Dramma corale di Nanni Loy sulla coraggiosa e a dire il vero, non si sa per quale motivo, poco celebrata e quindi poco nota, soprattutto ai nostri giovani, rivolta dei partenopei contro le truppe naziste, che, dopo la enigmatica dichiarazione di armistizio del 1943, si trasformarono, dalla sera alla mattina, da alleati in un esercito nemico invasore, crudele e spietato come soltanto i tedeschi, ma lo abbiamo dimenticato, sapevano esserlo e quindi plaudiamo allegramente al riarmo della Germania. Nonostante la partecipazione di numerosi noti attori napoletani che danno voce alla anonima disperazione popolare e un volto credibile al suo dolore, manca un vero coinvolgimento emotivo, forse per la frammentazione della azione drammatica in decine di storie che disperde il pathos in mille rivoli affievolendone la potenza.
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Dramma corale di Nanni Loy sulla coraggiosa e a dire il vero, non si sa per quale motivo, poco celebrata e quindi poco nota, soprattutto ai nostri giovani, rivolta dei partenopei contro le truppe naziste, che, dopo la enigmatica dichiarazione di armistizio del 1943, si trasformarono, dalla sera alla mattina, da alleati in un esercito nemico invasore, crudele e spietato come soltanto i tedeschi, ma lo abbiamo dimenticato, sapevano esserlo e quindi plaudiamo allegramente al riarmo della Germania. Nonostante la partecipazione di numerosi noti attori napoletani che danno voce alla anonima disperazione popolare e un volto credibile al suo dolore, manca un vero coinvolgimento emotivo, forse per la frammentazione della azione drammatica in decine di storie che disperde il pathos in mille rivoli affievolendone la potenza. Un film, con le caratteristiche di un documentario divulgativo di un fatto storico, che appartiene al, poco praticato in Italia, cinema verit?, che sarebbe da proiettare nelle scuole e da trasmettere almeno una volta al mese dalle reti di mamma rai, dimentiche oramai del ruolo istituzionale di servizio pubblico se non quando si tratta di passare a incassare il canone.
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