ennio
|
giovedì 1 febbraio 2018
|
signorina le presento le mie scuse formali
|
|
|
|
Uno dei film più divertenti visti ultimamente. La comicità involontaria dei protagonisti ricorda quella del neorealismo nostrano di 50/60 anni fa, così simile in molti aspetti all'odierna realtà di buona parte del mondo arabo. Non si può non sorridere dinanzi al formalismo, al candore, all'imbarazzo schiettamente esibiti dai protagonisti, giunti in una realtà che credono tanto lontana e diversa da loro, ma che in realtà a sua volta si dibatte per uscire da un provincialismo che considera stretto e angusto.
L'effetto per noi "cittadini evoluti e globali" del XXI secolo, è di farci sentire orfani di quell'antica purezza.
|
|
[+] lascia un commento a ennio »
[ - ] lascia un commento a ennio »
|
|
d'accordo? |
|
la bachelorette
|
venerdì 28 settembre 2012
|
l'universalità della musica e della pace
|
|
|
|
Non importano le differenze linguistiche, l'incapacità di distinguere la lettera "p" dalla "b"- mancanza che porta i musicisti dell'Orchestra della Polizia di Alessandria a perdersi in Israele- ciò che importa è altro: sentimenti e valori più profondi espressi dai malinconici personaggi di questo film, siano essi ebrei o arabi.
Ospitati da alcuni abitanti della triste cittadina in cui sono capitati, i musicisti egiziani influenzeranno le vite dei loro ospiti ebrei e viceversa.
Lasciando intravedere un'umanità che soffre per lutti, incomprensioni, sensi di colpa, rimpianti, delusioni ed insicurezze.
E che, certo, non ha bisogno di guerre e pregiudizi razziali.
[+]
Non importano le differenze linguistiche, l'incapacità di distinguere la lettera "p" dalla "b"- mancanza che porta i musicisti dell'Orchestra della Polizia di Alessandria a perdersi in Israele- ciò che importa è altro: sentimenti e valori più profondi espressi dai malinconici personaggi di questo film, siano essi ebrei o arabi.
Ospitati da alcuni abitanti della triste cittadina in cui sono capitati, i musicisti egiziani influenzeranno le vite dei loro ospiti ebrei e viceversa.
Lasciando intravedere un'umanità che soffre per lutti, incomprensioni, sensi di colpa, rimpianti, delusioni ed insicurezze.
E che, certo, non ha bisogno di guerre e pregiudizi razziali.
Al contrario, l'umanità necessità di amore, pace e comprensione altrui; oltre che di musica, lnguaggio universale e comprensibile per tutti, che non lascia spazio a confusione e malintesi, permeando questo film israeliano di un'atmosfera triste ma sognante...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a la bachelorette »
[ - ] lascia un commento a la bachelorette »
|
|
d'accordo? |
|
nalipa
|
lunedì 27 dicembre 2010
|
peccato...
|
|
|
|
che in pochi hanno visto questo film dell'esordiente Eran Kolirin, vincitore tra gli altri premi del Coup de coeur a Cannes e gli European Award al regista e all'attore Sasson Gabai.
Il gruppo musicale tradizionale di una banda egiziana si perde in territorio più estraneo che ostile, di Israele e accetta l'spitalità di un piccolo paese nel cuore del deserto. C'é anche dell' umorismo, ma molto misurato.
Mi ha colpito molto l'attenzione ai rapporti tra i personaggi, in modo particolare quello tra il capobanda (Sasson Gabai) e una barista single (Ronit Elkabetz).
|
|
[+] lascia un commento a nalipa »
[ - ] lascia un commento a nalipa »
|
|
d'accordo? |
|
kerry
|
martedì 10 novembre 2009
|
...noia infinita...
|
|
|
|
Consigliato come terapeutico per l'insonnia.
Attenzione: somministrare a piccole dosi. E' talmente noioso che rischia di ipnotizzare irreversibilmente lo spettatore
|
|
[+] lascia un commento a kerry »
[ - ] lascia un commento a kerry »
|
|
d'accordo? |
|
chiarialessandro
|
martedì 9 giugno 2009
|
elegia della calma
|
|
|
|
Il film si dipana con la lentezza delle acque dei grandi fiumi che raggiungono immancabilmente la meta della foce, riuscendo a far arrivare i suoi protagonisti all’obiettivo prefissato: il concerto. Tra l’arrivo nel posto sbagliato ed il trasferimento in quello giusto si situa il film, che mostra emblematicamente una convivenza con qualche difficoltà tra israeliani ed egiziani; non esiste però nessuna convivenza impossibile quando ci sono la voglia ed il desiderio di renderla almeno accettabile (se non addirittura piacevole) fino a far scoccare qualcosa che, anche solo per un brevissimo tempo, potrebbe apparire simile all’amore (non solo inteso in senso fisico ma anche come quella stranissima unione di rimpianto, amarezza, tristezza, ricordo, passato, simpatia, desiderio, attrazione che spiegano e giustificano il rapporto sessuale occasionale tra un uomo ed una donna senza ricorrere alla mercificazione).
[+]
Il film si dipana con la lentezza delle acque dei grandi fiumi che raggiungono immancabilmente la meta della foce, riuscendo a far arrivare i suoi protagonisti all’obiettivo prefissato: il concerto. Tra l’arrivo nel posto sbagliato ed il trasferimento in quello giusto si situa il film, che mostra emblematicamente una convivenza con qualche difficoltà tra israeliani ed egiziani; non esiste però nessuna convivenza impossibile quando ci sono la voglia ed il desiderio di renderla almeno accettabile (se non addirittura piacevole) fino a far scoccare qualcosa che, anche solo per un brevissimo tempo, potrebbe apparire simile all’amore (non solo inteso in senso fisico ma anche come quella stranissima unione di rimpianto, amarezza, tristezza, ricordo, passato, simpatia, desiderio, attrazione che spiegano e giustificano il rapporto sessuale occasionale tra un uomo ed una donna senza ricorrere alla mercificazione). Elegia della musica come simbolo ed elemento di pace ed unione tra i popoli. Lavoro riuscito decisamente molto bene.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a chiarialessandro »
[ - ] lascia un commento a chiarialessandro »
|
|
d'accordo? |
|
dony 64
|
sabato 14 marzo 2009
|
film....spento
|
|
|
|
Film commedia a mio parere inutile ed insensato.L'unica cosa che mette in risalto sono i rapporti umani tra persone di diverse etnie.Il film e' esageratamente lento e certamente non lascia il segno.Complessivamente discreto.Voto 6
|
|
[+] lascia un commento a dony 64 »
[ - ] lascia un commento a dony 64 »
|
|
d'accordo? |
|
francibs
|
venerdì 16 gennaio 2009
|
film molto bello
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a francibs »
[ - ] lascia un commento a francibs »
|
|
d'accordo? |
|
nal
|
domenica 4 gennaio 2009
|
bellissimo
|
|
|
|
Da vedere. Basta! Credo però che sia più adatto ad un pubblico di veri intenditori...non me ne vagliano coloro che amano i cinepanettoni...non tutti i gusti sono alla M...
|
|
[+] lascia un commento a nal »
[ - ] lascia un commento a nal »
|
|
d'accordo? |
|
zarakkazak
|
venerdì 12 dicembre 2008
|
commovente
|
|
|
|
Il concerto finale è da standing ovation.
In questo film la poesia si impadronisce di semplici oggetti come interruttori della luce, sedie, strumenti musicali.
Tutto ben fatto, dalla scenografia di una cittadina desertica alla recitazione impeccabile, dalle musiche al messaggio di comunanza nella (profonda) disuguaglianza.
Promosso col massimo dei voti.
|
|
[+] lascia un commento a zarakkazak »
[ - ] lascia un commento a zarakkazak »
|
|
d'accordo? |
|
|