tommy
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sabato 20 luglio 2019
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deludente e vuoto!
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Dopo 7 minuti di corse, sequenze inutili e attesa snervante, malgrado una colonna sonora gradevole, finalmente inizia il dialogo (si fa per dire).
Ma la lentezza iniziale consolida la vacuità del film che sostanzialmente non offre nulla di interessante, a parte la bella Isabelle Adianj senz'altro sprecata.
In sostanza come dice weach non è un film da tenere nella personale ed amata cineteca, ma neppure in quella non personale.
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weach
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domenica 13 gennaio 2013
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la colonna sonora tiene in piedi il film
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Con qualche aspettaiva esistenziale, anche se spesso vaga, il film si dipana sorretto da una gradevole e persistente colonna sonara che a volte si sovrappone ai dialoghi.
Luc besson ,sa come catturare l'attenzione, anche con il minimo sforzo.
Troviamo con piacere Jean Reno e Christopher Lambert" super ossigenato".
Sintesi: un film che si guarda ma torono a dire: ciò che più mi ha preso è la colonna sonora veramente gradevole.
Vale tre stelle d'oro scarse.
In buona sostanza non è film da tenere nella personale ed amata cineteca
weach Illuminati
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robert
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domenica 16 marzo 2008
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ha il suo fascino
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allora...è un film figlio degli anni '80 (musiche , look, atmosfere, neon, regia da videoclip...) e al contempo della tradizione francese dell'amour fou (quindi da jean Vigo in giù)...il risultato è un lavoro di pura suggestione, senza troppo contenuto, ma non per questo privo di fascino. patinato, fumettistico, iperreale, moderno e superficiale, ma efficace. l'amore irrazionale tra il magnetico e misterioso Lambert (figo qua come solo in Highlander, e mai più a questi livelli..)ladro bohemien e visionario punk che vuole metter su una band rock,e la bella e viziata Adjani ha come ambientazione un'immaginario mondo sotteraneo della metropolitana, abitato da personaggi bizzarri e al limite della legalità, una corte dei miracoli stramba ma intrigante.
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allora...è un film figlio degli anni '80 (musiche , look, atmosfere, neon, regia da videoclip...) e al contempo della tradizione francese dell'amour fou (quindi da jean Vigo in giù)...il risultato è un lavoro di pura suggestione, senza troppo contenuto, ma non per questo privo di fascino. patinato, fumettistico, iperreale, moderno e superficiale, ma efficace. l'amore irrazionale tra il magnetico e misterioso Lambert (figo qua come solo in Highlander, e mai più a questi livelli..)ladro bohemien e visionario punk che vuole metter su una band rock,e la bella e viziata Adjani ha come ambientazione un'immaginario mondo sotteraneo della metropolitana, abitato da personaggi bizzarri e al limite della legalità, una corte dei miracoli stramba ma intrigante. il film gioca molto sul ritmo, su battute e personaggi fumettistici e sulla musica di eric serra, e sopratutto sul fascino dei protagonisti. deve molto all'estetica nascente dei videoclip, ma con un fascino tutto francese. da vedere e lasciarsi suggestionare senza troppa pretesa di significati profondi. esempio di narrazione cinematografica pura.
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