Un intrigante giallo alla Hitchcock ispirato alla omonima novella di Merriam Modell e diretto da un altro grande maestro del cinema, Otto Preminger. Il thriller psicologico ha un soggetto che richiama alla mente, forse per averlo almeno in parte influenzato, quello di Flightplan del 2005, con Jodie Foster al posto di Carol Linley e un aereo come location invece che un tranquillo quartiere londinese. Coprotagonista della Linley il grande Laurence Olivier nei panni di un compassato ispettore di Scotland Yard che con aria bonaria e sorniona ama raccontarsi o meglio fingere di farlo per mettere a proprio agio il suo diretto interlocutore mentre indaga, insomma una versione inglese di Maigret.
Non si comprende per quale motivo il nome della bambina, ossia Bunny, si trasformi nel doppiaggio italiano, peraltro bellissimo come era normale che fosse a quei tempi, in Bonnie, con una pronuncia evidentemente errata.