sembra difficile pensare algli sbarchi... dei militari americani,
dopo le difficoltà del vietnam, ancor più il non sapere e il ricordare molto
poco dell'evento del D Day, abbiamo visto libri parlare
dell'argomento, dedicati, con scritto nella
copertina, D Day
giugno 1944, oppure calendari di commemorazioni storiche, con
l'evento... ricordo più importante che si potesse ascriverci
di quel giorno, il 6 giugno, l'uscita di un libro
o di qualche evento mondano, quasi a
ingannare sè stesso qualche paese non
sembrava ricordarsi della più grande manovra
che la storia ricordi, migliaia di soldati stipati a chiedersi
rimettendo... per il mal di mare, il motivo per
cui si trovavano lì, essere uniti per combattere organizzandosi in
ordine comunque sparso il nemico credibile quanto le
loro disponibilità di mezzi e armamento,
asserragliato e appostato al sicuro lungo la
sponda terrena, dunque, esserci e prendere una posizione, non quella di
cadere in mano al nemico..., che deluso dovrà fare i
conti preparando fiori abbarbicato nell'altrettanto
fracasso delle proprie linee, quella di avanzare contro
chiunque dall'altra parte fosse quel nemico,
e vederli increduli sotto le tane di cemento
saltare dalle loro postazione grazie all'intervento aereo, mentre dal
fronte opposto anche l'urss respingeva tale nemico, momento in
cui forse i nazisti cominciano a comprendere che l'america reagendo a
quel che sembrava non si potesse vedere, mostra l'imponente arsenale,
per cui le posizioni di comodo e di comando col potere di comandare altre
persone sottomesse e il denaro anneso cominciano a
comprendere che non è mai troppo tardi per qualsiasi obbiettivo..., nonchè a
figurarsi con lo stesso valore e perdita di quello di Schindler...
e del ritrovato spirito democratico tipico di quelli che hanno vinto
poi tale conflitto, senza nastri e lustri, soltanto per costruire qualcosa.
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