Ma che ci faccio qui!

Su una pellicola il regista in teoria trasferice parte del proprio ego...in questo caso spero che non sia così. questo film è un insieme di sprazzi dei temi scottanti dell' adolescenza...trattati però con molta leggerezza. l'unico forse che si riesce a riconoscere vagamente è quello che descrive il rapporto tra il mondo adulto e quello giovanile, attraverso la relazione tra il protagonista e quell"aguzzino" buono che è il proprietario degli stabilimenti balneari. I registi come Francesco Amato sono il futuro del cinema Italiano e spero che il suo primo film sia e rimanga un peccato di gioventù.