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Una corsa della morte fra detenuti, da sempre disputata all'interno di un carcere, trova nuova linfa televisiva con uno spavaldo quanto crudele produttore che decide di trasferire il "format" in Sud Africa con una nuova edizione della Death Race fra le dune del deserto. Frankenstein, personaggio divenuto simbolo di questa corsa, è ad un passo dalla libertà, vincendo un ultima corsa l'uomo infatti si guadagnerebbe la libertà insieme al proprio gruppo in cui spicca la bella e prosperosa Katrina (Tanit Phoenix) che il regista non disprezza nel metterla sempre in mostra col suo seno prorompente presente una scena si e l'altra pure. Il film non merita la sufficienza anche se riesce comunque in un modo o nell'altro ad attirare l'attenzione nel suo essere volutamente fuori le righe e caotico, a tratti trash.
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