parsifal
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giovedì 27 aprile 2017
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intrighi familiari
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IL Grande Bolognini, nome d' eccellenza del cinema italiano, ispirandosi al romanzo di G. C. Chelli, rekaizzò quest' opera portando avanti ( almeno in parte) il discorso intrapreso nel film precedente " Fatti di gente perbene" ispirato al delitto Murri, ovvero l'analisi della società borghese ottocentesca ( ma alcune dinamiche e frangenti sono speculari al giorno d' oggi ed in ogni epoca) partendo dalla narrazione delle dinamiche familiari,intrise di ipocrisia , inganni, e sotterfugi di ogni genere.
Gregorio Ferramonti ( Anthony Quinn) Uomo rude e scorbutico con tutti, avido e despota, si disfa , dopo decenni , del suo forno, croce e delizia dei suoi giorni ed oltre a liquidare il personale, decide di congedare dalla propria vita i suoi tre figli; Pippo ( Gigi Proietti), ingenuo e maldestro e per questo non stimato dal padre, Mario ( Fabio testi) elegante, tombeur de famme, smaliziato e senza scrupoli e Teta ( Adriana Asti) sposata ad un piemontese che il padre non stima e non vuole accettare.
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IL Grande Bolognini, nome d' eccellenza del cinema italiano, ispirandosi al romanzo di G. C. Chelli, rekaizzò quest' opera portando avanti ( almeno in parte) il discorso intrapreso nel film precedente " Fatti di gente perbene" ispirato al delitto Murri, ovvero l'analisi della società borghese ottocentesca ( ma alcune dinamiche e frangenti sono speculari al giorno d' oggi ed in ogni epoca) partendo dalla narrazione delle dinamiche familiari,intrise di ipocrisia , inganni, e sotterfugi di ogni genere.
Gregorio Ferramonti ( Anthony Quinn) Uomo rude e scorbutico con tutti, avido e despota, si disfa , dopo decenni , del suo forno, croce e delizia dei suoi giorni ed oltre a liquidare il personale, decide di congedare dalla propria vita i suoi tre figli; Pippo ( Gigi Proietti), ingenuo e maldestro e per questo non stimato dal padre, Mario ( Fabio testi) elegante, tombeur de famme, smaliziato e senza scrupoli e Teta ( Adriana Asti) sposata ad un piemontese che il padre non stima e non vuole accettare. Li liquida con pochi spiccioli, lasciandoli delusi, poveri di denaro e gonfi di bile, con evidenti propositi di vendetta. Pippo, il più onesto dei tre, tenta di trovare la sua via comprando un negozio di ferramenta, ma essendo inesperto chiede di essere affiancato dalla figlia dell'ex titolare , Irene , una impareggiabile Dominique Sanda. I due convoleranno a nozze in breve tempo ed Irene entrerà a far parte della famiglia, impossessandosi della fiducia di ogni componente. Si palesa come portatrice di bene e animata dalla volontà di riconciliare padre e figli e riuscità a farlo credere a tutti , tranne che a Mario, smaliziato quanto lei che diverrà il suo amante. Grazie al lui entrerà a far parte dell' alta società , con in suoi affari ed i suoi intrighi. PIppo ne soffrirà talmente da diventare alcolizzato e poi perdere definitivamente il senno. Mentre sua moglie giunge al suo obiettivo principale; ottenere la benevolenza del vecchio patriarca, costi quel che costi. Ci riuscirà e verrà nominata erede universale..MA quando tutto sembra essere a suo favore , la sorte cambia e.... Ottima opera del cinema italiano, che scopre , con eleganza ed in modo analitico , le dinamiche che sovrastano la società borghese.
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nino pellino
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domenica 9 giugno 2024
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intrighi della borghesia di un tempo
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Ottimo film del regista Mauro Bolognini datato 1976 e con un cast di grande livello. A partire dall'attore Anthony Quinn nel ruolo di un vecchio avido fornaio il quale decide di liquidare con pochi spiccioli una limitata parte della propria ricchezza ai suoi tre figli i quali, insoddisfatti delle miserie ricevute in eredità, brameranno per ottenere decisamente molto di più. E poi l'attrice Dominique Sanda, nel ruolo della giovane Irene che si farà sposare da uno dei tre figli, Pippo, interpretato da un giovanissimo Gigi Proietti, per poi architettare un piano, concretizzato con successo attraverso una finta dolcezza accomodante nei riguardi dei membri della famiglia Ferramonti, il cui fine diabolico della finta ragazza perbene sarà quello di impossessarsi di tutta l'eredità desiderata dai tre fratelli.
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Ottimo film del regista Mauro Bolognini datato 1976 e con un cast di grande livello. A partire dall'attore Anthony Quinn nel ruolo di un vecchio avido fornaio il quale decide di liquidare con pochi spiccioli una limitata parte della propria ricchezza ai suoi tre figli i quali, insoddisfatti delle miserie ricevute in eredità, brameranno per ottenere decisamente molto di più. E poi l'attrice Dominique Sanda, nel ruolo della giovane Irene che si farà sposare da uno dei tre figli, Pippo, interpretato da un giovanissimo Gigi Proietti, per poi architettare un piano, concretizzato con successo attraverso una finta dolcezza accomodante nei riguardi dei membri della famiglia Ferramonti, il cui fine diabolico della finta ragazza perbene sarà quello di impossessarsi di tutta l'eredità desiderata dai tre fratelli. E per attuare ciò, la giovane Irene non esita a concedere anche le proprie grazie prima a Mario, fratello del marito e poi al vecchio fornaio. Un ottimo film pertanto che ci evidenzia gli intrighi e le passioni nascoste della boghesia italiana appartenente a quasi un secolo fa, ossia nel periodo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. Da sottolineare alcune sfaccettature, al di là della trama, che hanno calamitato la mia attenzione. Innanzitutto gli attori Dominique Sanda e Fabio Testi che ritornano a recitare insieme nel ruolo di amanti proprio come era già avvenuto nel famoso film "Il giardino dei Fonzi Contini". Ma soprattutto il faacino ambiguo dell'attrice Dominique Sanda che questa volta interpreta un personaggio affascinantee soprattutto manipolatrice di uomini, facendo un ulteriore passo in avanti nell'intepretare personaggi difficili e decisamente atipici, come era già avvenuto in precedenza, ad esempio, nel ruolo di giovane moglie insoddisfatta ed esistenzialmente complessa nel film del 1969 "Così bella, così dolce" o nella stessa pellicola "Il giardino dei Finzi Contini, in cui l'attrice francese ha interpretato la giovane MIcol, apparentemente romantica e dolce, ma in realtà molto emancipata e quasi irrangiungibile per i cuori maschili più teneri.
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