E'un buon film di guerra del 1954 che non dimostra l'età che ha. Il regista è Mark Robson robusto artigiano di Hollywood (La locanda della 6^ felicità, Intrigo a Stoccolma, Il colonnello von Ryan) ed è tratto da un breve romanzo di James Michener (autori in genere di romanzi corposi: Alleanza, La Baia, Polonia). La trama: il tenente Brubaker (William Holden) che nella vita civile fa l'avvocato, come riservista (ha combattuto nella II guerra mondiale) è richiamato nell'aviazione di marina e mandato a combattere in Corea, in un gruppo navale comandato dal'ammiraglio Tarrant (Frederic March grande attore con 2 Oscar, ora completamente dimenticato) che ha quasi un rapporto filiale con lui che gli ricorda il figlio pilota morto in guerra.
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E'un buon film di guerra del 1954 che non dimostra l'età che ha. Il regista è Mark Robson robusto artigiano di Hollywood (La locanda della 6^ felicità, Intrigo a Stoccolma, Il colonnello von Ryan) ed è tratto da un breve romanzo di James Michener (autori in genere di romanzi corposi: Alleanza, La Baia, Polonia). La trama: il tenente Brubaker (William Holden) che nella vita civile fa l'avvocato, come riservista (ha combattuto nella II guerra mondiale) è richiamato nell'aviazione di marina e mandato a combattere in Corea, in un gruppo navale comandato dal'ammiraglio Tarrant (Frederic March grande attore con 2 Oscar, ora completamente dimenticato) che ha quasi un rapporto filiale con lui che gli ricorda il figlio pilota morto in guerra. La missione dell'aviazione è di distruggere due ponti esenziali per il rifornimento delle truppe nemiche. Durante il film c'é un intermezzo familiare nel senso che è raggiunto a Tokio dalla moglie Nancy (Grace Kelly) e dalle due figlie piccole per una breve licenza . I ponti verranno distrutti. ma il tenente cade con l'areo in territorio nemico e viene ucciso e con lui gli elicotteristi che cercano di salvarlo (uno è il bravo Mickey Rooney).
Il film si caratterizza per l'approfondimento psicologico, non c'è l'esaltazione della guerra né la denigrazione del nemico che è quasi visto neutralmente, quando il tenente chiede all'ammiraglio perchè i suoi amici vivano tranquilli in USA a fare i loro affari e invece perché lui deve comabttere, l'ammiraglio gli risponde "semplicemente perché ci troviamo qui" . I personaggi fanno il loro lavoro con coscienza e coraggio, ma senza esaltazione o furore bellico (Fury docet) consapevoli che la morte è sempre dietro l'angolo, i nemici (i nord coreani) non sono visti come mostri da abbattere come birilli. Bello il dialogo tra l'ammiraglio e la moglie Nancy che comprende che deve condividere le ansie del marito per essere pronta in caso di un destino negativo ad affrontarlo con animo . Il film è diretto con asciuttezza, ma le scene di guerra (che poi non sono numerose) ben dirette tant'é che il film ottennne l'Oscar 1956 per i migliori effetti speciali, in effetti la distruzione dei ponti di Toko-ri è suggestiva. C'è il breve siparietto della licenza di Brubaker con la famiglia, in cui si vede (forse per la prima volta) Grace Kelly in costume da bagno e affrontati scherzosamente gli equivoci in una piscina termale giapponese. Ottima l'interpretazione di William Holden qui contenuta più del solito: il personaggio è visto più nella sua introspezione psicologica che nell'immagine dell'eroe di guerra senza paura. Ottimi anche gli altri attori, galeotto fu il film per Holden che pur sposato (l'anno prima si era preso una cotta per Sabrina Audrey Hepburn) si innamorò follemente di Grace ricambiato. I genitori di lei lo ricevettero con "freddezza e ostilità" come ricordò più tardi l'attore. Per curiosità i due produttori Perlberg e Seaton rivollero nel successivo film "La ragazza di campagna" da loro prodotto e sceneggiato, oltre ad Holden Grace Kelly. In quel film i due ripresero l'idillio, interrotto da Bing Crosby che ebbe una relazione con Grace e la voleva sposare ma su questo lei non era d'accordo.
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