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"Curve"(Isain SOftley, scritto da Kimberley Lofstrom e da Lee Patterson, 2005), contaminazione di thriller e horror, racconta di una donna, alla vigilia delle nozze , che con la macchina(un fuoristrada, invero)del promesso sposo percorre vie impervie per riflettere sul suo futuro-decisamente siamo in un"no-man's land"dove no si vede praticamente anima viva-e, quando il motore entra in crisi, viene aiutata da uno sconosciuto che, dopo aver mostrato il suo volto gentile, si rivela invece cattivo, dominante e anche pericoloso, tanto da provocare un incidente ad arte, dal quale usciranno vivi entrambi-lei più ammmaccata ma salva, lei comunque in una condzione brutta ma da persona braccata che scopre di sappersi difendere.... Decisamente un film che, non certo senza ricorrere a sequenze"gore"(anzi a un certo punto arriva ad abusarne, quasi)crea una rensione spasmodica, ma tutto, volendo, si ferma là, salvo un finale che sarebbe stato interessante se, senza usare troppe parole e troppe immagini, il regista e gli sceneggiatori ci avessero fatto capire qualcosa d'altro e questo qualcosa invece manca. Essere ellittici va anche bene, ma bisogna saperlo fare e qui Softley rischia francamente di essere banale lavorando troppo in"levare".... Gli interpreti protagonisti, ossia Julianne Hough e Teddy Sears si muvono in maniera convenzionale, quadi da eterodiretti, più che da guidati dalla mano registica, a tratti(ma solo a tratti, appunto)anche convincente di Softley. El Gato
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