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Qeusto"Hello, It's me"di Mark Jean(2015), basato sul ricordo fantasmatico del marito-padre morto tragicamente un paio d'anni prima, con relativo contrasto familiare madre-figlia adolescente(un classico nel cinema non solo made in USA)è in qualche modo un rifacimento di "Ghost"quasi trent'anni dopo, Dopo un periodo molto tormentato , la vedova triste ritrova l'amore con un altro uomo, dopo l'assenso non tacito ma"sul filo"attraverso un cellulare attento a captare comunicazioni, diciamo"extrasensoriali". Quando il iìfilm sembra concludersi drammaticamente, con la rinuncia della donna aalla nuova relazione amorosa impegnativa e al matrimonio(siamo oltre la dicotormia romantica amore/matrimonio), arriva la sterzata positiva, un po'"casuale", ma forse altrimenti non si poteva fare. Il TV-movie non 'è spiacevole anche perché sa dosare l'elemento mélo(il ricordo della tragedia dell'incidente in auto del marito, con accompagnamento di temporale), dove il tuono-fulmine accompagna ogni telefonata da"oltre".... in limiti accettabili, non arrivando mai a sfiorare il ridicolo-gorttesco che farebbe scattare un'invero abbastanza cinica risata o commenti poco lusinghieri, per non dire di peggio... Kellie Martin e kavan Smith, i due protagonisti, sono talmente accettabili da essere adeguati a un TV.movie onesto, senza particolare"genitalità", ma completamente in linea con le migliori attese di un pubblico televisivo, quindi disposto altrimenti rispetto a un pubblico cinematografico(persino guardare un film realizzato per il grande schermo predispone in modo differente rispetto a quanto avviene a chi guarda, spaendolo un film TV, come dimostrano ricerche sperimentali in merito). El Gato
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