Frank Costello faccia d'angelo |
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Un film di Jean-Pierre Melville.
Con Alain Delon, Nathalie Delon, François Périer, Cathy Rosier, Jacques Leroy, Michel Boisrond, Robert Favart.
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Titolo originale Le samouraï.
Poliziesco,
durata 95 min.
- Francia 1967.
MYMONETRO
Frank Costello faccia d'angelo
valutazione media:
3,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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un "noir" stupendodi "joss"Feedback: 0 |
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lunedì 16 marzo 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Siamo di fronte forse al più bel "noir" (quelli francesi vengono definiti anche "polar") di tutti i tempi. Un killer gelido e spietato (Delon), all'apparenza senza emozioni, si muove nell'atmosfera rarefatta di una Parigi spesso piovosa. Frank Costello è un solitario, vive in una casa di poche pretese, attento però all'abbigliamento (si aggiusta sempre il cappello prima di uscire), ha una donna che ama e della quale si fida. Per muoversi ruba solo vetture di un certo tipo, la Citroen DS, all'epoca un'icona francese. Ha sempre con sè almeno cinquanta chiavi diverse adatte a questa auto. A volte è presuntuoso (quando dice "io non perdo mai, non è mai successo) ma nel contempo è umano, ad esempio quando parla con l'uccellino che tiene in stanza con lui. Non ha amici, può contare solo sulla sua donna, che lo ama e lo aiuta, fornendogli anche un prezioso alibi. Ma sulla strada trova un commissario tenace (F. Perier), che lo bracca perchè sospetta fin dall'inizio di lui. Appare molto datato il dialogo nella casa fra la compagna di Costello (la moglie di Delon stesso, Nathalie) e il poliziotto, mentre la scena del riconoscimento al commissariato del probabile colpevole è davvero eccezionale (il testimone riferisce dettagli precisissimi, ma questo dopo aver ammesso sconsolato di non possedere spirito d'osservazione!). La caccia all'uomo comincia, Costello viene anche ferito, qualcuno lo ritiene scomodo e capisce allora di essere in un vicolo cieco. Da una parte la polizia, dall'altra i suoi stessi mandanti. Ottiene un altro incarico, che non porterà a termine, andando incontro al suo destino in modo consapevole, conscio di non avere speranze. Melville dirige senza incertezze, Delon è strepitoso e Perier... grande anche lui. La musica malinconica dà un tocco di passionalità a tutto il film, rendendolo unico. Una scena da ricordare (e apprezzare) si vede all'inizio. Costello ha appena preso possesso di una Citroen in una via secondaria di Parigi. Piove, ha l'impermeabile con il bavero alzato e indossa il cappello, si accende una sigaretta e cambia marcia passando il braccio all'interno del volante. Giunto ad un semaforo gli si affianca una macchina sportiva, alla guida c'è una giovane donna, bella, che lo guarda insistentemente sperando di attirare la sua attenzione. Lui la nota, la osserva per un istante ma non accenna neppure ad un sorriso. La ignora completamente e riparte, avvolto dalla pioggia e immerso nei suoi pensieri...
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