Mario Gromo
La Stampa
Spero che È sbarcato un marinaio piaccia al pubblico come il film si merita. Ma non gli si accosti chi vuole vicende fin troppo movimentate, ambienti e tipi eccezionali, casi aggrovigliati o abnormi: il film di Ballerini è piano, semplice, vivo di una sua modestia ma autentica vita. La vicenda per la vicenda non è gran cosa, tutt'altro. Un marinaio sbarca a terra. Incontra una ragazza. Schermaglie, ripicchi, idillio. Poi una grossa nube, un po' di dispetto, un po' di gelosia; e alla fine i due si uniranno per sempre. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2459 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 21 aprile 1940