò che potrebbe condurre ad un'ipotesi così improbabile.
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La mitica saga ideata da George Lucas finisce tra le mani del simpatico Mel Brooks che(detto tra noi, è uno specialista nel profanare i luoghi di culto cinematografici),ancora una volta, conferma il suo stile e confeziona una parodia molto simpatica e provocante, sull'onda di una moda a quei tempi molto gettonata e sfruttando intelligentemente l'enorme successo riscosso dall'originale "Guerre stellari". Esilarante Rick Moranis nella parte di "Casco Nero";bravo John Candy.Qualcuno ha azzardato l'ipotesi di una "parodia di una parodia" ma, se è questo il rischio, sfido chiunque a riconoscere nella saga di Lucas,se pur in modo latente, la minima traccia di ciò che potrebbe condurre ad un'ipotesi così improbabile.Un buon film all'interno del Genere, senza pretese.
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zzimizz
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lunedì 13 marzo 2017
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cult assoluto. punto.
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Chi esprime un voto da cultore del cinema per questo film non ha capito niente.
Il terreno su cui si muove questo film non è quello della critica cinematografica, ma del culto popolare per la più celebre parodia di una delle saghe più iconiche in assoluto, quella di Guerre Stellari.
Ci saranno circoli in cui di questo film non avranno nemmeno mai sentito parlare, e a cui forse nemmeno piacerà.
Ma è un po' come invitare la contessa Nobiloni al Ruttosound (google it)... lasciate perdere vero...!
Ci sono invece folte schiere di amici, che avevano l'età giusta negli anni '80... ecco questi -andate sul sicuro- sapranno tutte le battute a memoria, e saranno ben felici di rivedere questo film non una, ma dieci volte, e ridere ogni volta come la prima.
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Chi esprime un voto da cultore del cinema per questo film non ha capito niente.
Il terreno su cui si muove questo film non è quello della critica cinematografica, ma del culto popolare per la più celebre parodia di una delle saghe più iconiche in assoluto, quella di Guerre Stellari.
Ci saranno circoli in cui di questo film non avranno nemmeno mai sentito parlare, e a cui forse nemmeno piacerà.
Ma è un po' come invitare la contessa Nobiloni al Ruttosound (google it)... lasciate perdere vero...!
Ci sono invece folte schiere di amici, che avevano l'età giusta negli anni '80... ecco questi -andate sul sicuro- sapranno tutte le battute a memoria, e saranno ben felici di rivedere questo film non una, ma dieci volte, e ridere ogni volta come la prima.
Chiedete agli amici del calcetto, andate negli spogliatoi della palestra, o in qualche baraccio della provincia o della città.. lì troverete il pubblico giusto, l'èlite che sa apprezzare un'opera di un certo livello.
Gli altri, mandateli a vedere qualche film francese al cinema d'essai, che qui non è proprio posto per loro! ;-)
Parlando del film, il filone è quello classico del cinema demenziale americano... battute e non-sense a profusione, oltre ovviamente a citazioni e doppi sensi a pioggia, presi dalla saga (quella vera) di Guerre Stellari.
Per l'accesso al film, oltre ai requisiti sopra descritti è non indispensabile, ma altamente preferibile essere un fan sfegatato di guerre stellari, e avere almeno il titolo di studio con esame (sapere a memoria) almeno le prime tre classi di guerre stellari (prima saga).
Se non avete studiato o non avete il livello di preparazione richiesto, non lasciate recensioni :-)
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dandy
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domenica 9 dicembre 2018
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spaceballs.
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Commediola relativamente innocua,che sbeffeggia non solo la saga di "Guerre stellari",ma un pò tutta la fantascienza del ventennio precedente,"2001-Odissea nello spazio" e "Il pianeta delle scimmie" compresi.E altro.I momenti davvero divertenti sono pochi,e il doppiaggio come accadeva all'epoca tende a strafare(Dorothy doppiata in napoletano...).Inoltre svariate battute sono intraducibili dalla versione originale,quindi hanno dovuto arrangiarsi...Prevale una certa simpatia d'insieme per le varie trovate,dai cattivi che guardano la cassetta di "Balle spaziali" per anticipare le mosse dei buoni,il merchandising per "incassare veramente" con il film,l'astronave che si trasforma in una colf gigante con aspirapolvere per risucchiare l'aria.
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Commediola relativamente innocua,che sbeffeggia non solo la saga di "Guerre stellari",ma un pò tutta la fantascienza del ventennio precedente,"2001-Odissea nello spazio" e "Il pianeta delle scimmie" compresi.E altro.I momenti davvero divertenti sono pochi,e il doppiaggio come accadeva all'epoca tende a strafare(Dorothy doppiata in napoletano...).Inoltre svariate battute sono intraducibili dalla versione originale,quindi hanno dovuto arrangiarsi...Prevale una certa simpatia d'insieme per le varie trovate,dai cattivi che guardano la cassetta di "Balle spaziali" per anticipare le mosse dei buoni,il merchandising per "incassare veramente" con il film,l'astronave che si trasforma in una colf gigante con aspirapolvere per risucchiare l'aria.La sequenza entrata nel mito,è la parodia della scena del torace di "Alien",dove ricompare John Hurt che si lamenta:"Oh no!Ancora!".Per concludere,niente di più di una carineria stravagante che ormai appartiene a un periodo perduto,a cui si guarda con molta nostalgia(da cui la stelletta in più).Anche per l'epoca gli incassi frono assai miseri,e i critici poco convinti.Col tempo naturalmente il pubblico lo ha eletto a cult di genere,e va bene così.Bella la canzone "Spaceballs" dei "The Spinners".
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jacopo b98
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lunedì 8 luglio 2013
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una parodia divertente, ma nulla di più
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In un futuro indefinito i malvagi abitanti del pianeta Spaceball, guidati dal presidente Scrocco (Brooks) e da Lord Casco (Moranis), si preparano per un assalto al pianeta Druidia allo scopo di rubare tutta l’aria respirabile. Intanto la principessa dei Druidi, Vespa (Zuniga), scappa per evitare un matrimonio combinato e verrà salvata da Stella Solitaria (Pullman) e dal suo compare Ruttolomeo (Candy), in fuga da un pericoloso gangster: Pizza Margherita. Brooks continua a fare parodie e questa volta è toccato ai film di fantascienza, più in particolare alla saga di Star Wars, ma con parecchi riferimenti a Alien e Star Trek. Brooks diverte gli appassionati del genere, ma uno che non conosca a menadito le avventure di Luke Skywalker, Ian Solo e Leila capirà ben poco in questo ammasso comico talvolta riuscito, talvolta molto meno.
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In un futuro indefinito i malvagi abitanti del pianeta Spaceball, guidati dal presidente Scrocco (Brooks) e da Lord Casco (Moranis), si preparano per un assalto al pianeta Druidia allo scopo di rubare tutta l’aria respirabile. Intanto la principessa dei Druidi, Vespa (Zuniga), scappa per evitare un matrimonio combinato e verrà salvata da Stella Solitaria (Pullman) e dal suo compare Ruttolomeo (Candy), in fuga da un pericoloso gangster: Pizza Margherita. Brooks continua a fare parodie e questa volta è toccato ai film di fantascienza, più in particolare alla saga di Star Wars, ma con parecchi riferimenti a Alien e Star Trek. Brooks diverte gli appassionati del genere, ma uno che non conosca a menadito le avventure di Luke Skywalker, Ian Solo e Leila capirà ben poco in questo ammasso comico talvolta riuscito, talvolta molto meno. Le trovate non mancano e alcune battute sono indimenticabili, ma il risultato non è certo degno del miglior Brooks, di cui avevamo avuto un assaggio con l’indimenticabile Frankenstein Junior. Comunque chi vuol farsi due risate non troppo impegnate si accomodi. Se poi è un appassionato del genere meglio ancora. La sequenza alla locanda spaziale in cui Alien esce dalla pancia di John Hurt, seguito da un disperato Oh no! Di nuovo! è da antologia.
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