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"Altri tempi"quelli nei quali(era il 1969)a un film comico collaboravano, anzi lo facevano pasquale Festa Campanile, scrittore, esordiente come regista, allora, o quasi... Ottavio Jemma, altro scrittore, Luigi Malerba...in un film sbarazzino ma non privo di spunti interessanti: già il tema della protagonista"nuda"(anche senza virfolette)a parte la bellezza dell'allora iper-fiorente Buccella, è un portato delle controcultura hiippie, qui"ironicamente"riletto, con un Milian(non ancora"Monnezza")imnpeg nato a rapprpesentare l'impiegato-modello molto imbranato(uomo-massa, sperso nell'alienazione-Fromm e Marcuse sono iper-presenti al e nel film...), Moschin a darci il senso e il segno dell'"autorità autoritaria"di mera rappresentanza-rapppresentazione, con tutte le sue contraddizioni), Gassman, quale"Rufus", ladro anch'egli imbranato.surreale/ottima caratterizzazione). IL tono è grottesco al massimo, la caratterizzazione ha tratti espressionistici, in un'esasprerazone che, pur nell'ambito segnato del"cinema borghese"ha tratti da"rivolta", sempre che si sappia leggere nei segni e oltre gli stessi... Venature, se vogliamo, ma non solo, in un ambito di cinema"comico"che meriterebbe una rilettura e riconsiderazione che a tutt'oggi sembra mancare, colpevolmente, viene da dire...Attenzione ai particoalri. El Gato
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