darkglobe
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mercoledì 1 ottobre 2014
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uno dei migliori film di william castle
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Film prodotto e diretto da William Castle (notissimo regista di b-movies di genere thriller), esplicitamente ispirato a Psycho di Alfred Hitchcock, del quale ne seguì l'uscita dopo un anno. Protagonista è una giovane donna, Emily (una Jean Arless a volte un po' goffa nel ruolo), che senza un motivo logico, dopo essersi appena sposata sotto mentite spoglie con il fattorino di un albergo, compie un brutale omicidio del giudice di pace che ha celebrato le nozze, fuggendo via per tornarsene in una grande villa isolata in cui si occupa di accudire Helga (Eugenie Leontovich), un'anziana e muta paralitica.
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Film prodotto e diretto da William Castle (notissimo regista di b-movies di genere thriller), esplicitamente ispirato a Psycho di Alfred Hitchcock, del quale ne seguì l'uscita dopo un anno. Protagonista è una giovane donna, Emily (una Jean Arless a volte un po' goffa nel ruolo), che senza un motivo logico, dopo essersi appena sposata sotto mentite spoglie con il fattorino di un albergo, compie un brutale omicidio del giudice di pace che ha celebrato le nozze, fuggendo via per tornarsene in una grande villa isolata in cui si occupa di accudire Helga (Eugenie Leontovich), un'anziana e muta paralitica.
Emily non gradisce affatto le ingerenze di Miriam Webster (Patricia Breslin), fioraia del paese e sorellastra di Warren, alla quale Helga aveva fatto da balia da piccola. Quando Warren torna il fine settimana da San Diego, Miriam le confessa i suoi sospetti sugli strani comportamenti di Emily, ma scopre con sorpresa che Emily e Warren sono sposati...
Forti sono le influenze degli archetipi hitchcockiani, dal simbolismo degli oggetti, che riportano al tema dell'infanzia perduta e dell'ambigua personalità della protagonista, ma tutto viene rivisitato in una chiave dichiaratamente spettacolare, con la volontà, lasciata intendere all'inizio del film dal regista, di sorprendere e stupire il pubblico. Geniale la trovata del battito cardiaco usato come sottofondo prima della scena culmine, con invito dello stesso Castle, rivolto ai deboli di cuore, ad uscire dalla sala. Dietro lo sviluppo narrativo del film domina in ogni caso un'idea un po' reazionaria che condanna, senza alcuno sconto e senza offrire vie d'uscita, ogni ipotesi di ambiguità sessuale causata da un'educazione irrituale; tant'è che alla fine ne esce vincente una coppia "normale" e tranquillizzante come quella della fioraia e del suo fidanzato Karl, che oltretutto collaborano con la polizia per reprimere il male, associato in questo caso al "diverso".
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dandy
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lunedì 30 ottobre 2017
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tra i migliori film di castle.
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Definito da tutti all'epoca come la brutta copia di "Psycho"(dal quale in effetti ha preso in prestito qualcosina),è invece un piccolo gioiello che meriterebbe buona parte della fama del film di Hitckcock.L'incipit è spiazzante,con un accoltellamento incredibilmente sanguinoso per l'epoca,e ciò che segue è un magistrale mix di tensione,noir e una certa crudeltà di fondo ai danni di un'invalida che sembra anticipare "Che fine ha fatto Bay Jane?" (quasi dolorose le scene in cui Olga cerca invano di comunicare con gli ospiti quando l'unica che capisce cosa pensa è Emily,e terribile quella in cui la sua uccisione è sospesa solo temporaneamente dall'arrivo del dottore).
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Definito da tutti all'epoca come la brutta copia di "Psycho"(dal quale in effetti ha preso in prestito qualcosina),è invece un piccolo gioiello che meriterebbe buona parte della fama del film di Hitckcock.L'incipit è spiazzante,con un accoltellamento incredibilmente sanguinoso per l'epoca,e ciò che segue è un magistrale mix di tensione,noir e una certa crudeltà di fondo ai danni di un'invalida che sembra anticipare "Che fine ha fatto Bay Jane?" (quasi dolorose le scene in cui Olga cerca invano di comunicare con gli ospiti quando l'unica che capisce cosa pensa è Emily,e terribile quella in cui la sua uccisione è sospesa solo temporaneamente dall'arrivo del dottore).Sebbene un pò forzata la sceneggiatura è intrigante e scorrevole,e i colpi di scena,incluso l'ultimo,funzionano egregiamente.Azzeccati anche alcuni simpatici tocchi da b movie(il regista che presenta di persona il film,e che invita lo spettatore a decidersi se procedere o interrompere la visione a pochi secondi dall'epilogo).Come è stato già scritto,la morale di fondo è discutibilmente puritana e repressiva per quanto riguarda le connotazioni sessuali,ma la mentalità dell'epoca era quello che era....Imperdibile per i cultori del regista e non solo.
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