Bad Kids Go To Hell

"E non è un cazzo di bel film buonista, come negli anni '80, dove per 7 ore smettiamo di litigare, commiserando le nostre vite familiari incasinate, o come ci sentiamo tutti soli e alienati, e troviamo qualcosa in comune e siamo amici per sempre, ok? " Mettere i ragazzi più problematici di un liceo nella stessa stanza per una punizione può assumere effetti disastrosi, specie nel poco conosciuto "Bad kids go to hell", dal titolo piuttosto esplicito. Questa piccola pellicola è un film tendenzialmente pop e racchiude in sè molti degli stereotipi dei ragazzi americani, senza farsi mancare nulla: la secchiona trascurata dai genitori, la ragazza dark/satanista, il bravo ragazzo un po' sfigato che si trova lì per caso, il bullo della scuola, la ragazza bella e snob ed il ragazzo che non è stato ammesso al college. Il film ce li presenta all'inizio una bella sequenza rallentata che li riprende nelle loro caratteristiche peculiari, quasi per mettere in chiaro che si tratta di un film di e per adolescenti. Pian piano il film finisce per trasformarsi in un thriller/horror all'interno di quattro mura, meno claustrofobico di "The hole", che gioca con l'ironia e il grottesco. Se volessimo ricercare significati profondi e filosofici, si potrebbe dire che si tratta di un film sulla casualità degli eventi, difatti ognuno dei ragazzi si trova lì per una serie di eventi e relative conseguenze casuali, un po' come "Ore 11.14 - Destino fatale": una spogliarello in aula, una lampo bloccata, un rimbalzo sfortunato, una ripicca andata male. Una volta in punizione interviene ancora una volta il caso e piano piano tutti gli studenti inizieranno a morire in strani incidenti, come nella saga di "Final destination" ma in maniera molto meno "spettacolare". Ma la vera potenza artistica di questo film risiede in tre fattori determinanti: In primo luogo troviamo una trama non troppo originale ma ben condita da un umorismo ai limiti del grottesco tipicamente adolescenziale, che permette allo spettatore di entrare in stato di tensione da thriller pur rimanendo sereno e spensierato, come se "Bad kids go to hell" sottolineasse di non prenderlo troppo sul serio. In secondo luogo, oltre l'ironia di fondo che percorre il film, troviamo delle sequenze davvero ben girate che da un lato enfatizzano l'umorismo e lo spirito della pellicola, e dall'altro donano una patina persino poetica a scene che altrimenti non lo sarebbero affatto. E poi il pezzo forte: la colonna sonora. Impossibile non associare alle immagini i suoni e le musiche di una colonna sonora davvero interessante che riesce a mescolare, proprio come il film, diversi genere e passa dal punk rock americano dei "The Hex dispensers" alla musica elettronica dei "The M Machine"; dal glam rock dei "Semi precious weapons" all'indie rock degli "Awolnation", per finire all'elettropop svedese delle due giovani "Rebecca & Fiona". Ma nonostante tutti questi punti a favore di una pellicola semisconosciuta ritroviamo le solite banalità che riconducono questo film alla serie dei "già visto". Tutto sommato è un film dalle grandi potenzialità ma che preferisce confinarsi al genere "Teen movie" piuttosto che correre rischi maggiori, come succede ad esempio in un altro film tratto da una graphic novel, ossia "Scott Pilgrim vs The world", e quando sembra stia per osare si blocca sul nascere e succede un po' quello che invece una delle protagoniste aveva respinto (vedasi citazione iniziale). Peccato. Voto 6/10