Non è certo un capolavoro, questo"E'arrivato l'accordatore"(Duilio COletti, 1052), ma quantomeno passabile, film di routine, sntomatico comunque del clima del Secondo Dopoguerra. Povertà, anzi proprio fame, miseria, con un accordatore che proprio non sa come "sbarcare il lunario"... Roba da poveri, quasi un po'da"Pane, amore e fantasia", ma l'incipit, pur addolcito dalla narrazione in terza persona, dalla voce narrante fuori campo(voce di chi?Non so), è da film neorealista.Che ci siano interpreti come Antonella Lualdi, il grande Albertone, la Loren etc., cambia poco, in quanto tutti/e questi/e interpreti erano agli esordi, recitavano da non ancora famosi/e)e lo facevano con una certa bravura, almeno i primi due nomi citati, dove naturalmente Sordi giganteggia comunque.
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Non è certo un capolavoro, questo"E'arrivato l'accordatore"(Duilio COletti, 1052), ma quantomeno passabile, film di routine, sntomatico comunque del clima del Secondo Dopoguerra. Povertà, anzi proprio fame, miseria, con un accordatore che proprio non sa come "sbarcare il lunario"... Roba da poveri, quasi un po'da"Pane, amore e fantasia", ma l'incipit, pur addolcito dalla narrazione in terza persona, dalla voce narrante fuori campo(voce di chi?Non so), è da film neorealista.Che ci siano interpreti come Antonella Lualdi, il grande Albertone, la Loren etc., cambia poco, in quanto tutti/e questi/e interpreti erano agli esordi, recitavano da non ancora famosi/e)e lo facevano con una certa bravura, almeno i primi due nomi citati, dove naturalmente Sordi giganteggia comunque. C'era poi Ave Ninchi, comunque una garanzia, essendo stata attrice solidissima, un valeur su^r anche a teatro. Da vedere se lo passano in TV o in qualche circolo dedito alla storia del cinema, ma è meglio vedere René Clair o altro cinema di quegli anni, da Hitchcock a Bunuel, oltre, ovviamente, ai veri autori del"neorealismo", quello che non"sapeva lavare i pacchi sporchi in famiglia", per dirla con una frase"illuminante"e sintomatica di Giulio ANdreotti... El Gato
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