stefano85
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mercoledì 10 aprile 2013
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cowabunga dude!!!
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Da appassionato della vecchia serie a cartoni "TMNT", mi è dispiaciuto il fatto che la maggior parte della critica non abbia apprezzato questo film. Il regista Steve Barron, infatti, non si è solo limitato a realizzare una versione in live-action del famoso cartone animato, ma è stato particolarmente attento ad unire lo humor della serie televisiva con alcuni importanti elementi del fumetto originale. La caratterizzazione dei personaggi è stata indiscutibilmente curata, e gli animatronic utilizzati per le tartarughe ninja sono espressivi e garbatamente animati. Come nel fumetto, la personalità sarcastica e impulsiva di Raffaello, viene posta in antitesi con quella riflessiva e responsabile di Leonardo.
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Da appassionato della vecchia serie a cartoni "TMNT", mi è dispiaciuto il fatto che la maggior parte della critica non abbia apprezzato questo film. Il regista Steve Barron, infatti, non si è solo limitato a realizzare una versione in live-action del famoso cartone animato, ma è stato particolarmente attento ad unire lo humor della serie televisiva con alcuni importanti elementi del fumetto originale. La caratterizzazione dei personaggi è stata indiscutibilmente curata, e gli animatronic utilizzati per le tartarughe ninja sono espressivi e garbatamente animati. Come nel fumetto, la personalità sarcastica e impulsiva di Raffaello, viene posta in antitesi con quella riflessiva e responsabile di Leonardo. Anche i personaggi di Splinter, Casey Jones e Shredder, sono stati attenzionati nei minimi dettagli per rendere l'atmosfera dell'opera di Barron perfettamente in sintonia con il comic-book di Eastman e Laird. Il tono ilare e comico della serie tv dell'87 si focalizza invece sulle parti di Donatello e Michelangelo, che, anche nelle scene di combattimento più accese, non risparmiano mai qualche divertente battuta.
Una lode particolare va alle scenografie: perfettamente in grado di rappresentare un'affascinante e un po' malinconica "New York in street-style" di fine anni ottanta, piena di sale giochi con i mitici videogames old-skool ad 8 e 16 bit, jam session di musica hip hop, e colorate piste da skateboard per i teenager. Emozionanti e ben realizzate le battaglie delle tartarughe con i soldati ninja, nonché sorprendemente memorabile lo scontro finale con Shredder. L'enfasi delle euforiche scene action, viene piacevolmente arrangiata a ritmo del brioso tema musicale "Turtle Rhapsody" degli Orchestra On A Half Shell.
"Teenage Mutant Ninja Turtles: The Movie" non aggiunge certamente nulla di nuovo al cinema d'azione, ma rappresenta ancora oggi la migliore trasposizione cinematografica delle avventure delle tartarughe ninja, e può tranquillamente essere preso in considerazione, come uno dei film più riusciti tra quelli che hanno sfruttato la licenza di una collana di fumetti e/o di una serie animata.
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fabal
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venerdì 21 febbraio 2014
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le tartarughe pazze di pizza
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A fine anni '80, i fan del fumetto di Eastman e Laird non accolsero con plauso la serie animata Tartarughe Ninja alla riscossa. Un cartone sostanzialmente per bambini alleggeriva i freddi guerrieri dediti al nunjitsu con quattro eroi simpatici, dal taglio nettamente umoristico.
Barron firma, invece, un adattamento intelligente, fedele alla trama del fumetto ma coerente con l'ironia dell'anime, da cui eredita gli occhi buoni e la loquacità delle quattro tartarughe. Ne esce un film che potrebbe accontentare tutti, se non fosse così (ingiustamente) sottovalutato. Piacevole per grandi e piccini, Teenage Mutant Ninja Turtles è un prodotto duttile, che mantiene una certa spensieratezza di fondo senza mai cadere nel ridicolo.
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A fine anni '80, i fan del fumetto di Eastman e Laird non accolsero con plauso la serie animata Tartarughe Ninja alla riscossa. Un cartone sostanzialmente per bambini alleggeriva i freddi guerrieri dediti al nunjitsu con quattro eroi simpatici, dal taglio nettamente umoristico.
Barron firma, invece, un adattamento intelligente, fedele alla trama del fumetto ma coerente con l'ironia dell'anime, da cui eredita gli occhi buoni e la loquacità delle quattro tartarughe. Ne esce un film che potrebbe accontentare tutti, se non fosse così (ingiustamente) sottovalutato. Piacevole per grandi e piccini, Teenage Mutant Ninja Turtles è un prodotto duttile, che mantiene una certa spensieratezza di fondo senza mai cadere nel ridicolo. I dialoghi brillanti strappano non pochi sorrisi, ma la vicenda vive di leggerezza quanto di atmosfere cupe, talvolta drammatiche, e personaggi di tutto rispetto. Lo stesso Shredder è una sorta di Darth Vader delle backstreets newyorkesi, un cattivo di spessore per niente affine al goffo "muso di latta" del cartone animato. Parte del merito va alla voce italiana di Glauco Onorato. I siparietti comici sono affidati a Michelangelo e Donatello e alla loro parlantina generosa di calembour: esilarante l'ordinazione telefonica della pizza, sulla quale non dovranno categoricamente esserci acciughe! Dall'altra parte, il contrasto tra Leonardo e Raffaello conferma una caratterizzazione accurata, con il leader e l'outsider di turno.
I pupazzi animati sono di Jim Henson, l'inventore dei Muppets: sebbene presentino qualche intoppo nei primissimi piani, le tartarughe hanno volti espressivi e una sorprendente fluidità di combattimento. Ma a sorprendere sono quasi tutte le soluzioni visive, dal buio della fogne al chiaro della casa fuori porta di April, passando per una periferia urbana fotografata con la cattiveria degna di un Fight Club. Che, tra l'altro, con il Clan del Piede mostra qualche analogia.
Notevoli anche le scelte di montaggio durante i flashbacks, sequenze granulose sfumate in stile vintage/amatoriale. Incisiva colonna sonora in cui spicca non solo "Turtle Rhapsody" ma anche le quattro note ossessive del tema di Shredder.
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