Se il primo capitolo era grazioso, il secondo lo definire decisamente brutto: quattro attrici decisamente sprecate da una trama che nemmeno Liala avrebbe scritto, non all'altezza ne' della loro fama ne' della loro carriera.
Le battute e i dialoghi poi sono cosi' scontati che al confronto i cinepanettoni nostrani e natalizi sono "guerra e Pace" di Tolstoi.
Lasciando poi perdere la solita Italia da cartolina ( i paesaggi sono belli, ma questo lo sappiamo gia'), con errori evidentissimi (Roma stazione Centrale, ma quale?), il treno frecciarossa che arriva direttamente in laguna, e la Toscana come citta' anziche' come regione (il traduttore dov'era???), per non parlare d'altro come il carcere per aver scambato un poliziotto in un artista di strip-tease....e di altre situazioni che risultano quasi al limite dell'irreale (la barca ancorata in mezzo alla laguna a notte fonda).
Anziche' essere un film sulla riscoperta della sessualita' della terza eta' e' un'insieme di banalita' trite e ritrite, fatte piu' di battute e situazione scontatissime. Una regia sciatta e montaggio scadente.
E' il primo film che non vedo sino alla fine, detto questo non ho altro da aggiungere.
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