Il dolce corpo di Deborah |
|||||||||||
Un film di Romolo Guerrieri.
Con Luigi Pistilli, Ida Galli, Carroll Baker, Jean Sorel, Valentino Macchi.
continua»
Drammatico,
durata 90 min.
- Italia 1968.
Acquista »
|
|||||||||||
|
|||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
non male, in complesso, questo thriller atipicodi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
venerdì 1 maggio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"IL dolce corpo di Deborah"(Romolo Guerrieri, 1968), uno dei primi thriller italiani(meglio: italo- francesi, come produzione, ma con sceneggiatore italiani, Luciano Martino e Ernesto Gastaldi)con vellità erotiche, sempre considerando che, nonostante e forse proprio essendo quell'anno un anno di grandi rivolgimenti, la censura era durissima... è complessivamente più che accettabile. Se appaiono inutili le "fughe"in locali psichdelici e gli strip-teases nei locali che si vedono all'inizio(quasi una prosecuzione dei vari"Mondo di notte"...etc.di jacopettiana memoria, è invecee interessante lo"spiazzamento"indotto dalla vicenda, dove veramente si rasenta l'assurod, con un totale stravolgimento, quasi rovesciamento di prospettiva generale, dove(e qui non anticipo nulla riguardo al finale)"il dolce corpo di Deborah", come recita il titolo è oggetto di brame contrapposte, decisamente più legate al"vile metallo"che al fascino erotico... Quasi un gioco di specchi fantasmtatico, dove nulla è come appare, anzi mai una"manifestazione"(ma non si tratta mai di"fantasmi", di ghosts in senso vero e proprio, intendiamoci, dove il razionalismo mediterraneo gioca un ruolo dominante)ha a che fare con ciò che realmente è. La vicenda si svolge soprattutto a Ginevra, patria dell'uomo-marito, mentre la moglie è cittadina americana e anche lo stesso consorte ha trascorso gran parte dlela sua vita, facendovi fortuna... Altri personaggi, poi, qui, ma in questo caso mi astengo da ulteiori descirzioni, visto che rimane l'obbligo-sacrosanto.-di non rivelare nulla rispetto al finale. Diciamo, ancor auna volta, che tra apparenza e realtà c'è un netto divario, una vera e propria dicotomia, ma che i termini sono intercambiabili o meglio anche rovesciabli, in molti specifici casi. Da apprezzare la volontà di sceneggiatori e regista di distogliere l'attenzione di chi è spettatore(spettatrice)quasi fossimo in un gioco di prestigio... anche se di bussolotti e di"prestigiatori"nel film non ce n'è neppure l'ombra, in senso proprio. Dall'inizio sulla spiaggia al viaggio(anzi poi ai ripetutti viaggi)nelle strade montuose e innevate della Svizzera, si svolge anche un viaggio alla"ricerca di un tempo(passato)perdiuto"che però è ancora decisamente presente e aggettante nelle vicende e sulle vicende dei due coniugi-e Proust, tanto per chiarire non ha nulla a che vedere con il fikm, comunque. Tra gli interpreti/le Carroll Baker non è poi quel prototipo di sensualità che si potrebbe ritenere, da parte sua Evelyn Stewart non meno bionda della"rivale", ci spiazza rispetto alla solita contrapposizione donna bruna/donna mora che imperversa nel cinema fin dai primordi. Jean Sorel è decisamente ed efficacemente ambiguo come lo richiede il suo ruolo, come d'altronde il compianto Luigi Pistilli, che di cinema ne ha fatto relativamente poco(in genere è stato interprete teatrale di indubbio livello come anche di originali TV, di origine nettamente teatrale)e ancora Geroge Hilton e qualche altro/a(mirella Pamphili). Ma c'è ancora un alro elmento da rilevare. l'uso intelligente della melodia di Jacques Offenbach de"Les contes d'Hoffmann", ben più efficace, come"tormentone"delle musiche originali per il film di Nora Orlandi. El Gato
[+] lascia un commento a elgatoloco »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di elgatoloco:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
|