Marco Longo
Filmidee
Citando il primo principio della termodinamica, due giovani discutono su come l'energia si trasformi incessantemente senza mai esaurirsi, e che quella che anima i loro corpi non potrà che convogliarsi all'infinito in nuovi esseri viventi, ad esempio una patata, o preferibilmente un pomodoro. È forse il quadro più eloquente tra i tanti, talora brevissimi, che compongono l'ultimo film di Roy Andersson, About Endlessness, presentato in concorso nel 2019 a Venezia e premiato per la miglior regia. Nulla di nuovo nel cinema dell'autore svedese che con Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza aveva già conquistato il Leone d'Oro nel 2014 e ora torna con un film ancora più essenziale, quasi un catalogo di idee scartate dalla sua trilogia sull'essere un essere umano, per la prima volta vagamente autoreferenziale, all'apparenza superfluo. [...]
di Marco Longo, articolo completo (4391 caratteri spazi inclusi) su Filmidee 10 ottobre 2020
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