tomdoniphon
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sabato 2 maggio 2015
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melville e la sua inimitabile poetica
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Un evaso, detto Gu, partecipa ad una rapina a un furgone carico di platino. La polizia lo arresta e sparge la voce che abbia tradito. Gu torna ad evadere per riscattare il proprio onore, ma nella sparatoria finale moriranno tutti.
Il capolavoro di Melville e uno dei migliori film francesi mai realizzati.
È il punto di non ritorno della poetica del regista, dove il bene e il male non si distinguono per i ruoli sociali (i gangster da una parte, i poliziotti dall’altra), "perché tutti i personaggi fanno parte di un’unica commedia (o tragedia) umana” (Gervasini). Anzi, si è giustamente osservato come nei film di Melville i fuorilegge agiscano silenziosi rispettando i codici; al contrario, “i poliziotti ragionano sul Male che corrompe tutti e incastrano i primi infrangendo i codici” (Mereghetti).
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Un evaso, detto Gu, partecipa ad una rapina a un furgone carico di platino. La polizia lo arresta e sparge la voce che abbia tradito. Gu torna ad evadere per riscattare il proprio onore, ma nella sparatoria finale moriranno tutti.
Il capolavoro di Melville e uno dei migliori film francesi mai realizzati.
È il punto di non ritorno della poetica del regista, dove il bene e il male non si distinguono per i ruoli sociali (i gangster da una parte, i poliziotti dall’altra), "perché tutti i personaggi fanno parte di un’unica commedia (o tragedia) umana” (Gervasini). Anzi, si è giustamente osservato come nei film di Melville i fuorilegge agiscano silenziosi rispettando i codici; al contrario, “i poliziotti ragionano sul Male che corrompe tutti e incastrano i primi infrangendo i codici” (Mereghetti). Qui, più che l’azione (comunque magistralmente diretta) contano l’atmosfera crepuscolare ed i personaggi dominati da un cupo senso di morte.
Melville riesce superare il genere noir, grazie al suo inimitabile stile e alle affascinanti contraddizioni della sua poetica: innumerevoli registi si sono ispirati a lui (tra gli altri, Di Leo, Kitano, Woo) ma nessuno di questi ha saputo eguagliarne l’ambiguità della vicenda, l’onestà verso lo spettatore e la credibilità umana dei personaggi.
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celluloide
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giovedì 26 luglio 2012
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quando il cinema diventa arte
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150 minuti di gusto filmico.
assolutamente da avere nella propria cineteca.
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don oronzo
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domenica 20 gennaio 2008
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Come non siete d'accordo? forse per difetto.... insieme a "Lo spione" uno dei capolavori di melville per atmosfera (bianco e nero da urlo, non ricordo se di H Decae) teso, asciuttissimo, un noir da tenere sempre a portata di mano (sono riuscito a trovare solo la versione francese) con un lino ventura da urlo. La storia del gangster disposto a tutto pur di dimostrare di non essere un traditore (tema già sviluppato con Belmondo nello spione... in entrambi i casi un finale tragico)è un tema classico di Melville . Direi che Melville si serve mirabilmente del noir per raccontare storie di uomini animati da un senso dell'onore che si stenta a credere si possa trovare in dei criminali (apparentemente l'unica legge che non viene rispettata è proprio quella dello stato mentre la legge degli uomini di malavita è sempre incombente ed influenza in maniera inesorabile il destino dei protagonisti).
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Come non siete d'accordo? forse per difetto.... insieme a "Lo spione" uno dei capolavori di melville per atmosfera (bianco e nero da urlo, non ricordo se di H Decae) teso, asciuttissimo, un noir da tenere sempre a portata di mano (sono riuscito a trovare solo la versione francese) con un lino ventura da urlo. La storia del gangster disposto a tutto pur di dimostrare di non essere un traditore (tema già sviluppato con Belmondo nello spione... in entrambi i casi un finale tragico)è un tema classico di Melville . Direi che Melville si serve mirabilmente del noir per raccontare storie di uomini animati da un senso dell'onore che si stenta a credere si possa trovare in dei criminali (apparentemente l'unica legge che non viene rispettata è proprio quella dello stato mentre la legge degli uomini di malavita è sempre incombente ed influenza in maniera inesorabile il destino dei protagonisti). Ventura arriva addirittura ad uccidere il giornalista che l'ha diffamato.. un cinema che oggi servirebbe a molti rivedere insieme alle pellicole USA degli anni 30 e 40 (alle quali mi sembra evidente che Melville si ispira) per riprenderne l'assenza di sbavature nel racconto e la sceneggiatura precisa e attenta.
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