In Oggi a me… domani a te! il protagonista non è da solo nel soddisfare la sua vendetta. Pur essendo vestito di nero come Django e come lui desideroso di vendicarsi con ferocia nei confronti di chi gli ha ucciso la moglie Bill Kiowa, l’ex detenuto numero 15, evita di muoversi da solo. Il personaggio interpretato da Brett Halsey, che qui si nasconde sotto lo pseudonimo di Montgomery Ford, sfugge al rischio dell’isolamento e della caccia solitaria decidendo di reclutare quattro tipi decisi. Il rapporto che lo lega a questi quattro uomini resta però quasi essenzialmente monetario. Sono mercenari, strumenti della sua vendetta o poco più. Non a caso quando parla delle sue intenzioni dice «voglio quattro pistole» e non «quattro uomini veloci» o una frase simile, quasi per rimarcare il loro essere strumenti e non persone.
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In Oggi a me… domani a te! il protagonista non è da solo nel soddisfare la sua vendetta. Pur essendo vestito di nero come Django e come lui desideroso di vendicarsi con ferocia nei confronti di chi gli ha ucciso la moglie Bill Kiowa, l’ex detenuto numero 15, evita di muoversi da solo. Il personaggio interpretato da Brett Halsey, che qui si nasconde sotto lo pseudonimo di Montgomery Ford, sfugge al rischio dell’isolamento e della caccia solitaria decidendo di reclutare quattro tipi decisi. Il rapporto che lo lega a questi quattro uomini resta però quasi essenzialmente monetario. Sono mercenari, strumenti della sua vendetta o poco più. Non a caso quando parla delle sue intenzioni dice «voglio quattro pistole» e non «quattro uomini veloci» o una frase simile, quasi per rimarcare il loro essere strumenti e non persone. Per tutto il film i rapporti con i quattro compagni restano confinati in questo ambito e la dichiarazione finale d’amicizia sembra più un modo per lasciare la porta aperta a un eventuale seguito che la correzione tardiva di un taglio narrativo. La vendetta resta dunque un demone personale del protagonista anche quando ha bisogno di un aiuto esterno e organizzato per essere completata. Oggi a me… domani a te! quindi, più che porsi direttamente in antitesi con l’intero sistema dei codici di genere del western all’italiana, si limita a forzarne alcune chiavi aprendo qualche nuova strada.
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