Giuseppe Marotta
Città, andate al diavolo quante siete, dalla prima all’ultima. Nelle strade, nelle piazze, nei vicoli di Roma, di Napoli, di Milano, di Genova, di Torino, di Bologna, noi respiriamo veleno di tubi di scappamento, di ciminiere, di spazzatura, di catrame; un afrore di "mercato coperto" ci lascia e un tanfo di innumerevoli ascelle sudate ci piglia; i cavi elettrici ingabbiano il cielo forato e macchiato dai “reattori"; un frastuono e un vocio continuo ci limano il vago e il simpatico; onde radiotelevisive ci aggirano o (é probabile, non me ne intendo) ci attraversano come lampi infinitesimali, bruciando particelle ignote ma essenziali della nostra adorata carne. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (8069 caratteri spazi inclusi) su 1958