fedeleto
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venerdì 29 luglio 2011
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i pensieri possono uccidere
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Dopo il capolavoro di brood la covata malefica,Cronenberg firma un'ottima pellicola,che analizza il mondo della telepatia.Un medico catturato uno scanners (ovvero coloro che hanno l'arma della telepatia) vuole renderlo forte per poter battere il fratello (anche lui scanners)che oramai vuole impossessarsi del mondo attraverso quest'arma ,finira' con un duello telepatico fantastico.Cronenberg torna al tema del contagio non soffermandosi piu' sull'interno (i corpi straziati o logorati) ma all'esterno (teste che esplodono,o come nel finale trasmigrazione dell'anima),e raccontaun mondo fatto di diversi che hanno lo stesso potere ,ma l'animo differente.Non mancano scene di pura genialita' (il ragazzo entra nel sistema del computer attraverso la telepatia) ma la scena finale del duello telepatico rimane un autentico capolavoro chiudendo il film con una sorta di ambiguita' in cui regna la trasformazione ,tema molto caro al regista canadese.
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dandy
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lunedì 20 marzo 2017
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la forza distruttrice della mente.
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Dopo i discreti lavori d'esordio negli anni '70,Cronenberg entra negli anni '80 con il suo primo autentico capolavoro,cui ne seguiranno molti altri.Non solo uno dei caposaldi del new horror anni '80,al pari di"La cosa",ma anche uno dei migliori horror impegnati di sempre.Spietato nell'analisi dell'individuo sfruttato per una diversità indotta dal sistema stesso,dell'effetto nefasto che un potere devastante ha su una mente distorta,della famiglia come creatrice di mostri,della scienza e dell'industria farmaceutica pronte a infrangere qualsiasi limite se necessario.Naturalmente a ciò va aggiunto il tema ricorrente di quasi tutti i film del regista sulla mutazione della carne rapportata alla psiche.
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Dopo i discreti lavori d'esordio negli anni '70,Cronenberg entra negli anni '80 con il suo primo autentico capolavoro,cui ne seguiranno molti altri.Non solo uno dei caposaldi del new horror anni '80,al pari di"La cosa",ma anche uno dei migliori horror impegnati di sempre.Spietato nell'analisi dell'individuo sfruttato per una diversità indotta dal sistema stesso,dell'effetto nefasto che un potere devastante ha su una mente distorta,della famiglia come creatrice di mostri,della scienza e dell'industria farmaceutica pronte a infrangere qualsiasi limite se necessario.Naturalmente a ciò va aggiunto il tema ricorrente di quasi tutti i film del regista sulla mutazione della carne rapportata alla psiche.Inquietante e con una suspence che non viene mai meno,a dispetto del budget non elevatissimo.I personaggi sono a tutto tondo:quelli buoni(come l'ottimo McGoohan)sono ambigui o doppiogichisti,mentre il malvagio Revok(un Ironside che purtroppo non troverà mai più un ruolo così)è inquitante e spietato ma a suo modo comprensibile.Da antologia le scene della testa che esplode e il duello finale tra Vale e Revok(ancora oggi discreti i trucchi di Dick Smith e Chris Walas).Ottima musica di Howard Shore.Entrato nel linguaggio horrorifico e non il termine Scanner.Omaggi e imitazioni varie,da film a fumetti(incluso il nostro Dylan Dog),e 2 seguiti trascurabili.
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