Il cucciolo |
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Un film di Clarence Brown.
Con Gregory Peck, Jane Wyman, Claude Jarman jr
Titolo originale The Yearling.
Drammatico,
durata 134 min.
- USA 1946.
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Un classico, drammatico e non per animalistidi muttley72Feedback: 11644 | altri commenti e recensioni di muttley72 |
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giovedì 24 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film l'ho visto più di una volta, ma è da moltissimo che non lo rivedo. E' quel genere di film che definirei "un classico" .....e che sia un film "di una volta".... lo si capisce anche solo ascoltando (ad occhi chiusi) i doppiatori italiani (...con la voce e la dizione impostata, tipica di quel periodo). E' un film molto drammatico, un atto di amore per la natura ma non nel senso "bambinesco". Una povera famiglia (...umile, ma onesta) di agricoltori sopravvive contro le insidie della natura, lottando per coltivare e mantenersi a stento. La vita non certo allegra della famiglia e del bambino è rallegrata da ritrovamento (mi pare mentre esso sta cacciando insieme al padre) di un cucciolo di cervo (cerbiatto) rimasto senza madre. Il padre permette al bambino di portare l'animale nella fattoria a patto che sia lui a occuparsene, cosa che gli costerà fatica aggiuntiva. Il film credo "suoni" come una metafora della vita (del bambino che matura e diventa uomo) e anche della natura e delle sue "leggi", poiché il cerbiatto (tanto tenero ed in fondo affezionato anche lui alla famiglia) crescendo crea delle complicazioni durissime (es. occorrerà alzare la staccionata, cosa che costerà ore di duro lavoro aggiuntivo al bambino, perché l'animale riesce a saltarla a si mangia tutte le coltivazioni, unica risorsa della famiglia). Malgrado ogni sforzo l'animale, divenuto un maestoso cervo, non può essere allontanato, perché ritorna sempre alla casa della famiglia, né imprigionato in un recinto (poiché salta molto in alto)...va quindi ucciso, poiché porterebbe la famiglia alla fame. Il ragazzo in lacrime (rendendosi conto della situazione) provvederà alla fucilata...Come interpretare la morale alla base del film? Non certo nella maniera "animalista" nel senso più attuale e modaiolo (tipico dei nostri giorni), perché oggi (...per carità c'è libertà di pensiero) gli animalisti "fanatici" sono contrari alla caccia (e nel film si caccia) , alla pesca, alle cavie e forse non comprenderebbero un film del genere...che in fondo è un atto di amore per la natura, ma non in modo buonista (come invece potrebbe essere esserlo nella mente di un bambino o di un fanatico animalista). Il film insegna il rispetto per la natura, per le sue risorse, delle sue regole, ma stabilisce anche delle priorità...Quattro stelle.
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