6 Underground

Film 2019 | Azione 127 min.

Regia di Michael Bay. Un film Da vedere 2019 con Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Adria Arjona, Dave Franco, Manuel Garcia-Rulfo. Cast completo Titolo originale: 6 Underground. Genere Azione - USA, 2019, durata 127 minuti. - MYmonetro 3,00 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 dicembre 2019

Argomenti:  Auto da corsa

Una squadra di sei persone cerca di cancellare il proprio passato.

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,64
PUBBLICO 2,86
CONSIGLIATO SÌ
Michael Bay lancia l'azione dove non era mai stata spinta prima. I fan andranno in brodo di giuggiole.
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 11 dicembre 2019
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 11 dicembre 2019

Un miliardario creduto morto, in seguito a un incidente aereo con un piccolo velivolo, ha messo in piedi un gruppo di sei persone per combattere il Male nel mondo. Vuole che nella squadra non siano usati nomi, quindi tutti si chiamano per numero e lui naturalmente è Uno. Dalla sua ha voluto un pilota, un sicario, una spia, un dottore e un acrobata, ma la loro missione a Firenze contro trafficanti d'armi mafiosi non va assolutamente come previsto. Dovranno così cercare un rimpiazzo per la squadra, un ex soldato scelto americano, cruciale per arrivare all'obiettivo: far crollare un regime dittatoriale mediorientale.

Michael Bay torna all'action puro, con stunt spettacolari e senza più robot mutaforma, e lo fa gettandoci in medias res in un pazzesco inseguimento a Firenze. Peccato che tutto quel che venga dopo non sia altrettanto sbalorditivo.

Lusso, esplosioni e corpi sinuosi per un numero folle di inquadrature (ben 7000 contro le 3000 di un film medio, ci informa il pressbook) sono la ricetta sempre verde di Bay: il suo "Bayhem" come piace ormai chiamarlo in quel di Hollywood, in una crasi tra il cognome del regista e la parola mayhem, che significa caos e distruzione. E di caos e distruzione ce n'è in abbondanza in 6 Underground, dove si corre in auto tra monumenti, si assalta una torre a Hong Kong e si magnetizza un intero super-yacht, finendo per lasciarsi alle spalle grandi macerie.

Quanto al caos basti dire che Bay utilizza i sei protagonisti per aggiungere continue complicazioni, per esempio durante l'inseguimento iniziale Uno cerca di effettuare, con il proprio cellulare, la scansione di un occhio strappato a un mafioso, mentre il dottor Quattro estrae proiettili dalla spia Due, che contemporaneamente deve sparare agli inseguitori...

Siamo in un territorio vicino agli ultimi Fast & Furious, ma molto più Fast e più Furious nello stile. Alla scrittura c'è la coppia di sceneggiatori di Deadpool, che infatti riprende la partenza nel bel mezzo di una folle scena d'azione e poi riavvolge qua e là il tempo ricomponendo il puzzle. Senza però scoprire troppo le carte: Bay e i due scrittori lavorano chiaramente a un franchise di lunga durata e non solo ci dicono che il dittatore non è che il primo bersaglio della squadra, ma evitano anche di raccontare un granché delle donne del gruppo e lasciano molti segreti pure nel passato di Uno.

L'unica cosa davvero chiara è che tutti i membri del team sono "fantasmi", ossia hanno assistito al proprio funerale come sarebbe piaciuto a Jannacci e sono creduti morti dal resto del mondo e dai propri cari (anche se prendono ben poche precauzioni per restare tali). Il titolo infatti è un gioco di parole e significa sia "Sei che operano sotto traccia", sia "Sei piedi sottoterra", ossia la profondità a cui si seppelliscono i cadaveri (modo di dire che dava anche il titolo alla serie Tv Six Feet Under).

Nonostante la composizione a mosaico, il racconto è di disarmante linearità, del tutto privo di colpi di scena, così come le scene d'azione non hanno una logica stringente né una coreografia. Siamo piuttosto di fronte a un frullato di immagini, patinatissime, come in uno spot pubblicitario accelerato o in un trailer, che oltretutto dura due ore. Poche per lo standard di Bay dell'ultimo decennio ma sempre troppe per i sensi di un essere umano non sovraeccitato.

Questa velocità di montaggio rischia poi di rendere ostica la visione su piccolo schermo, dove il tempo di lettura delle immagini è superiore, infatti Bay ha leggermente limitato i campi lunghi e preferendo primi piani e dettagli. Non che manchino momenti di grandeur: su tutte le scena sopra la cupola del Duomo di Firenze, girata davvero on location. E le location sono la cosa più incredibile del film, da quelle reali come l'Abu Dhabi Louvre ad altre ricostruite per farle a pezze (presso l'incompiuta Città dello Sport dell'architetto Calatrava vicino a Roma), come la Nihei Tower di Hong Kong e lo yacht Kismet.

In questo 6 Underground davvero lancia l'azione dove non era mai stata spinta prima e manderà gli appassionati di Bay in brodo di giuggiole, anche per la violenza esplicita con copiosi schizzi di sangue.

Pure sul fronte sexy, dove Bay ha iniziato la carriera con le Playboy Nights, si va un poco oltre il solito, ma senza esagerare. E proprio in questo freno tirato sta forse il vero problema del film: vorrebbe raccontare di antieroi disperati, ma prevedibilmente non sfugge alla melensaggine familista di Fast & Furious che dichiara in più punti di voler legare.

Politicamente poi è reazionario come sempre e sembra dirci che si stava meglio quando gli Stati Uniti si facevano meno scrupoli nell'organizzare colpi di stato. Sarebbe normalmente irricevibile, ma visto quanto il film sia impossibile da prendere sul serio finisce per essere solo una triste nota a pie' di pagina a fronte di un folle e tonitruante sforzo produttivo.

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Sparatorie, esplosioni e risate: è tornato Michael bay.
Overview di Giorgio Crico
venerdì 15 novembre 2019

Prendiamo Michael Bay, aggiungiamo Ryan Reynolds e un cast molto solido, condiamo il tutto con abbondanti dosi d'azione, esplosioni e sequenze spettacoli quindi impiattiamo il risultato su Netflix: siamo di fronte a Underground 6, il nuovo film di Bay che verrà diffuso sul colosso di streaming a partire dal 13 dicembre.

«Abbiamo fatto un film scoppiettante che mescola in parti uguali azione e humour e che potrà piacere a diversi tipi di pubblico».
Ryan Reynolds

La storia del film ruota attorno alla squadra di vigilantes che dà origine al titolo, costituita da sei persone ufficialmente morte che in realtà sono vive e vegete e che hanno deciso di mettere le loro qualità "operative" al servizio del loro ideale di giustizia. Si tratta di esperti di armi, di combattimenti corpo a corpo, esplosivi, azioni di guerra e guerriglia... ma niente superpoteri o qualcosa del genere, sono esseri umani normali. In parole povere: i magnifici sei (che non hanno nomi ma solo numeri) hanno deciso di dedicare la loro vita a rintracciare e debellare signori del crimine, terroristi, narcotrafficanti e "cattivi" di ogni genere per rendere il nostro pianeta un posto migliore. O, perlomeno, più sicuro.

Secondo varie fonti, il film è costato circa 125 milioni di dollari che, considerando le cifre che ultimamente ha potuto gestire Bay nel corso della saga dei Transformers, per lui rappresenta quasi un ritorno al passato perché, tolti i low budget Pain & Gain - Muscoli e denaro e 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi, gira film i cui costi sono ben superiori ai centocinquanta milioni di dollari da più di dieci anni.

Il cast mette insieme una star di grido che funge di fatto da nome di richiamo, cioè Ryan Reynolds nel ruolo principale, e poi un insieme di attori che spaziano su vari livelli di notorietà e tutti decisamente talentuosi nonostante abbiano curriculum piuttosto diversi. Tra di loro spicca la francese Mélanie Laurent, il cui ruolo più famoso è Shoshana in Bastardi senza gloria, ma ci sono anche il messicano Manuel Garcia-Rulfo, Adria Arjona, Corey Hawkins e l'inglese Ben Hardy, visto di recente in Bohemian Rhapsody. Completano il gruppo Dave Franco, Lior Raz, Peyman Maadi, Peter Stormare e Sebastian Roche.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 3 febbraio 2020
Felicity

Arriva direttamente sul piccolo schermo un film d’azione carico di inseguimenti mozzafiato, sparatorie, esplosioni e ritmo serrato: un film con un numero davvero folle di inquadrature. Il regista catapulta lo spettatore in un’esperienza folle, esagerata, assolutamente caotica, del tutto implausibile.  Non è semplice analizzare 6 Underground utilizzando categorie e parametri [...] Vai alla recensione »

sabato 14 dicembre 2019
GUSTIBUS

Visto anche questo film "NETFLIX"produzione da 130milioni di dollari.Ovviamente attira la direzione di questo adrenalinico film "Michael Bay"Sicuramente il film di 128minuti non annoia.Ce'un miliardario(R.Reynolds)chiamato numero 1 e altri 5,una donna proveniente dalla C.I.A e un cecchino,un esperto di informatica,uno alla guida,un veterano di guerre.

venerdì 13 dicembre 2019
Mario Nitti

Resto dell'ìdea che fare mille inquadrature, giocare con scenari lussuosi e classici, spendere milioni di dollari, senza avere uno straccio di storia da raccontare, un'idea anche solo accennata da sfruttare, sia triste. L'eccesso di azione genera noia e alla fine nessun personaggio, neppure il cattivo, ha anche solo un accenno di spessore, carattere, storia.

lunedì 30 dicembre 2019
Bianc

Banale. Vuoto. Stereotipato. E fin qui è semplicemente l'ennesimo film di Bay. Di solito cerca di riempire i momenti di pochezza con musica incalzante e battute scontate. Questa volta è talmente vuoto da riempirlo anche di pubblicità. Tanta, tantissima, ma quantomeno annunciata. Un film che si meriterebbe di non essere mai stato girato. Ok, adesso parte il vero schifo.

domenica 15 dicembre 2019
Benbedi

Ho guardato il film spinto dalla curiosità delle scene girate a Firenze.Forse il vero fiore all'occhiello di tutto il film.Adrenaliniche e divertenti per i fan degli action puri.Nel resto la storia sa purtroppo di tutto già visto.Un miliardario con immense disponibilità economiche e tecnologia avanzata che vuole portare la pace nel mondo (Marvel o DC a voi la scelta).

giovedì 25 novembre 2021
Vepra81

Come film davvero molto emozionante e bello. Penso però che certe cose non si debbano toccare per non dare il cattivo esempio. Le scene all'interno dei musei a Firenze non le avrei messe. Vero che è un film, vero che con la computer grafica si può fare tutto, però non trovo d'esempio fare vedere certe immagini. Che poi qualche stupido emule lo si trova sempre e addio [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 novembre 2020
giuseppetoro

Bel film d'azione. Scene ad effetto e a volte crudeli

venerdì 5 giugno 2020
Belliteam

Il regista di Armageddon e i Transformers, firma un altro film pieno zeppo di effetti speciali, inseguimenti d'auto al cardiopalma (a Firenze con una Alfa Romeo verde), scenari mozzafiato: dal Colorado, ad Hong Kong; il tutto condito con la solita dose di humor e risate, in questo caso che hanno la faccia di Ryan Reynolds. Il resto francamente e' poca roba, e la trama con il cattivo di turno [...] Vai alla recensione »

domenica 15 dicembre 2019
tyler77

Un film orribile. Non si salva nulla.

domenica 15 dicembre 2019
no_data

Per parlare di 6 underground è necessario parlare della parte fiorentina dell'opera, perché la parte italiana fa proprio da biglietto da visita del film, o meglio dei film perché questo è solo il primo della saga. Gli Americani hanno qualche problema col turismo mordi e fuggi, il film ne è consapevolmente o no lo specchio perfetto. Quel turismo talmente rapido che ti fa confondere un posto con un altro, [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 dicembre 2019
Alf

Il film si presta ad una interpretazione dei personaggi suggestiva.La storia è interessante, con un incipit coinvolgente. È nuova come idea, sia per la trama sia per la nuova prospettiva di Bay nel dirigere un action privo di fantasy, al limite della realtà. È interessante anche come la figura di Raynolds sia stata quasi segnata dall’esperienza di “deadpool” notando una forte vena ironica che richiama [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 1 febbraio 2020
Giona A. Nazzaro
Rumore

E se il sistema Michael Bay si fosse esaurito? Già l'ultimo capitolo della saga dei Transformers - con la sua paradossale ambizione a fare "cinema" - risultava straordinariamente statico. Con 6 Underground, verrebbe voglia di dire "un film di transizione", Bay torna a essere quello sbarazzino del primo Bad Boys, ma ritiene tutta la sua muscolarità "militare".

venerdì 10 gennaio 2020
Davide Di Giorgio
Duels.it

I loro nomi sono numeri, la loro storia è definita dalle azioni del presente, perché il passato se lo sono lasciato alle spalle fingendosi morti, in modo da poter compiere azioni in nome del bene e al di fuori dei legacci burocratici. L'assunto di 6 Underground è un'autentica dichiarazione d'intenti del Bay-pensiero, la ricerca di un grado zero della narrazione che consenta di sperimentare esclusivamente [...] Vai alla recensione »

martedì 24 dicembre 2019
Alice Cucchetti
Film TV

Non è così semplice giudicare un film di Michael Bay. Soprattutto se, come nel caso di 6 Underground, si tratta di un esempio fulgido e (letteralmente) senza freni della sua (proprio così) poetica. C'è tutto: personaggi-figurine ritagliati a colpi di proiettile nella carta velina (il miliardario, il cecchino, il sicario, la dottoressa, la spia e il teppista), regole narrative risibili (si fingono morti [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 dicembre 2019
Maria Capozzi
Nocturno

Non si può davvero affermare che Netflix manchi di fiducia in se stessa al momento. Dopo che Martin Scorsese è stato in grado di realizzare il suo Irishman con un budget gigantesco, un nuovo gigantesco progetto è già completo e disponibile sulla piattaforma, realizzato nientemeno che dal regista Michael Bay. Si dice che siano stati resi disponibili, per questo regista esperto del genere action, 150 [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 dicembre 2019
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Un gruppo di persone finge di morire per poi darsi una missione: eliminare i cattivi dal mondo. Il primo è un dittatore. Perché lo fanno? Non ce lo spiegano, troppo presi a piazzare, a caso, i prodotti degli sponsor. Michael Bay gira un film di pura azione, infarcito da dialoghi tremendi per stupidità, con attori impalpabili, mai emozionante, con il cattivo meno riuscito della storia del cinema.

giovedì 19 dicembre 2019
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

"Qui è quando sono morto, diventando un fantasma" dice il personaggio di Uno (Ryan Reynolds) introducendoci nel primo film targato Netflix di Michael Bay. Una mega-produzione di 150 milioni di dollari che abbraccia tre continenti estendendo l'universo immaginario del regista che più di tutti in questo decennio ha testato il dispositivo in senso apertamente attrazionale (come guardare Netflix USA ma [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 dicembre 2019
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Forse è troppo facile definire Michael Bay un reazionario. Scatena l'apocalisse ad altissimo costo, risolve le dispute con una pioggia di fuoco, trasforma i suoi set in un campo di battaglia. Depone tiranni, si muove tra un Armageddon e un volo nei cieli di piombo di Pearl Harbor, e respinge le invasioni aliene a suon di bombe e ferraglia (Transformers).

NEWS
NETFLIX
mercoledì 11 dicembre 2019
Andrea Fornasiero

Inseguimenti e location mozzafiato: i fan di Michael Bay andranno in brodo di giuggiole. Dal 13 dicembre su Netflix. Vai all'articolo »

TRAILER
lunedì 9 dicembre 2019
 

Regia di Michael Bay. Un film con Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Adria Arjona, Dave Franco. Su Netflix dal 13 dicembre.  Guarda il trailer »

NETFLIX
venerdì 15 novembre 2019
Giorgio Crico

Il regista della saga di Transformers si misura con un action che strizza l’occhio ai cinecomic di oggi. Dal 13 dicembre su Netflix. Vai all'articolo »

NETFLIX
giovedì 14 novembre 2019
 

Ryan Reynolds & co. sfrecciano per le vie di Firenze tra sparatorie ed esplosioni. Dal 13 dicembre su Netflix. Guarda il video »

NETFLIX
martedì 1 ottobre 2019
 

Regia di Michael Bay. Un film con Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Adria Arjona, Dave Franco, Manuel Garcia-Rulfo. Guarda il trailer »

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