Girlfriend in a Coma |
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Un film di Annalisa Piras.
Con Bill Emmott
Titolo originale Girlfriend in a Coma.
Documentario,
durata 103 min.
- Gran Bretagna 2012.
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Un triste ritratto dell'Italia contemporaneadi Filippo CataniFeedback: 82868 | altri commenti e recensioni di Filippo Catani |
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mercoledì 20 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il documentario muove dalla passione di Bill Emmott (ex direttore dell'Economist) per l'Italia. Il giornalista cerca di investigare come il nostro paese abbia perso molta della sua credibilità e per fare questo intervista politici e scrittori: Monti, Fornero, Saviano,Travaglio, Servillo e Marchionne per fare alcuni nomi. E' evidente che il giornalista indaga su vari aspetti che vanno dalla politica alla cultura per passare dall'industria al problema delle mafie. Il quadro non è tutto a tinte fosche; infatti nella seconda parte Emmott mostra come in Italia, nonostante tutto, ci siano ancora esempi virtuosi come l'aiuto alle persone con handicap o dal punto di vista industriale il grande successo del marchio Ferrero. E poi nella parte finale si ha un'ulteriore fitta al cuore in quanto a parlare sono i giovani che hanno lasciato l'Italia perchè non vedevano prospettive davanti a loro e sono riusciti ad affermarsi all'estero. E fa molto riflettere il contrasto tra l'emigrazione che l'Italia ha conosciuto nel passato e che aveva come spinta propulsiva la povertà e quella di ora dove invece ad emigrare sono i laureati che fuggono da un paese per vecchi che non riesce a dare loro una minima possibilità. Insomma un documentario che non può lasciare indifferenti specialmente perchè è il ritratto di come molti osservatori esteri percepiscono il nostro paese e quindi decidono di non investirci (d'altra parte le classifiche mostrate nel documentario su livello di trasparenza, corruzione e libertà di stampa fanno davvero impressione). Poi giustamente si punta l'attenzione sulla questione femminile recentemente tornata alla ribalta delle cronache per il terribile numero di femminicidi che avviene nel nostro paese. Purtroppo troppo spesso negli ultimi venti anni la figura femminile è stata squalificata e squalificante in ogni modo possibile. Non deve essere intelligente, deve sgambettare a comando, deve "concedersi" mettendo così in ombra le donne che tutti i giorni lavorano faticosamente e altrettanto faticosamente cercano di badare alla casa e alla famiglia ricevendo spesso poco o nulla in cambio. Un ritratto per (troppi) versi amaro che ha suscitato molte polemiche in quanto uscito sotto elezioni ma che non può lasciarci indifferenti anche se, a dire il vero, chi ha seguito un minimo gli eventi degli ultimi anni ha già tutto ampiamente sotto gli occhi.
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