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Sarà che avendo appena visto "The Fabelmans", film come questo al confronto rimangono letteralmente annichiliti... ma a parte questa considerazione, è veramente un filmaccio di quelli brutti brutti.
Nella prima parte sembra di guardare una puntata di Mr. Bean, ma con addirittura spazio per "effetti speciali putridi" (cit.). La parte centrale contribuisce ad allungare il brodo fino ad arrivare a quasi due interminabili ore, in cui si ridicolizzano i concetti stessi di pedagogia e di educazione come messaggio per lo spettatore. Certi momenti magari si salvano, ma al contempo ci sono battute al cospetto delle quali mi sono vergognato di aver invitato io i miei amici a vedere il film.
Nel finale è come se si cercasse di chiedere scusa per tutto quello che è successo, con un espediente di trama tanto prevedibile quanto incoerente,tanto da creare un buco di trama grosso come una casa (SPOILER ALERT): perché quando i protagonisti ritornano nella realtà di partenza non si ricordano nulla?? Quando vanno nella realtà in cui sono genitori ricordano perfettamente tutto; se al ritorno non si ricordano nulla, come fanno ad essere cambiati? Perché ci sono indizi della loro "vita parallela" che non si sono smaterializzati? Hanno fatto ricorso al paranormale per evitare di fare discorsi seri nel finale, perché con tutto quello che è successo, sarebbero stati credibili come Barbara d'Urso candidata al Premio Nobel per la Fisica. Però non è che se succede qualcosa di paranormale, da quel momento buttiamo via la logica della narrazione per creare una pseudo-scena strappalacrime.
Questo film è finanziato da soldi pubblici: motivo in più per provare vergogna degli espedienti a cui si ricorre per "fare i comici".
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