samanta
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domenica 1 novembre 2020
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attraversando il fiume congo
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E' un film di avventura in Technicolor, uscito nel 1956, passato recentemente in TV, il cui titolo originale è Congo (fiume) crossing. La storia è ambientata lungo le rive del fiume Congo, in un immaginario piccolissimo stato indipendente: il Congotanga, adiacente all'immensa colonia belga del Congo Belga (ora Zaire). La regia è di Joseph Pevney un artigiano medio di Hollywood) che ha lavorato in TV (Star trek 1 e 2) e al cinema specie in western e film di avventura (I 4 disperati, Yankee Pascià).
Nell'aereoporto della cittadina del miniscolo Stato arriva una bellissima donna giovane Louise Witman (Virginia Mayo) insieme ad altri personaggi equivoci, tenuto conto che lo staterello non ha convenzioni con l'estero per l'estradizione e quindi è diventato un rifugio di ricercati, Louise è una modella amante di un ricco finanziere che ha confessato l'omicidio di un amico del ricco amante ed è ricercata dala polizia francese.
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E' un film di avventura in Technicolor, uscito nel 1956, passato recentemente in TV, il cui titolo originale è Congo (fiume) crossing. La storia è ambientata lungo le rive del fiume Congo, in un immaginario piccolissimo stato indipendente: il Congotanga, adiacente all'immensa colonia belga del Congo Belga (ora Zaire). La regia è di Joseph Pevney un artigiano medio di Hollywood) che ha lavorato in TV (Star trek 1 e 2) e al cinema specie in western e film di avventura (I 4 disperati, Yankee Pascià).
Nell'aereoporto della cittadina del miniscolo Stato arriva una bellissima donna giovane Louise Witman (Virginia Mayo) insieme ad altri personaggi equivoci, tenuto conto che lo staterello non ha convenzioni con l'estero per l'estradizione e quindi è diventato un rifugio di ricercati, Louise è una modella amante di un ricco finanziere che ha confessato l'omicidio di un amico del ricco amante ed è ricercata dala polizia francese. Tra i ricercati c'è Bart O'Connel (Michael Pate, caratterista: Il segreto degli Incas, Riccardo Cuor di Leone) che viene incaricato da Mannering uno dei passeggeri appena arrivati, di uccidere Louise, l'uomo gli da un anticipo e a missione conclusa riceverà una grossa somma. Louise fa amicizia con David Carr (George Nader, modesto caratterista fu uno degli eredi testamentari di Rock Hudson) un ingegnere che esegue rilevazioni sul fiume per conto di una compagnia mineraria belga. Il quadro è completato dal Capo della Polizia (Peter Lorre) e da Rittner boss mafioso che comanda in città (Tonio Selwart). O'Connel cerca di uccidere Louise ma ogni volta fallisce, decide di accompagnare David nelle rilevazioni sul fiume, Louise si aggrega per sfuggire alla polizia ed anche una signora anziana che aveva cercato di derubarla. Il gruppo in battello fa tappa all'Ospedale tenuto dal dr. Gorman (Rex Ingram: Watussi, E venne la notte), O'Connel cerca di uccidere Louise, ma fallisce uccidendo l'anziana signora che frugava nella stanza della ragazza. Il viaggio prosegue tra gli agguati degli uomini di Rittner e gli scontri tra David e O'Connel, entrambi vogliono la mappa redatta dall'ingegnere da cui risulta che il fiume ha deviato e che in realtà un pezzo del piccolo Stato, ricco di vene minerarie, fa parte del Congo Belga. David che si è innamorato di Louise ricambiato dalla donna, ha uno scontro con O'Connel che uccide Mannering e s'impossessa della somma promessa per l'omicidio, Il capo della Polizia dopo un atteggiamento ambiguo aiuta David contro Rittner che ha cercato di impadronirsi della mappa, il boss viene ucciso insieme ai suoi uomini e a O'Connel. David e Louise vanno via in aereo,lei si costituirà alla polizia anche perché non aveva ucciso l'uomo ma il suo amante e si era addossata la colpa dietro corresponsione di una grossa somma di denaro, Mannering era un dipendente dell'uomo che voleva eliminare una testimone scomoda, quanto a David l'aspetterà per vivere insieme a lei e consegnerà la mappa alla Compagnia mineraria.
Il film ha una buona ambientazione degli esterni anche se è stato girato in Florida e nel giardino botanico di Los Angeles e non in Africa, la fotografia ha colori è ottima. La regia è sufficiente, però il film si regge sulle spalle della brava Virginia Mayo (Sogni Proibiti, I migliori anni della nostra vita, La furia umana, Le avventure del capitano Hornblower) una delle più belle attrici di Hollywood (con Gene Tierney, Grace Kelly e Rhonda Fleming) nonché sulla prestazione di Peter Lorre in ottima forma, Geoge Nader ha una bella presenza ma non ha carisma, Michael Pate fa il suo dovere di "cattivo". In conclusione un film piacevole che si vede con interesse.
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elgatoloco
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domenica 4 giugno 2017
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film non eccelso ma non "malvagio"
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Questo"COngo Crossing"(1956)di Joseph Pevney, che non è certo sir Alfred Hitchcock, è però un film apprezzabile, se non altro per come fonde il drammone esistenzial-romantico(altro, direi, rispetto al mélo classico), il"giallo", qualche oscuro(ma all'epoca le cose erano diverse)riferimento storico-geografico politico alla frontiera del Katanga(ma in realtà il Congo in quegli anni, prima della rivoluzione di Patrice Lumumba del 1960 era tutto in mano al Belgio, mentre nel film si ipotizza un piccolo stato Congo Katanga, sorta di porto franco anche per banditi e criminali espulsi-fuggiti dai loro paesi). Drammone, si diceva, con lui(il buono), lei(la donna accusata di omicidio, ma le cose sono più complesse), l'altro(ll cattivo, per dirla sempre con i termini usati anche da Sergio Leone in un suo film-spaghetti-western-di circa un decennio dopo)e problemi di frontiera, appunto, un ospedale praticamente da campo con un eccelso medico locale che fa quel che può e quasi anche l'impossibile.
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Questo"COngo Crossing"(1956)di Joseph Pevney, che non è certo sir Alfred Hitchcock, è però un film apprezzabile, se non altro per come fonde il drammone esistenzial-romantico(altro, direi, rispetto al mélo classico), il"giallo", qualche oscuro(ma all'epoca le cose erano diverse)riferimento storico-geografico politico alla frontiera del Katanga(ma in realtà il Congo in quegli anni, prima della rivoluzione di Patrice Lumumba del 1960 era tutto in mano al Belgio, mentre nel film si ipotizza un piccolo stato Congo Katanga, sorta di porto franco anche per banditi e criminali espulsi-fuggiti dai loro paesi). Drammone, si diceva, con lui(il buono), lei(la donna accusata di omicidio, ma le cose sono più complesse), l'altro(ll cattivo, per dirla sempre con i termini usati anche da Sergio Leone in un suo film-spaghetti-western-di circa un decennio dopo)e problemi di frontiera, appunto, un ospedale praticamente da campo con un eccelso medico locale che fa quel che può e quasi anche l'impossibile. C'è qualche scena forte, in particolare quella dell'alligatore che quasi sbrana, comunque uccide, un Congolese dalle forti membra, il contrasto per la donna, un clima di"spaesamento"dato un po'dalla situazione(l'essere in una specie di"no man's land", ma quasi in una condizione di "alterità"di un clima esistenziale particolare che potrebbe avvicinarsi all'esistenzialismo-erano gli anni e i gloydays di quel grande movimento culturale, peraltro, con qualche riflesso negli USA...), la ricerca della felicità e un(quasi, diremmo)happy-end. FIlm d'altri tempi, dal Technicolor ancora in ottimo stato(mirabile, diremmo), con un grande parterre d'attori, con Virginia Mayo, probabilmente sexy-star d'epoca e un Peter Lorre(straordinario attore ungherese, di origini ebraiche," maschera"del cinema espressionista tedesco e poi di molte produzioni americane e inglesi dell'horror, prematuramente scomparso). El Gato
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