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gianluca78
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venerdì 1 aprile 2011
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magnifico
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Capolavoro assoluto,di un genere ormai scomparso da tempo.L'essenza dell'efficacia e dellìingegno con pochi, pochissimi mezzi a disposizione
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nick castle
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mercoledì 3 novembre 2010
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interessante...
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Dopo santificazioni varie, "La notte dei morti viventi" è sinonimo dell'horror cinematografico socialmente impegnato. Forse non è il miglior film di George A. Romero e forse non era un granchè come film neanche nel 1968, ma i tempi erano giusti e l'idea venne da sola, così Romero e Russo raccolsero l'esca e si buttarono nell'impresa, una delle più clamorose, siamo davanti quindi al vecchio "Paranormal Activity". La guerra del Vietnam, la rivoluzione culturale, i figli dei fiori, la chiusura mentale, sono i principali obbiettivi di questa pellicola più politica che orrorifica, anche se non tutti riescono a ricevere il lato politico e critico dell'opera.
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Dopo santificazioni varie, "La notte dei morti viventi" è sinonimo dell'horror cinematografico socialmente impegnato. Forse non è il miglior film di George A. Romero e forse non era un granchè come film neanche nel 1968, ma i tempi erano giusti e l'idea venne da sola, così Romero e Russo raccolsero l'esca e si buttarono nell'impresa, una delle più clamorose, siamo davanti quindi al vecchio "Paranormal Activity". La guerra del Vietnam, la rivoluzione culturale, i figli dei fiori, la chiusura mentale, sono i principali obbiettivi di questa pellicola più politica che orrorifica, anche se non tutti riescono a ricevere il lato politico e critico dell'opera.
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chriss
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martedì 24 agosto 2010
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il capolavoro horror di romero...
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La notte dei morti viventi è il capolavoro horror di George Romero, anche per quello che vuole o vorrebbe sottoindendere. Il film è del 1968: erano gli anni del Vietnam e si era ancora in piena Guerra Fredda; erano gli anni dei presunti viaggi sulla luna, del predicatore Martin Luther King (che lottava per il popolo di colore) e del movimento femminile. Fateci caso: gli elicotteri, le radio e i telegiornali (messi continuamente in onda) e i fuochi che bruciano gli zombi potrebbero, vagamente, somigliare a ciò che veniva riportato ai tempi dal Vietnam; gli zombi si risvegliano a causa delle radiazioni di una sonda; uno dei personaggi principali è di colore (Ben, in perenne conflitto con un bianco) e le donne del film sono quattro dei sette personaggi in totale: tutto un caso? Forse no! Forse Romero, nel suo film, alludeva a qualcosa.
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La notte dei morti viventi è il capolavoro horror di George Romero, anche per quello che vuole o vorrebbe sottoindendere. Il film è del 1968: erano gli anni del Vietnam e si era ancora in piena Guerra Fredda; erano gli anni dei presunti viaggi sulla luna, del predicatore Martin Luther King (che lottava per il popolo di colore) e del movimento femminile. Fateci caso: gli elicotteri, le radio e i telegiornali (messi continuamente in onda) e i fuochi che bruciano gli zombi potrebbero, vagamente, somigliare a ciò che veniva riportato ai tempi dal Vietnam; gli zombi si risvegliano a causa delle radiazioni di una sonda; uno dei personaggi principali è di colore (Ben, in perenne conflitto con un bianco) e le donne del film sono quattro dei sette personaggi in totale: tutto un caso? Forse no! Forse Romero, nel suo film, alludeva a qualcosa. Per fare questa recensione, ovviamente, mi sono dovuto documentare un pò in giro. Però, questa simbologia, mi era già passata per la testa prima che mi informassi. Non ero sicuro di ciò e nemmeno lo sono ancora tuttora. Per quei tempi, tuttavia, fu un film in un certo senso rivoluzionario. Romero, ovviamente, negò tutto. Il film è profondamente pessimista. Lo conferma il finale drammatico. Per quanto riguarda gli altri aspetti del film, si può dire intanto che Romero comincia la sua opera in pieno giorno e la fa terminare alle prime luci dell' alba e poi di nuovo in pieno giorno. La vera lotta, però, si svolgerà di notte. Il primo zombi non morde, inizialmente la sua vittima, però utilizza un sasso per rompere il vetro della macchina di Barbara. Gli zombi di Romero non sono poi tanto stupidi. Se osservate attentamente il film, essi usano degli utensili (sassi, bastoni), anche per spaccare i fari delle macchine o per cercare di sfondare qualche porta. Essi sono cioè, ancora un pò umani, se così si può dire. E nemmeno tanto lenti! Sembrano avere ricordi di un passato umano. La vere angosce che crea Romero sono la casa isolata ed il buio con musica tetra in sottofondo: forse Sam Raimi si ispirò vagamente a tale film per "La Casa"? Io credo proprio di sì! Quando Barbara entra nella casa si spaventa per le teste di animali imbalsamati. Anche nella "Casa maledetta di Raimi" c' è una testa imbalsamata e corna di animali appesi al muro: un' altra coincidenza? I personaggi di questo film sono tutti diversi uno dall' altro. L' uomo di colore, Ben, è il più coraggioso; Barbara, invece, rimane scioccata dalla presunta morte del fratello che, successivamente, verrà trasformato. Il signor Cooper è il vigliacco di turno, mentre la coppietta, in qualche modo, cerca di aiutare Ben. La bambina è stata, purtroppo, morsa, mentre la madre rimprovera spesso suo marito, il signor, Cooper, delle scelte sbagliate che fa (non aiuta Ben o non crede in quel che fa). Il film è costato meno di 120 mila dollari, incassandone quasi 30 milioni: con un rapido calcolo ci accorgiamo che ha guadagnato più di 250 volte i soldi investiti dalla produzione. Comincio seriamente a pensare che, i film a basso costo, siano non solo i più redditizi, ma anche i migliori se fatti in un certo contesto storico veritiero o se siano fatti realmente accaduti. Anche "Non aprite quella porta" si ispirava vagamente ad una storia vera. Più un fatto realmente accaduto è trucido ed efferato, più colpisce gli spettatori: portandoli al cinema naturalmente! Vedere le interiora, di qualche malcapitato, essere inghiottite da uno o più zombi, oltre che a spaventarci, ci affascina: in fondo, sotto sotto, siamo tutti un pò macabri: oppure no? Per tutta questa serie di motivi il film vale cinque stelle. Bravo Romero per la sua geniale intuizione. Firmato Christian...
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paolo ciarpaglini
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martedì 14 luglio 2009
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la notte dei morti viventi.
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Non amo il genere horror, premetto, ma questo è un capolavoro assoluto 'a prescindere'. Lontano anni luce da qualsiasi altra pellicola del filone. Diretto con somma maestria, è paragonabilissimo a capolavori del calibro di: 'L'invasione degli ultracorpi' e 'L'esperimento del dott. K'. Possiede una incredibile, disarmante pulizia narrativa; mai un dialogo buttato li. E la rara peculiarità di tenere incollati alla poltrona, senza strafare mai, o cercare il colpo ad effetto, perchè non ne ha bisogno. Ciò che colpisce è che non provoca orrore, ma pura tensione, catapultando lo spettatore fra i protagonisti. Credibile, verosimile, angosciante, claustrofobico. Ogni personaggio è scolpito, cesellato cn cura estrema, non vive mai non di luce riflessa.
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Non amo il genere horror, premetto, ma questo è un capolavoro assoluto 'a prescindere'. Lontano anni luce da qualsiasi altra pellicola del filone. Diretto con somma maestria, è paragonabilissimo a capolavori del calibro di: 'L'invasione degli ultracorpi' e 'L'esperimento del dott. K'. Possiede una incredibile, disarmante pulizia narrativa; mai un dialogo buttato li. E la rara peculiarità di tenere incollati alla poltrona, senza strafare mai, o cercare il colpo ad effetto, perchè non ne ha bisogno. Ciò che colpisce è che non provoca orrore, ma pura tensione, catapultando lo spettatore fra i protagonisti. Credibile, verosimile, angosciante, claustrofobico. Ogni personaggio è scolpito, cesellato cn cura estrema, non vive mai non di luce riflessa. Grandi attori; grandissima trama, soggetto, sceneggiatura, dialoghi e chi più ne ha più ne metta. Un cult imperdibile, non solo per gli amanti dell'horror, anzi, per intenditori e cultori del cinema di ogni genere. Insuperabile, ho detto tutto.
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alexdelarge
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lunedì 1 giugno 2009
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leggenda
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Uno dei film più importanti della storia,ha delineato i canoni di un genere e ha fatto scuola in tutto il mondo.Nonostante gli effetti speciali siano superati e le trovate possano risultare già viste l'angoscia,il clima apocalittico e fatiscente e il bianco e nero spettrale non verranno mai superati,nemmeno con i più spettacolari effetti speciali moderni.più unico che raro.
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nino
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domenica 8 febbraio 2009
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capostipite e capolavoro
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"La notte dei morti viventi" è un film assolutamente unico e sarà destinato ad essere tale (non so ancora per quanti anni) dato che tutti i successivi sequel l'hanno superato solamente in effetti speciali ed azione, ma non sono riusciti mai ad eguagliarne lo spessore macabro, la creatività incredibile di idee di cui è caratterizzato e soprattutto l'eccezionale impatto realistico che esso è riuscito a trasmettermi. La bellezza stilistica del bianco e nero, l'interpretazione di stampo classico degli attori (che non rivedremo mai più nei futuri films), l'ambientazione claustrofobica nella quale vengono a trovarsi i sopravvisuti all'interno dell'isolata casa di campagna (e che sarà ripresa da tanti, ma dico tanti altri films e filmetti del genere fino alla noia), l'amaro finale a sorpresa e per non parlare delle intelligenti tematiche sociali e politiche di cui la pellicola è caratterizzata, mi spingono a definire questo film di Romero un capolavoro della filmografia horror, e non solo, assolutamente intramontabile ed insuperabile.
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"La notte dei morti viventi" è un film assolutamente unico e sarà destinato ad essere tale (non so ancora per quanti anni) dato che tutti i successivi sequel l'hanno superato solamente in effetti speciali ed azione, ma non sono riusciti mai ad eguagliarne lo spessore macabro, la creatività incredibile di idee di cui è caratterizzato e soprattutto l'eccezionale impatto realistico che esso è riuscito a trasmettermi. La bellezza stilistica del bianco e nero, l'interpretazione di stampo classico degli attori (che non rivedremo mai più nei futuri films), l'ambientazione claustrofobica nella quale vengono a trovarsi i sopravvisuti all'interno dell'isolata casa di campagna (e che sarà ripresa da tanti, ma dico tanti altri films e filmetti del genere fino alla noia), l'amaro finale a sorpresa e per non parlare delle intelligenti tematiche sociali e politiche di cui la pellicola è caratterizzata, mi spingono a definire questo film di Romero un capolavoro della filmografia horror, e non solo, assolutamente intramontabile ed insuperabile. In conclusione, cosa mi ha praticamente colpito di più di questo film? Il suo realismo, appunto. Voglio dire, sforzandoci di non vederlo come un film, quello che si vede sembra tutto sorprendentemente vero (merito anche del fatto che gli zombi sono poco truccati). Alla faccia degli splatter moderni nei quali la finzione scenica e surreale ci appare evidente.
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andrea
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domenica 8 febbraio 2009
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quando tra gli zombie c'è il regista romero...
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Quando due fratelli, Johnny e Barbara, fanno visita all'isolato cimitero nel quale è sepolto il loro padre, un uomo dall'aspetto mortale li aggredisce, uccidento Johnny. Barbara fugge e si rifugia in una casa di campagna che viene immediatamente assediata da morti viventi, misteriosamente risvegliati da radiazioni spaziali. Dopo che un'altro superstite, Ben, raggiunge Barbara all'interno dell'abitazione inizia una disperata lotta per la sopravvivenza che avrà un brutto finale. Capolavoro dell'horror contemporaneo(ai tempi dell'uscita cinematografica, 1968) firmato dall'allora esordiente George A. Romero; divenuto poi il cultore dello zombie movie odierno. Per valutare questa pellicola, però, è necessario risalire alla fine degli anni '60, quando La Notte Dei Morti Viventi faceva paura e rifletteva abilmente le paure della società Americana riguardo alla guerra e alle nuove tecnologie in via di produzione.
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Quando due fratelli, Johnny e Barbara, fanno visita all'isolato cimitero nel quale è sepolto il loro padre, un uomo dall'aspetto mortale li aggredisce, uccidento Johnny. Barbara fugge e si rifugia in una casa di campagna che viene immediatamente assediata da morti viventi, misteriosamente risvegliati da radiazioni spaziali. Dopo che un'altro superstite, Ben, raggiunge Barbara all'interno dell'abitazione inizia una disperata lotta per la sopravvivenza che avrà un brutto finale. Capolavoro dell'horror contemporaneo(ai tempi dell'uscita cinematografica, 1968) firmato dall'allora esordiente George A. Romero; divenuto poi il cultore dello zombie movie odierno. Per valutare questa pellicola, però, è necessario risalire alla fine degli anni '60, quando La Notte Dei Morti Viventi faceva paura e rifletteva abilmente le paure della società Americana riguardo alla guerra e alle nuove tecnologie in via di produzione. E difatti, Romero(come nei successivi suoi film) si serve degli zombie per raccontare un film horror ma allo stesso tempo politico, che si dipartiva da una sua idea di società e di rappresentazione della società. In modo tecnico, invece, il film è un'ottimo esempio di horror vecchio stile dove la colonna sonora era la componente principale per spaventare lo spettatore e dove il colpo di scena arrivava quando meno te lo aspettavi. Tutti aspetti, compresi gli zombie, che, se visti oggi, non fanno più paura perchè sanno di già visto e la formula dello zombie movie, sfruttata da numerosi remake e sequel(spesso anche televisivi) non dispone più della sua carica di terrore e tensione che trasmetteva al pubblico. Romero era(ma anche negli ultimi tempi) al passo coi tempi e i suoi zombie, sono incisivi, violenti e pieni di personalità tanto da ragionare e attaccare gli altri esseri umani spinti da una incontrollabile fame per la carne umana. Il basso budget è anche la carta vincente della pellicola. Gli effetti speciali di make up sono quasi inesistenti e mostrano(con un effetto di trucco bianco) delle persone che sembrano veramente morte, mentre, per quanto riguarda i cadaveri e il sangue, c'è qualche effetto di make up in più; giusto per rendere realistica la carneficina dei morti viventi. Il film riserva molte sorprese e il finale, riassume in un'unica sequenza(l'uccisione involontaria dell'unico superstite, l'attore Duane Jones) quello che Romero voleva comunicare ai suoi spettatori. Una pellicola impressionante che col tempo è capace ancora di sorprendere ma non più di spaventare, molto incisiva e visivamente(al tempo) perfetta. Da guardare in bianco e nero anche se nelle successive edizioni Dvd, sono state apportate modifiche di montaggio e di ripresa che hanno consentito di applicare il colore nelle sequenze. Consigliato.
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mt
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martedì 2 dicembre 2008
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mi sembra giusto
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Mi sembra giusto, caro Nicolone.
Prendi l'Iliade. Ma come si fa a scrivere certe stupidaggini? Con gli occhi di adesso, intendo.
Bravo.
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marvelman
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domenica 28 settembre 2008
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meglio il rifacimento di savini !!!
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Questo film è lentissimo e oramai sorpassato : Come si fà a chiamarlo capolavoro ? Meglio gli zombi di Fulci !!!
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para
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mercoledì 4 giugno 2008
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un capostipite, ma non un capolavoro
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La Notte Dei Morti Viventi è sicuramente il capostipite, la pietra miliare che ha dato il via a un genere, l'horror moderno, adesso molto di moda. Ma l'originalità di questo film non sta tanto nella realizzazione, quanto nell'IDEA di un horror di tipo nuovo, con mostri e sangue: perchè mai prima di questo film si era visto un teschio sbranato o una scena tipo quella dove i morti mangiano le interiora delle persone. Possiamo quindi asserire che questo è un film veramente importante per il suo genere, ma secondo me non è affatto un capolavoro: non mi è piaciuto affatto lo svolgimento di questo film, che non riesce a fare paura come invece vorrebbe. Soprattutto mi sembra da sottolineare, in negativo, le interpretazioni dei personaggi: apparte il nero, che ha recitato molto bene, gli altri sono veramente da zecchino d'oro, soprattutto la bionda.
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La Notte Dei Morti Viventi è sicuramente il capostipite, la pietra miliare che ha dato il via a un genere, l'horror moderno, adesso molto di moda. Ma l'originalità di questo film non sta tanto nella realizzazione, quanto nell'IDEA di un horror di tipo nuovo, con mostri e sangue: perchè mai prima di questo film si era visto un teschio sbranato o una scena tipo quella dove i morti mangiano le interiora delle persone. Possiamo quindi asserire che questo è un film veramente importante per il suo genere, ma secondo me non è affatto un capolavoro: non mi è piaciuto affatto lo svolgimento di questo film, che non riesce a fare paura come invece vorrebbe. Soprattutto mi sembra da sottolineare, in negativo, le interpretazioni dei personaggi: apparte il nero, che ha recitato molto bene, gli altri sono veramente da zecchino d'oro, soprattutto la bionda. Mai visto una recitazione più orribile della sua, l'avrei saputa fare meglio io.
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[+] bersaglio
(di conan)
[ - ] bersaglio
[+] che delusione e che noia !!!
(di marvelman)
[ - ] che delusione e che noia !!!
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