figliounico
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domenica 30 marzo 2025
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isso essa e o malamente
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Tratto da un romanzo del Vate del 1892, diretto da Lattuada nel 1947 e interpretato magistralmente da Aldo Fabrizi. Un piccolo capolavoro di artigianato del nostro cinema appartenente al filone del neorealismo romantico. Il soggetto ricorda il canovaccio della classica sceneggiata napoletana, che probabilmente prese spunto anche da questa opera guarda caso composta dal poeta proprio a Napoli, con tutti i suoi personaggi tipici, Isso, Essa, Yvonne Sanson, e o malamente, e non manca nemmeno il nennillo, il figlioletto della coppia sventurata. Appena usciti dagli orrori della guerra gli Italiani riscoprono i buoni sentimenti ottocenteschi, si identificano nella vita onesta e tranquilla di un piccolo impiegato a pensione, ben voluto dai proprietari di casa che lo trattano come un figlio, con la sola compagnia del canarino e della vecchia tartaruga, circondato dalle piccole cose di pessimo gusto.
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Tratto da un romanzo del Vate del 1892, diretto da Lattuada nel 1947 e interpretato magistralmente da Aldo Fabrizi. Un piccolo capolavoro di artigianato del nostro cinema appartenente al filone del neorealismo romantico. Il soggetto ricorda il canovaccio della classica sceneggiata napoletana, che probabilmente prese spunto anche da questa opera guarda caso composta dal poeta proprio a Napoli, con tutti i suoi personaggi tipici, Isso, Essa, Yvonne Sanson, e o malamente, e non manca nemmeno il nennillo, il figlioletto della coppia sventurata. Appena usciti dagli orrori della guerra gli Italiani riscoprono i buoni sentimenti ottocenteschi, si identificano nella vita onesta e tranquilla di un piccolo impiegato a pensione, ben voluto dai proprietari di casa che lo trattano come un figlio, con la sola compagnia del canarino e della vecchia tartaruga, circondato dalle piccole cose di pessimo gusto. Il male, tuttavia in agguato, si incarna nel diavolo tentatore impersonato da Roldano Lupi, personaggio affascinante e mefistofelico e per giunta con un cognome tedesco, Wanzer, inviso al grande pubblico dopo la nefasta esperienza della occupazione nazista.
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great steven
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martedì 28 luglio 2020
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da d''annunzio un dramma esistenziale ben avviato.
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IL DELITTO DI GIOVANNI EPISCOPO (IT, 1947) diretto da ALBERTO LATTUADA. Interpretato da ALDO FABRIZI, ROLDANO LUPI, YVONNE SANSON, ALBERTO SORDI, NANDO BRUNO, AVE NINCHI, AMEDEO FABRIZI, FOLCO LULLI, FRANCESCO DE MARCO, LIA GRANI, GINA LOLLOBRIGIDA, SILVANA MANGANO ● Giovanni Episcopo è un modesto impiegato d’archivio che vive sereno senza la minima pretesa, alloggiando presso una pensione a basso prezzo. Una sera, spintovi da amici più giovani di lui, entra in un café chantant e fa la rocambolesca conoscenza di Giulio Wanzer, spregiudicato ed affascinante avventuriero di cui fin da subito Giovanni subisce il carisma. Poco dopo egli conosce anche l’avvenente Ginevra Canale, corteggiata da tutti (Wanzer compreso) e desiderosa di una vita all’insegna dello sperpero del denaro e dell’amore carnale.
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IL DELITTO DI GIOVANNI EPISCOPO (IT, 1947) diretto da ALBERTO LATTUADA. Interpretato da ALDO FABRIZI, ROLDANO LUPI, YVONNE SANSON, ALBERTO SORDI, NANDO BRUNO, AVE NINCHI, AMEDEO FABRIZI, FOLCO LULLI, FRANCESCO DE MARCO, LIA GRANI, GINA LOLLOBRIGIDA, SILVANA MANGANO ● Giovanni Episcopo è un modesto impiegato d’archivio che vive sereno senza la minima pretesa, alloggiando presso una pensione a basso prezzo. Una sera, spintovi da amici più giovani di lui, entra in un café chantant e fa la rocambolesca conoscenza di Giulio Wanzer, spregiudicato ed affascinante avventuriero di cui fin da subito Giovanni subisce il carisma. Poco dopo egli conosce anche l’avvenente Ginevra Canale, corteggiata da tutti (Wanzer compreso) e desiderosa di una vita all’insegna dello sperpero del denaro e dell’amore carnale. Tramite un piano diabolicamente architettato, Wanzer fa in modo che Giovanni chieda a questa donna di sposarlo, in modo che l’impiegato possa poi finire in disgrazia scialacquando tutti i suoi averi. Un improvviso rovescio finanziario costringe però l’avventuriero a riparare in Argentina e sparire per molti anni. Nonostante l’iniziale tranquillità, la vita matrimoniale tra Giovanni e Ginevra si disgrega presto: l’impiegato promette a sé stesso di tener duro se non altro perché scopre che a breve diventerà padre. Ma proprio nel momento in cui le cose sembrano potersi risolvere (il figlio di Episcopo è già grandicello), Wanzer fa il suo rientro, progettando di scappare con Ginevra e lasciare Giovanni a marcire in disgrazia. Eppure, quando, nel bel mezzo di un clima arroventato, Wanzer alza le mani su sua moglie e suo figlio, Giovanni viene meno al suo consueto intorpidimento e lo uccide con una pugnalata alle spalle. Tratto dal romanzo (1892) di Gabriele D’Annunzio, il film di Lattuada, presentato in concorso al Festival di Cannes 1947, conserva della pagina scritta la discesa nell’inferno della degradazione umana fino alla tragica conclusione, consegnando al pubblico il ritratto sofferto, straziante e melanconico di un inetto che, incapace di reagire alla sventura in qualche modo da egli stesso provocata se non quando il fato gli presenta un’occasione in extremis per farlo, raffigura l’ideale personificazione che movimenti letterari come il Naturalismo francese e il Verismo italiano, senza dimenticare la letteratura russa da cui lo scrittore pescarese attinse per costruire la psicologia dei personaggi, avevano della caratterizzazione mentale dell’uomo moderno. Fedelissimo al testo soprattutto per quel che concerne la lenta trasformazione ininfluente del personaggio principale, Lattuada (anche sceneggiatore con Suso Cecchi D’Amico, Piero Tellini, Federico Fellini e Aldo Fabrizi) realizza il film migliore del suo primo decennio da cineasta professionista compensando con forti emozioni accattivanti laddove la storia narrata manca di nerbo o vivacità spirituale. Un Fabrizi sotto le righe che ciononostante appassiona e strappa l’applauso. Funzionale anche il Doberti di un giovane A. Sordi che allora ancora non aveva ottenuto ruoli di primo piano nei film. Distribuito dalla Lux Film. Vi compaiono per pochi secondi anche due giovanissime Silvana Mangano e Gina Lollobrigida, nei ruoli rispettivamente di una ballerina e di un’invitata al veglione del Capodanno 1899-1900.
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toty bottalla
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martedì 28 luglio 2009
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la straordinaria bravura di fabbrizi
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Ho appena finito di vederlo in tv e sono rimasto estasiato dalla bellezza globale del lavoro che un grande LATTUADA dirige curando ogni piccolo particolare. A dir poco straordinaria come sempre l'interpretazione di ALDO FABBRIZI a mio modesto parere uno fra gli attori più grandi del mondo ancora adesso.
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