Due soldi di speranza |
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Un film di Renato Castellani.
Con Maria Fiore, Vincenzo Musolino, Gina Mascetti
Commedia,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 95 min.
- Italia 1951.
MYMONETRO
Due soldi di speranza
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sulle ceneri del neorealismo
di domenici alessandroFeedback: |
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martedì 13 gennaio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Come "Ossessione" segnò una svolta indicando la via per un nuovo cinema italiano, il neorealsimo; "Due soldi di speranza" segna quella linea di confine non sempre chiara e definita che separa il neorealismo puro e aristocratico dalla sua versione bozzettistica e piccolo borghese. Come "Ossessione" segna l'inizio del cinema realista, "Due soldi di speranza" ne segna l'epilogo. E come il capolavoro di Visconti non si può definire un film propiamente neorealista, pure il film di Castellani certo non appartiene per natura, stile ed estetica a quella corrente cinematografica che segnò culturalmente il decennio successivo alla Liberazione. Per questo "Due soldi di speranza" può essere indicato senza ombra di smentita come uno dei cardini del cinema italiano. Di quei cardini, per intendersi, che si indicano nei manuali quando si tenta di fare una cesura. Un punto di svolta che risce a fondere cinema d'essai con esigenze di botteghino mirabilmente, tanto da essere modello di riferimenti di ogni cineasta negli anni a seguire. Anche per questo un film coraggioso che nel voler mettere d'accordo tutti rischia di essere facile bersaglio di critice snobistiche. Ma si sa di fronte ad un film che vince premi e piace al pubblico l'invidia può partorire le peggio meschinità!
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