Grande Emmer! Anche qui, come già in "Domenica d'agosto" o "Camilla", eccolo fare della poesia con la vita i tutti i giorni; con le storie più ordinarie, i volti più comuni. Non si tratta di minimalismo spiccio. No: niente "buone cose di pessimo gusto", nei suoi film; ma racconti d'un garbo semplice e spontaneo,invece; di un'umanità calda e accorata. Senza sentimentalismi posticci, evitando le sbrodolature manierate, Emmer riesce sempre ad essere sincero. Perchè crede sempre in ciò che racconta. Ne nasce un film schietto, genuino, colmo di quel sentimento popolare che è solo dei veri poeti. Grande Emmer!