alvaronefan87
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sabato 22 dicembre 2007
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film diverso dai soliti della coppia.
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Pellicola con il noto duo diversa dal solito in cui i due interpretano i preti di due parrocchie in eterno conflitto, dico che è diversa dalle altre pellicole perche' il film non ruota intorno ai due comici siciliani come invece accadeva nei film i cui titoli iniziavano con "I due...", si ride molto di meno rispetto agli altri film dei due pero' m'è piaciuto comunque anche se il film non ha un ritmo che scorre velocemente, da segnalare nel cast una splendida Edwige Fenech.
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elgatoloco
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martedì 21 marzo 2017
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embrassons nous molto simpatico
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Questo film di Marino Girolami del 1970, forse non particolarmente eccelso ma non disprezzabile, esprime da un lato la bravura, giustamente sottolineata anche storicamente(un bel romanzo storico di Pierangelo Buttafuoco ricorda gli inizi di Franco Franchi, quale imitatore del"Fuehrer", con tanto di baffetti, quando gli Alleati stavano compiendo lo sbarco in Sicilia), con l'impagabile gag di Franchi alla pianola e cantante di"Sant'Antonio e lo dimonio"(mi si scusi per gli errori grafematici, le mie conoscenze dialettali vanno dal veneto al lombardo, con qualche squarcio di emiliano e romagnolo, un discreto fiorentino e tanta passione-ma solo quella-per il romanesco), dove il personaggio del prete"particolare"è ben delineato, anche in contrapposizione a Ciccio Ingrassia, come sempre il"Magnifico", il serio comico malgré soi, contrapposto, appunto allo"Zanni"(giullare, qui anche.
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Questo film di Marino Girolami del 1970, forse non particolarmente eccelso ma non disprezzabile, esprime da un lato la bravura, giustamente sottolineata anche storicamente(un bel romanzo storico di Pierangelo Buttafuoco ricorda gli inizi di Franco Franchi, quale imitatore del"Fuehrer", con tanto di baffetti, quando gli Alleati stavano compiendo lo sbarco in Sicilia), con l'impagabile gag di Franchi alla pianola e cantante di"Sant'Antonio e lo dimonio"(mi si scusi per gli errori grafematici, le mie conoscenze dialettali vanno dal veneto al lombardo, con qualche squarcio di emiliano e romagnolo, un discreto fiorentino e tanta passione-ma solo quella-per il romanesco), dove il personaggio del prete"particolare"è ben delineato, anche in contrapposizione a Ciccio Ingrassia, come sempre il"Magnifico", il serio comico malgré soi, contrapposto, appunto allo"Zanni"(giullare, qui anche... di Dio) Franco; bravo un giovanissimo Lino Banfi, Edwige Fenech non troppo"in vista"(un film per tutti/e, comunque); dall'altro, affrontando la tematica della contestazione, un certo"quieto moderatismo"(quieta non movere, diremo così...), certo necessitato(gli anni"formidabili", per dirla con un libro di Capanna, forse invece più che altro di grande confusione e di più grandi speranze avevano fatto irruzione come"Fulmine a ciel sereno")nella realtà sociale italiana e venivano avvertiti come pericolo, senza però venire ingigantiti nella loro portata, per non "darla vinta"alla contestazione, appunto. IN questo quadro il cerchiobottismo è, diremo così, molto ben calibrato, dando adito a una lettura sociologica più che interessante... Piacevole, non sciocco, nonostante i soliti pregiudizi intellettualistici, che ormai andrebbero, se non azzerati(magari...)almeno fortemente rivisti e aggiornati. Ma... El Gato
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elgatoloco
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lunedì 5 ottobre 2020
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sembra fosse un secolo fa...
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"Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione"(Marino Girolami, anche soggetto e sceneggiatura con AMedeo Sollazzo, 1970)è parodia piacevole, certo non geniale, degli anni tra il 1868(frse anche un po'prima, fine 1966, a quanto ci dicono le storie)e i primi Seventies. I fascisti sono ridicoli, nostalgici senza scampo, "figli della lupa"irriducibili, i comunisti(e qui invece ci sarebbe da obiettare...)sono statici, dogmatici, assertori di una sorta di rivoluzione procrastinata e mai attuata, complessivamente anche loro sono(ingiustamente, rintengo, ma erano film per famiglie tradizionali, molto "clerolegate")messi alla berlina. Poi la"rivoluzione sessuale"(stile Reich.
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"Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione"(Marino Girolami, anche soggetto e sceneggiatura con AMedeo Sollazzo, 1970)è parodia piacevole, certo non geniale, degli anni tra il 1868(frse anche un po'prima, fine 1966, a quanto ci dicono le storie)e i primi Seventies. I fascisti sono ridicoli, nostalgici senza scampo, "figli della lupa"irriducibili, i comunisti(e qui invece ci sarebbe da obiettare...)sono statici, dogmatici, assertori di una sorta di rivoluzione procrastinata e mai attuata, complessivamente anche loro sono(ingiustamente, rintengo, ma erano film per famiglie tradizionali, molto "clerolegate")messi alla berlina. Poi la"rivoluzione sessuale"(stile Reich. Marcuse, per limitarci ai "padri fondatori")esemplificata dalla bella Edwige Fenech, allora la"figlia", peraltro con il nonno fascistone, impersonato da Renato Malavasi, che però, da happy end, impalmerà ilmaresciallo di polzia... Glihipies, quasi degli"Hare Krishna"nella versione di Girolami. E i due preti, quello aperto, "Progresista"(FranchI), imbrnato in bici e quello"serio.tradizioale"preconciliare, Ingrassia. Bravissimi, come bravi somoi caratteristi Umberto D'Ors(dirigente locale del PCI)i e l'astroi nascente"(allora)Lino Banfi, cooperatore di Franchi. Poi la corruzione locale(Sicilia, per un film poco"locale"), con un costruttore senza s cripoli che vuol levare di mezzo un parco giochi poer bambini, sostituendolo con un hotel. E l'ombra dela mafia. tutto "en souplesse", per non turbare coscienze e perché si"cavalcava la tigre"(epsresione evoliana, dunque lato sensu fascista...) , in quando il film è "di cronaca", del 1970 e quando si parla dei contemporeanei la parodia si sofferma, naturaliter, sugli aspetti più pitorescdhi e grotteschi, Ma, quasi in un mini.affresco para-guareschiano, le sensibilità diverse emergono e come, con due"mattatori"pur se da bar di periferia(ma ce ne fossero, bar di poerferia così)come Franco e Ciccio, superstars. Da vedere per divertirsi e per riflettere su quello che orami rischiamo di dover considerare"buon tempo antico", diamine... El Gato
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