saw.dg.
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domenica 6 novembre 2011
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quel genio di carpenter...
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Haddonfield, 1978. E' la vigilia di Ognissanti, tradizionale ricorrenza americana in cui i bambini vanno in giro mascherati e si fanno scherzi terrificanti, in cui la gente mette sul davanzale lanterne a forma di zucca per scacciare le streghe, in cui si respira un atmosfera gioiosamente e illusoriamente macabra. Ma, per gli abitanti di questa tranquilla cittadina americana, l'incubo vero, letale, è dietro l'angolo. Il maniaco omicida Michael Myers, infatti, che quindici anni prima aveva massacrato a coltellate la giovane sorella, è appena fuggito dal vicino manicomio criminale di Smith's Grove in cui era rinchiuso. Sulle sue tracce, il dottor Sam Loomis, l'unico che in quegli anni è stato a contatto con Michael ed è in grado di comprendere a pieno la sua natura, e, forse, di fermarlo.
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Haddonfield, 1978. E' la vigilia di Ognissanti, tradizionale ricorrenza americana in cui i bambini vanno in giro mascherati e si fanno scherzi terrificanti, in cui la gente mette sul davanzale lanterne a forma di zucca per scacciare le streghe, in cui si respira un atmosfera gioiosamente e illusoriamente macabra. Ma, per gli abitanti di questa tranquilla cittadina americana, l'incubo vero, letale, è dietro l'angolo. Il maniaco omicida Michael Myers, infatti, che quindici anni prima aveva massacrato a coltellate la giovane sorella, è appena fuggito dal vicino manicomio criminale di Smith's Grove in cui era rinchiuso. Sulle sue tracce, il dottor Sam Loomis, l'unico che in quegli anni è stato a contatto con Michael ed è in grado di comprendere a pieno la sua natura, e, forse, di fermarlo. Non trovo qualcosa di negativo in questa pellicola horror a basso costo. Ottime le recitazioni degli attori, tra cui spicca, in particolare, quella di Donald Pleasence, nei panni del dottor Loomis. Regia? Impeccabile, in grado di rendere il film teso, raccapricciante senza esagerati versamenti di sangue. Il regista John Carpenter diventa, grazie ad Halloween, un cineasta del genere horror impaginando, inoltre, un'ottima sceneggiatura con la collega Debra Hill. Il tocco di classe, ciò che rende questo un film d'autore, è la colonna sonora, inserita nel film nei momenti opportuni, per far accapponare la pelle a chi lo guarda. Un film che difficilmente verrà dimenticato nel corso degli anni, un capolavoro del genere horror, e più in generale, del cinema.
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amante del vero horror
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martedì 28 agosto 2007
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le parole quasi non servono
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Secondo un sondaggio condotto nel Regno Unito poco tempo fa è risultato essere il film più spaventoso in assoluto,davanti a capolavori come l'esorcista...per molti non sarà affatto spaventoso,ormai il cinema degli ultimi anni ci sommerge con fiumi di sangue e scene gore ai limiti del sopportabile,ma la bellezza di questo film sta proprio nel riuscire a creare tensione e (ai tempi in cui è uscito molto di più)a spaventare solo con una bellissima colonna sonora,una figura mascherata,un abile gioco di luci e ombre e senza una goccia di sangue(la mancanza di quest'ultimo non farebbe funzionare una buona fetta di film orror,soprattutto quelli moderni)...insomma,quello che spaventa negli altri film,mostri,fantasmi,alieni,bambine possedute,mutanti,sangue a secchiate,in questo film è rappresentato da un semplice uomo armato,risultato:è stato il film indipendente con il più alto incasso nella storia del cinema.
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Secondo un sondaggio condotto nel Regno Unito poco tempo fa è risultato essere il film più spaventoso in assoluto,davanti a capolavori come l'esorcista...per molti non sarà affatto spaventoso,ormai il cinema degli ultimi anni ci sommerge con fiumi di sangue e scene gore ai limiti del sopportabile,ma la bellezza di questo film sta proprio nel riuscire a creare tensione e (ai tempi in cui è uscito molto di più)a spaventare solo con una bellissima colonna sonora,una figura mascherata,un abile gioco di luci e ombre e senza una goccia di sangue(la mancanza di quest'ultimo non farebbe funzionare una buona fetta di film orror,soprattutto quelli moderni)...insomma,quello che spaventa negli altri film,mostri,fantasmi,alieni,bambine possedute,mutanti,sangue a secchiate,in questo film è rappresentato da un semplice uomo armato,risultato:è stato il film indipendente con il più alto incasso nella storia del cinema.
Per gli amanti dell'orror,da vedere assolutamente,assieme a "Non Aprite Quella Porta"del '74.
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[+] ottimo
(di antonioli)
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nick castle
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martedì 28 luglio 2009
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il miglior film di john carpenter!
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Appena trentenne, Carpenter confeziona un ottimo film, che imbrigliato nei giochi di ombre e luci e nelle credenze popolari, come nelle gabbie mentali della gente, stupisce e affascina. Innanzitutto, pochi sanno che questa eccellente pellicola è una delle prime, in cui venne utilizzato il primo prototipo di supporto Steadicam, inventato da Garrett Brown. Considerato un capolavoro dello slasher movie, ha più attinenza con il thriller che con l'horror, per il modo in cui mostra e narra i fatti. Carpenter dirige in modo sobrio e tecnicamente impeccabile, sicuramente impagabili le collaborazioni di Dean Cundey alla fotografia, ma sopratutto del collaboratore e pupillo di Carpenter, Tommy Lee Wallace, poliedrico artigiano del cinema, quà in veste di scenografo e montatore, ma in altri casi anche regista, sceneggiatore, fonico, produttore, architetto e attore occasionalmente.
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Appena trentenne, Carpenter confeziona un ottimo film, che imbrigliato nei giochi di ombre e luci e nelle credenze popolari, come nelle gabbie mentali della gente, stupisce e affascina. Innanzitutto, pochi sanno che questa eccellente pellicola è una delle prime, in cui venne utilizzato il primo prototipo di supporto Steadicam, inventato da Garrett Brown. Considerato un capolavoro dello slasher movie, ha più attinenza con il thriller che con l'horror, per il modo in cui mostra e narra i fatti. Carpenter dirige in modo sobrio e tecnicamente impeccabile, sicuramente impagabili le collaborazioni di Dean Cundey alla fotografia, ma sopratutto del collaboratore e pupillo di Carpenter, Tommy Lee Wallace, poliedrico artigiano del cinema, quà in veste di scenografo e montatore, ma in altri casi anche regista, sceneggiatore, fonico, produttore, architetto e attore occasionalmente. Dato che questa pellicola finiva in modo che la storia potesse essere completata, tre anni dopo venne realizzato il sequel che conlcudeva la storia, con la presunta morte dell'assassino, ma il cambio di mano alla regia è troppo influente e la qualità scende inevitabilemnte, sfociando nello splatter più convenzionale. Se Carpenter avesse scritto un unica sceneggiatura, in cui la storia avesse avuto un inizio e una fine, sarebbe un film perfetto. Comunque un ottimo film. I seguiti dopo il secondo, valgono praticamente niente, anche perchè non si riallacciano al primo neanche con lo sputo.
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nicolò
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giovedì 5 aprile 2007
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tremate tremate, è la notte delle streghe...
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3° film dell'eclettico cineasta John Carpenter, lanciò la moda dell'horror anni '70-'80 fondata sugli effetti gore sanguinolenti e diede inizio ad una fortunata serie che si protrasse fino al 2002. Tuttavia per Carpenter la ricerca dello shock consiste nell'appoggiare alle immagini non dei trucchi efficaci, ma una solida colonna musicale (composta dallo stesso regista) e un buon uso della luce e della fotografia, curata dal veterano Dean Cundey, che applica la visuale in soggettiva all'assassino, già usata anche in Italia da autori come Mario Bava e Dario Argento. Tutti questi aspetti messi assieme, adattati ad una storia plausibile e inquietante, contruibirono a fare di "Halloween" un film di culto per gli innumerevoli fan del genere.
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3° film dell'eclettico cineasta John Carpenter, lanciò la moda dell'horror anni '70-'80 fondata sugli effetti gore sanguinolenti e diede inizio ad una fortunata serie che si protrasse fino al 2002. Tuttavia per Carpenter la ricerca dello shock consiste nell'appoggiare alle immagini non dei trucchi efficaci, ma una solida colonna musicale (composta dallo stesso regista) e un buon uso della luce e della fotografia, curata dal veterano Dean Cundey, che applica la visuale in soggettiva all'assassino, già usata anche in Italia da autori come Mario Bava e Dario Argento. Tutti questi aspetti messi assieme, adattati ad una storia plausibile e inquietante, contruibirono a fare di "Halloween" un film di culto per gli innumerevoli fan del genere. E Jamie Lee Curtis, la sua giovane protagonista esordiente, venne soprannominata 'reginetta dell'urlo'.
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stephen k.
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martedì 12 marzo 2013
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ti lascia senza parole
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Un bambino nel 1963 uccide la babysitter nella notte di Halloween e viene rinchiuso in manicomio. Dopo quindici anni esatti evade dall'ospedale e ritorna nella città natale, dove uccide un babysitter ed alcuni suoi amici, tranne una di nome Laurie. Ottimo lavoro di John Carpenter che seppur con un budget ristretto, di circa 325000 dollari, riesce a realizzare un film oggi divenuto un vero e proprio cult movie e considerato capostipite di un genere, lo slasher, che in questi ultimi tempi è in continua espansione. La sceneggiatura realizzata dallo stesso Carpenter e dalla produttrice Debra Hill non presenta lacune o pianure ed è piuttosto variegata. Non vengono utilizzati molto gli effetti speciali e quell visibili sono buoni, realizzati da Rothmann.
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Un bambino nel 1963 uccide la babysitter nella notte di Halloween e viene rinchiuso in manicomio. Dopo quindici anni esatti evade dall'ospedale e ritorna nella città natale, dove uccide un babysitter ed alcuni suoi amici, tranne una di nome Laurie. Ottimo lavoro di John Carpenter che seppur con un budget ristretto, di circa 325000 dollari, riesce a realizzare un film oggi divenuto un vero e proprio cult movie e considerato capostipite di un genere, lo slasher, che in questi ultimi tempi è in continua espansione. La sceneggiatura realizzata dallo stesso Carpenter e dalla produttrice Debra Hill non presenta lacune o pianure ed è piuttosto variegata. Non vengono utilizzati molto gli effetti speciali e quell visibili sono buoni, realizzati da Rothmann. Buona la fotografia di Dean Cundey e ottime le inquadrature come i primi piani nelle prime scene del film, in cui viene visto con gli occhi di Michael Myers. Fanno la loro apparizione attori già famosi come Donald Pleasence che ricopre i panni del taciturno dottor Sam Loomis, e altri attori che diventeranno famosi in seguito, come Jamie Lee Curtis che interpreta magistralmente il ruolo di Laurie Strood. Trama facile da capire che si complicherà nel finale soprattutto. Resta difficile capire perchè Myers uccide. Il finale con il colpo di scena migliora ulteriormente il lungometraggio. Senza dubbio il miglior film di John Carpenter il cui film guadagna 150 volte il budget iniziale. Consigliato a chiunque non l'abbia visto.
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alessandro catalano
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sabato 9 febbraio 2002
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la notte delle streghe
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Michael Meyers é un assassino che ha cominciato la sua carriera criminale uccidendo la sorella maggiore a soli sei anni. Chiuso in un manicomio criminale per venti lunghi anni, una sera della vigilia di Halloween riesce ad evadere e a raggiungere la sua cittadina d'origine, per cercare l'altra sua sorella, Laurie.
Dopo una prima ora apparentemente tranquilla, il film si scatena, e l'ultima parte, nella quale Michael e Laurie si inseguono come il gatto col topo, mette addosso un'ansia e un'inquietudine che nessun film di quel tempo riesce a trasmettere. La figura del serial killer, qui vestito come un meccanico e coperto da una maschera inespressiva quanto terrorizzante, é immortale e innannientabile, proprio come il male.
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Michael Meyers é un assassino che ha cominciato la sua carriera criminale uccidendo la sorella maggiore a soli sei anni. Chiuso in un manicomio criminale per venti lunghi anni, una sera della vigilia di Halloween riesce ad evadere e a raggiungere la sua cittadina d'origine, per cercare l'altra sua sorella, Laurie.
Dopo una prima ora apparentemente tranquilla, il film si scatena, e l'ultima parte, nella quale Michael e Laurie si inseguono come il gatto col topo, mette addosso un'ansia e un'inquietudine che nessun film di quel tempo riesce a trasmettere. La figura del serial killer, qui vestito come un meccanico e coperto da una maschera inespressiva quanto terrorizzante, é immortale e innannientabile, proprio come il male. Halloween, oltre ad aver rappresentato il primo successo di pubblico di John Carpenter, oltre ad essere un capolavoro ormai entrato di diritto tra i cult-movie del genere, é il film che ha dettato le regole del genere horror. I vari seguiti sono tutti deludenti e fin troppo trascurabili.
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nick simon
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sabato 2 novembre 2013
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svelto, dinamico, con suspense impeccabile
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Prodotto con mezzi esigui ma con grande successo, è uno degli archetipi del film thriller/horror, capostipite di una lunga serie di pellicole e oggetto di innumerevoli citazioni e imitazioni. Diretto in scioltezza da J. Carpenter, anche sceneggiatore con D. Hill, con dinamismo e un’impeccabile suspense. È un’esperienza avvolgente e plurisensoriale, inquietante sin dai titoli di testa, anche grazie alle musiche composte dallo stesso regista e al fascino tenebroso della fotografia di D. Cundey. Brava l’esordiente J.L. Curtis, futura diva dei film d’azione e horror, così come D. Pleasence.
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alessandro catalano
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mercoledì 23 gennaio 2002
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il capolavoro di carpenter
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Un assassino psicopatico, che ha cominciato la sua carriera criminale a sei anni uccidendo la sorella maggiore, la vigilia di Halloween fugge dalla clinica psichiatrica in cui é rinchiuso e torna nella cittadina dove è nato: lì tormenterà tre studentesse.
A distanza di ventiquattro anni dalla sua uscita nelle sale questo film riesce ancora a mettere paura.
Primo film della figlia d'arte Jamie Lee Curtis. Stupendo tema musicale curato dallo stesso Carpenter.
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(di giulia)
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viola96
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martedì 10 agosto 2010
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l'indimenticabile notte delle streghe
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Il maestro dell'horror John Howard Carpenter ci regala un capolavoro ancora oggi superficialmente imitato.La trama è semplice,uno psicopatico serial killer Mike Myers,dopo aver accoltellato la sorella all'età di (soli)6 anni,viene affidato alla cura del dottor Sam Loomis(interpretato abilmente da Donald Pleacence).Il film di Carpenter si colloca esattamente 15 anni dopo,in un'altra notte di Halloween.Mike scappa dalla clinica in cui è rinchiuso e va alla caccia di nuove vittime.Halloween-La notte delle streghe rappresenta un nuovo capitolo nella storia di un cinema horror.Reduce dal successo di Zombi di Romero,il film di Carpenter esprime temi non certo nuovi,ma con un'audacia e una fantasia pari a pochi altri film horror di questo tipo.
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Il maestro dell'horror John Howard Carpenter ci regala un capolavoro ancora oggi superficialmente imitato.La trama è semplice,uno psicopatico serial killer Mike Myers,dopo aver accoltellato la sorella all'età di (soli)6 anni,viene affidato alla cura del dottor Sam Loomis(interpretato abilmente da Donald Pleacence).Il film di Carpenter si colloca esattamente 15 anni dopo,in un'altra notte di Halloween.Mike scappa dalla clinica in cui è rinchiuso e va alla caccia di nuove vittime.Halloween-La notte delle streghe rappresenta un nuovo capitolo nella storia di un cinema horror.Reduce dal successo di Zombi di Romero,il film di Carpenter esprime temi non certo nuovi,ma con un'audacia e una fantasia pari a pochi altri film horror di questo tipo.Dalla filastrocca iniziale all'omicidio di Michael bambino;Da Michael che adocchia subito la vera protagonista del film(Laurie Strode) al clima straordinario di Haddonfield nella notte più trasgressiva dell'anno dove gli adulti non ci sono e i bambini vengono terrorizzata da questa fantomatica Ombra della strega,il film di Carpenter contiene citazioni e ammiccamenti a film del passato,sceneggiato dal compianto Debra Hill il film è un capolavoro horror ancora oggi imitato.
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saw.dg.
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giovedì 10 novembre 2011
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john carpenter maestro del brivido.
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Nel 1963, nella cittadina di Haddonfield, una ragazza, Judith Myers (Sandy Johnson), viene uccisa dal fratello Michael di sei anni. Quindici anni dopo, il dottor Sam Loomis (Donald Pleasence) sta andando al manicomio dov’è ricoverato Michael, che, dal giorno dell’omicidio, non ha più parlato. Ma Michael fugge e Loomis pensa che ritornerà a Haddonfield per uccidere ancora. Nella cittadina, una ragazza, Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), avverte con inquietudine la presenza di qualcuno che la spia. Loomis nota che dal cimitero è scomparsa la lapide di Judith Myers.
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Nel 1963, nella cittadina di Haddonfield, una ragazza, Judith Myers (Sandy Johnson), viene uccisa dal fratello Michael di sei anni. Quindici anni dopo, il dottor Sam Loomis (Donald Pleasence) sta andando al manicomio dov’è ricoverato Michael, che, dal giorno dell’omicidio, non ha più parlato. Ma Michael fugge e Loomis pensa che ritornerà a Haddonfield per uccidere ancora. Nella cittadina, una ragazza, Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), avverte con inquietudine la presenza di qualcuno che la spia. Loomis nota che dal cimitero è scomparsa la lapide di Judith Myers. Michael è tornato e presto ricominceranno i delitti. Intramontabile capolavoro del cinema horror diretto da quello che è il Maestro del Brivido, John Carpenter. Lui, che riesce a girare un horror senza una goccia di sangue; e ce ne vuole per far un horror senza sangue! Eppure lui è riuscito, il Maestro. Azzeccatissima e raccapricciante anche la colonna sonora, da lui stesso composta e buona la sceneggiatura scritta in collaborazione con Debra Hill. Nient'altro da aggiungere. Ora, mettetevi comodi per assistere ad Halloween di John Carpenter.
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