6 Underground

Per parlare di 6 underground è necessario parlare della parte fiorentina dell'opera, perché la parte italiana fa proprio da biglietto da visita del film, o meglio dei film perché questo è solo il primo della saga.
Gli Americani hanno qualche problema col turismo mordi e fuggi, il film ne è consapevolmente o no lo specchio perfetto. Quel turismo talmente rapido che ti fa confondere un posto con un altro, lasciandoti un frappé di opere d'arte in testa. Se un turista mi chiedesse di fare un rapido tour delle location in cui è stato girato il film avrei qualche problema, per non parlare di una scena in cui avrei bisogno letteralmente del teletrasporto per fare 70km in un solo secondo.
Per non rompere a chi non ha visto il film: avete presente Inferno di Ron Howard? Vi posso garantire che saltando un muretto in piazzale di Porta Romana si rimane in Porta Romana e non si appare magicamente in Piazza Pitti. Alla fine credo che porterei il turista americano in Piazza Nicola Demidoff (peraltro bellissima) e gli direi "senti nini, prenditi un gelato poi sali su per questa strada e vai in Forte Belvedere, vedrai che Firenze resterà sempre con te, lascia stare il film".
Restano alcune immagini bellissime e un po' troppo sponsorizzanti per ditte private, nel film c'è dentro una quantità imbarazzante di pubblicità. Restano queste immagini mozzafiato di piazza Tornabuoni, del loggiato degli Uffizi e di Santissima Annunziata e del Duomo, girate anche molto bene.
Dopo la parte italiana, con stacco direi troppo brusco anche per un fan incallito di action, il film diventa un film classico di buoni contro cattivi che si beano di esserlo.
Diventa un film un po' adolescenziale su "come si fa davvero a uccidere i cattivi cattivi". Un film tutto sommato godibile e che ci fa sperare che nelle prossimi 6 underground la trama sia giusto un filino più lineare, dato che Michael Bay può fare anche pellicole migliori di questa come costruzione complessiva del film