Le cinque stelle sono tutte per l'essere umano, al di là dei suoi successi cinematografici. Ho proprio adesso riguardato e ascoltate le parole che Lee rilascio nella ormai famosa "intervista perduta". L'unico documento in cui Bruce colloquia con il giornalista dello schow, spiegando in maniera incredibilmente sincera, umana se stesso, la sua filosofia, l'uomo Lee. Sono rarissime le persone di tale intelligenza ed introspezione, nonchè lealtà interiore. E penso che sullo schermo balzi agli occhi dello spettatore anche ciò. L'assoluta sensazione di trovarsi davanti ad un'essere umano unico nel suo genere, e più largamente in ogni senso. Un uomo che ha raggiunto non la pace interiore, spesso scambiata per saggezza, ma che ha scavato dentro di se in maniera incredibilmente profonda. Su you-tube, sito internet, tutti la possono vedere. ma stupisce il fatto che le 'visite' ricevute siano molto basse rispetto alla popolarità raggiunta con i film. Ciò significa che a molta gente che ne ha ammirato le gesta, poco interessa guardare l'uomo al di là della leggenda. E mi dispiace profondamente come credo dispiacerebbe a Lee stesso. Mi chiedo perchè la vita si sia dimostrata così poco generosa con un'uomo che meritava ancora di vivere. A parte tutte le 'castronerie' dette sul suo conto, ed il resoconto dell'autopsia, credo che Lee abbia iniziato e portato a termine il compito per cui era nato, nella sua interezza. Ogni volta che riascolto le sue parole capisco quanta ignoranza c'è ancora in questo mondo. E comprendo anche che non sono i buoni o i giusti a vivere più a lungo. Ciò non è la misura in cui viene infine decretata la validità, la qualità di ciò che uno ha fatto in vita. Conta ciò che seminiamo, e Lee in questo senso ha raccolto tutto, tutti gli sforzi immani che per anni ha dovuto superare, barriere razziali comprese. Non posso che sentirmi vicino a lui ed a tutti quegli esseri umani 'speciali' in qualche modo. La massa abbisogna di 'guide' e lui lo era nel suo ambito, insostituibile, incomparabile. E le sue parole risplenderanno per la giustizia che portano in seno, per sempre. Credo infine che se Bruce vedesse quanto ancora a 34 anni dalla sua morte è ricordato, ne sarebbe immensamente felice. Morì nel sonno e si dice che questa sia la morte dei giusti. Io credo sia vero e gli auguro ovunque si trovi, con tutto il cuore, possa riposare in pace, quella che sovente purtroppo manca a molti di noi. Un maestro di vita, che crebbe sempre più, di pari passo con la sua arte. Un uomo raro...
Ciao Bruce... Paolo.
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