reservoir dogs
|
mercoledì 29 dicembre 2010
|
un mondo di pescecani
|
|
|
|
Il marinaio Michael O'Hara (Welles) salpa sullo yacht della bella Elsa (Hayworth) e del marito, l'avvocato Bannister (Sloane) come ringraziamento per averla salvata da alcuni aggressori.
Intrigato da Elsa, Michael si fa coinvolgere dal socio del marito, Grisby (Anders) nel losco piano di inscenare l'omicidio dell'uomo in modo da riscuotere l'assicurazione.
Gli eventi cambieranno facendo rischiare a Micheal la camera a gas, facendogli poi scoprire di essere stato una pedina di un piano più grande.
Terzo film di Orson Welles, l'ultimo prodotto da una major, la Columbia prima del suo "esilio" da Hollywood, film visionario e barocco per le sue inquadrature dal basso alla Ejzenstejn con buone dosi d'espressionismo alla "Caligari".
[+]
Il marinaio Michael O'Hara (Welles) salpa sullo yacht della bella Elsa (Hayworth) e del marito, l'avvocato Bannister (Sloane) come ringraziamento per averla salvata da alcuni aggressori.
Intrigato da Elsa, Michael si fa coinvolgere dal socio del marito, Grisby (Anders) nel losco piano di inscenare l'omicidio dell'uomo in modo da riscuotere l'assicurazione.
Gli eventi cambieranno facendo rischiare a Micheal la camera a gas, facendogli poi scoprire di essere stato una pedina di un piano più grande.
Terzo film di Orson Welles, l'ultimo prodotto da una major, la Columbia prima del suo "esilio" da Hollywood, film visionario e barocco per le sue inquadrature dal basso alla Ejzenstejn con buone dosi d'espressionismo alla "Caligari".
In un mondo di "pescecani" affamati di denaro Welles applica nel cinema la frase di Cocteau:"gli specchi mostrano la morte al lavoro", in quanto unici testimoni di un continuo inarrestabile deperimento; in questo caso gli specchi non la mostrano, la confondono.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a reservoir dogs »
[ - ] lascia un commento a reservoir dogs »
|
|
d'accordo? |
|
paride86
|
giovedì 28 ottobre 2010
|
carino
|
|
|
|
Affascinante noir di Orson Welles, "La Signora di Shanghai" è soprattutto un film che non può prescindere dalla diva che lo interpreta: Rita Hayworth.
La storia è intricata, conturbante, e conquista anche per le ambientazioni e le scenografie.
Certo, bisogna pur dire che oggi, "La Signora di Shanghai" - a differenza di altri film del Maestro - è invecchiato molto, soprattutto a livello narrativo: la voce fuori campo che accompagna continuamente il film è davvero obsoleta, anche perché anticipa fin da subito un intrigo legato ai protagonisti.
Da vedere soprattutto per Rita Hayworth, bella e brava.
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
esta libre_para el_precisamente
|
lunedì 21 aprile 2025
|
talento e specchi
|
|
|
|
Luci e ombre per i film di Welles. E' difficile giudicare i suoi film, tolto Quarto Potere, data la sua travagliata carriera con gli studios. Detto questo in praticamente nessun suo film mi ha emozionato genuinamente( in parte anche Quarto Potere che è ancora oggi un film enorme). Sembra che in ogni suo film il suo talento sovrasti la storia che sta raccontando, vuoi per la costruzione delle scene, per la fotografia, per la regia... diciamo che invece di immergere lo spettatore nel film lo distrae facendolo pensare ad esempio " ah però che bella inquadratura o che scelte registiche inusuali, uno specchiarsi artistico.
Beh qui capita sebbene la storia sia intrigante in partenza, con il marinaio protagonista inmmerso in un'oscuro piano nel quale dovra districarsi per salvare se stesso.
[+]
Luci e ombre per i film di Welles. E' difficile giudicare i suoi film, tolto Quarto Potere, data la sua travagliata carriera con gli studios. Detto questo in praticamente nessun suo film mi ha emozionato genuinamente( in parte anche Quarto Potere che è ancora oggi un film enorme). Sembra che in ogni suo film il suo talento sovrasti la storia che sta raccontando, vuoi per la costruzione delle scene, per la fotografia, per la regia... diciamo che invece di immergere lo spettatore nel film lo distrae facendolo pensare ad esempio " ah però che bella inquadratura o che scelte registiche inusuali, uno specchiarsi artistico.
Beh qui capita sebbene la storia sia intrigante in partenza, con il marinaio protagonista inmmerso in un'oscuro piano nel quale dovra districarsi per salvare se stesso. Ma lo sviluppo non è omogeneo e i pezzi belli si notano un po troppo( vedi la famosa scena delli specchi). Tuttavia si riesce a seguire la storia e tutto sommato si arriva a fine visione per cercare di chiarire( e non sentire) assieme al protagonista il mistero.
Piacevole in fin dei conti, più luci che ombre e con divi come Rita e Orson alla fine ci si diverte anche.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a esta libre_para el_precisamente »
[ - ] lascia un commento a esta libre_para el_precisamente »
|
|
d'accordo? |
|
|