samanta
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martedì 4 febbraio 2025
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un falso scandalo ...
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Il film un western uscì formalmente nel 1943 (girato nel 1941), fu censurato per il suo presunto carattere "osceno", venne montato e rimontato dal produttore Howard Hughes per poi avere via libera nelle sale nel 1946. Hughes magnate dell'industria e della finanza (ebbe un biopic con Aviator, numerosi film si riferiscono a lui: L'uomo che non sapeva amare), aveva comprato una delle "major" cinematografiche la RKO, il suo interesse non era solo per il cinema ma riguardava soprattutto le attrici, aveva una scuderia da 50 a 100 attricette e starlette sotto contratto per 5 anni che dovevano essere disponibili a tutto (dal letto al set), ebbe relazioni con numerose star (fra le tante: Bette Davis, Joan Crawford, Rita Hayworth, Ava Gardner), in questo film s'intestardì a creare una pellicola con una giovane esordiente con cui aveva una relazione: Jane Russel, fino a creare di nascosto un finto scandalo per ottenere il successo del pubblico.
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Il film un western uscì formalmente nel 1943 (girato nel 1941), fu censurato per il suo presunto carattere "osceno", venne montato e rimontato dal produttore Howard Hughes per poi avere via libera nelle sale nel 1946. Hughes magnate dell'industria e della finanza (ebbe un biopic con Aviator, numerosi film si riferiscono a lui: L'uomo che non sapeva amare), aveva comprato una delle "major" cinematografiche la RKO, il suo interesse non era solo per il cinema ma riguardava soprattutto le attrici, aveva una scuderia da 50 a 100 attricette e starlette sotto contratto per 5 anni che dovevano essere disponibili a tutto (dal letto al set), ebbe relazioni con numerose star (fra le tante: Bette Davis, Joan Crawford, Rita Hayworth, Ava Gardner), in questo film s'intestardì a creare una pellicola con una giovane esordiente con cui aveva una relazione: Jane Russel, fino a creare di nascosto un finto scandalo per ottenere il successo del pubblico. La versione italiana cerca di sottolineare il proibito, per cui il titolo originale Outlaw (fuorilegge) diventa "Il mio corpo ti scalderà". Produttore, regista, ma anche sceneggiatore, fu lo stesso Hughes.
La trama vede coinvolti 3 personaggi reali: Bonnie Kid (Jack Buetel) giovane pistolero che venne ucciso dallo sceriffo Pat Garret (Thomas Mitchell) e Doc Hollywood il famoso pistolero della sfida al OK Corral con Wyatt Earp e che nella realtà non c'entra nulla con i primi 2. Pat e Doc sono vecchi amici, ma questo rapporto si rompe perché Doc protegge il pistolero Bonnie anche se gli aveva rubato il cavallo, Pat durante una rissa ferisce Bonnie, Doc per evitare il suo arresto lo nasconde nella casa della sua fidanzata Rio (Jane Russel) che s'innamora di lui e quando guarisce fanno pure l'amore. Doc ritorna e scopre la tresca, Bonnie a Rio afferma che preferisce lasciare lei e riprendersi il cavallo, ma poi per sfuggire a Pat i 3 fuggono insieme, Pat li insegue e Doc viene ucciso, però accetta che nella tomba di Doc venga invece scritto che giace Bonnie, così che questi può fuggire con la bella Rio (e il cavallo di Doc) verso il Messico, sicuro che non sarà più perseguitato dalla legge.
Il film fu realizzato per creare anche un finto scandalo, certamente la bellezza prorompente della formosa e giovane Rio viene messa in evidenza con ampie scollature di lei che continuamente si china per servire i piatti o riempire d'acqua un secchio, ma non c'è è alcuno scandalo ed il film è veramente brutto. Giudicando una pelicola si tiene in genere conto principalmente di 3 elementi: sceneggiatura, direzione e recitazione poi ci anche altri elementi come la fotografia o la colonna musicale. In questo film la sceneggiatura è confusa, mette insieme in modo poco credibile personaggi diversi e poco approfonditi, i dialoghi sono banali; la regia ha realizzato un film lento, abbastanza noioso, con scene confuse e "abborracciate" con l'inquadratura ossessiva della scollatura di Jane Russel e un finale ridicolo; la recitazione è desolante: Jack Buetel non sa recitare, recitò in pochi film e poi sparì dalla circolazione, Jane è di un'immobilità espressiva totale, la sua pricipale mossa è chinarsi per mostrare la scollatura di un imponente seno, annì dopo riuscì a diventare un'attrice abbastanza discreta, recitò in un film di notevole successo "Gli uomini preferscono le bionde" insieme a Marilyn Monroe; Thomas Mitchell era un bravo attore (Oscar come migliore attore n.p. in Via con Il vento; Ombre Rosse, La vita è meravigliosa) era completamente fuori parte è un ridicolo e inebetito Pat Garret, stesso discorso per Walter Houston (padre di John, Oscar come migliore attore n.p. in Il tesoro della Sierra madre; Duello al sole), anche gli altri interpreti sono fuori dalle righe compresa la zia di Rio Guadalupe interpretata da un'attrice italiana Mimì Aguglia. Si aggiunga una colonna sonora completamente inappropriata alle scene , inquadrature imprecise e si ha il quadro di un film che a stento merita una stella.
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paolp78
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martedì 7 luglio 2020
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polpettone firmato howard hughes
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Western mal riuscito che nel tentativo di catturare l'attenzione del pubblico le prove maldestramente tutte, sino a inserire nella stessa storia tre dei maggiori miti della tradizione western: il leggendario bandito Billy the Kid; Pat Garrett, lo sceriffo che secondo la tradizione lo uccise; ed infine il pistolero Doc Holliday, che in realtà c'entrerebbe poco con gli altri due, essendo invece collegato alle vicende di Wyatt Earp e alla celeberrima sfida all'OK Corral di Tombstone.
Il primo viene interpretato da un giovane attore semisconosciuto, di cui non è rimasta traccia in cinematografia; risultato di cui non c'è da stupirsene, visto all'opera in questa pellicola.
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Western mal riuscito che nel tentativo di catturare l'attenzione del pubblico le prove maldestramente tutte, sino a inserire nella stessa storia tre dei maggiori miti della tradizione western: il leggendario bandito Billy the Kid; Pat Garrett, lo sceriffo che secondo la tradizione lo uccise; ed infine il pistolero Doc Holliday, che in realtà c'entrerebbe poco con gli altri due, essendo invece collegato alle vicende di Wyatt Earp e alla celeberrima sfida all'OK Corral di Tombstone.
Il primo viene interpretato da un giovane attore semisconosciuto, di cui non è rimasta traccia in cinematografia; risultato di cui non c'è da stupirsene, visto all'opera in questa pellicola. Pat Garrett e Doc Holliday, invece, sono interpretati da due premi oscar (entrambi come non protagonista) come Thomas Mitchell, un po' forzato nel ruolo del pistolero, e Walter Huston.
Tuttavia la scena non se la prende né l'uno, né l'altro, bensì viene rubata dalla procace e bellissima Jane Russell che, al suo esordio nel grande schermo, cattura l'attenzione del pubblico grazie a vestitini succinti e ampie scollature.
Tra le altre scene si ricorda quella in cui la Russell fa da “infermiera” al ferito Billy the Kid, fino ad infilarglisi sotto le coperte per riscaldarlo … da cui il titolo utilizzato nella versione italiana.
Nonostante tutto però il film proprio non funziona, principalmente a causa di una sceneggiatura ben poco originale e priva di uno sviluppo, che finisce per avvitarsi su se stessa.
Il finale francamente deludente, ed in qualche scelta persino ridicolo, contribuisce a lasciare un pessimo ricordo della pellicola, di cui alla fine resta davvero ben poco da salvare, eccezion fatta per la Russell ovviamente.
Gran parte delle musiche sono gravemente inadatte al genere western, contribuendo anch'esse alla cattiva riuscita del film.
Una curiosità: il produttore e regista è Howard Hughes, personaggio che senz'altro il grande pubblico dei giorni d'oggi ricorderà interpretato da Leonardo Di Caprio nel kolossal “The Aviator” di Martin Scorsese.
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mr.619
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domenica 4 luglio 2010
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quando la metafora latente è il quadro più chiaro
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Western assolutamente atipico e stravagatamente accentrante il nucleo della pan-sessualità ( di stampo soprattutto omoerotica), è una reale declamazione dell'interno stato d'animo e psichico belligerante di Howard Hughes, il quale dirige suddetta pellicola ( del tutto non ben vista dalla censura per l'immagine proliferante dell'abbondante ed estenuante grembo fruttifero della Russell) "krupha", come all'insaputa del resto dei suoi più stretti collaboratori ed assistenti, quasi che si volesse trasferire, instaurare una sorta di universo parallelo metapsicocinematografico, dai risultati ed esiti finali, però, piuttosto contorti e disarmonizzanti.
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Western assolutamente atipico e stravagatamente accentrante il nucleo della pan-sessualità ( di stampo soprattutto omoerotica), è una reale declamazione dell'interno stato d'animo e psichico belligerante di Howard Hughes, il quale dirige suddetta pellicola ( del tutto non ben vista dalla censura per l'immagine proliferante dell'abbondante ed estenuante grembo fruttifero della Russell) "krupha", come all'insaputa del resto dei suoi più stretti collaboratori ed assistenti, quasi che si volesse trasferire, instaurare una sorta di universo parallelo metapsicocinematografico, dai risultati ed esiti finali, però, piuttosto contorti e disarmonizzanti.Ecco, credo che la chiave di interpretazione di tale opera dipenda in maniera generale e relativa allo stato appetitivo, e desiderativo, del regista e produttore suddetto: difatti egli, attraverso lo strumento cinematografico, tenta, un pò come il Petrarca con l'allegoria di Laura ( seppur con i dovuti arrangiamenti), di approdare ad un'ultima e definitiva depurazione del suo essere, del suo Io fenomenisticamente vincolato al suo periodo di incubamento infantile, tentando di "ritornare", se così si può dire, al calore generato dal seno della madre e riaggrapparsi, in tutti i sensi, alla figura paterna tramite lo strattonare pedogonatico.Non si specifica la funzione nè dell'"omosessualità nè dell'"eterosessualità"; si tratta di incompletezza.
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