Una delle più celebri commedie di Eduardo De Filippo, in una riuscitissima trasposizione cinematografica.
Al centro della narrazione vi è uno degli elementi più caratterizzanti la cultura napoletana: il gioco del lotto.
La sacralità di tale pratica (che è quasi una scienza con tanto di esperti e studiosi) viene resa stupendamente: ogni accadimento della vita quotidiana può essere considerato nell'ottica del gioco del lotto, perchè ad ogni accadimento corrisponde un numero (ad esempio anche un bambino che ingoia un bottone, con il numero da associare all'evento che cambia a seconda del materiale del bottone ... fantastico!); del pari si può trarre ispirazione dalle mutazioni metereologiche e poi ovviamente dai sogni che diventano fonte di vincita sicura se vi compare un defunto che dà i numeri da giocare (bellissime le scene in cui Eduardo si raccomanda di fronte al ritratto del padre ormai trapassato da due anni).
La cultura tutta napoletana della smorfia, delle superstizioni, della jella e della buona sorte (uno degli impiegati al banco lotto ha una evidente gobba), tutto viene rappresentato in modo divertente e caratteristico.
Le interpretazioni sono ovviamente l'altro punto di forza della pellicola.
Gli attori, dai fratelli De Filippo (Eduardo, Peppino e Titina) a Paolo Stoppa, fino a Giorgio De Rege, conoscono tutti perfettamente il soggetto (che certamente avranno messo in scena in teatro decine e decine di volte), quindi sono tutti a proprio agio e perfettamente in parte. I De Filippo (particolarmente i due fratelli, che qui interpretano i due personaggi più importanti: il nevrotico Don Ferdinando, proprietario del banco lotto, che rincorre senza successo la soddisfazione di una vincita; ed il suo contraltare, il dipendente Procopio, che come il Gastone di paparino ha una sfortuna sfacciata ed in particolare al gioco del lotto gliene vanno bene tutte) sono i mattatori della pellicola; quando sono in scena, particolarmente quando ci sono entrambi, danno vita a scene gustosissime e strepitose.
Pellicola davvero molto piacevole; di durata contenuta, la si guarda e riguarda volentieri, in quanto non stanca mai.
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