hulk1
|
giovedì 12 novembre 2020
|
carpenter
|
|
|
|
Rivedendolo dopo anni in versione restaurata , sembra quasi un buon film. Partiamo dal presupposto che sia fuga da New York, sia Alien quando uscirono furono dei solenni fiaschi, carpenter veniva sbertucciato, Scoth ignorato, entrambi i film erano serie B, avevano Budget limitati, ovviamente 10 volte maggiori delle ciofeche italiche
Comunque la differenza tra un Bava, Mario, un genio, ed un mestierante come Sergio Martino, uno dei tanti tarantinati, era evidente, Bava se la giocava e la vinceva con tutti, martino si è sempre limitato al ricalco. Tra parentesi i sottotesti sociali presenti nelle opere di Carpenter , vengono ignorati nelle copie italiache.
Questo film rende proprio l'idea dell'accusa che veniva fatta a questo cinema di escapismo, si andava negli stati uniti si giravano di sfrodo quattro grattacieli e poi tutto in studio in Italia, un cinema pretenzioso, un credere di poter andare oltre le resrtizioni oggettive di un cinema povero, questa volta non solo di genio, ma anche di idee.
[+]
Rivedendolo dopo anni in versione restaurata , sembra quasi un buon film. Partiamo dal presupposto che sia fuga da New York, sia Alien quando uscirono furono dei solenni fiaschi, carpenter veniva sbertucciato, Scoth ignorato, entrambi i film erano serie B, avevano Budget limitati, ovviamente 10 volte maggiori delle ciofeche italiche
Comunque la differenza tra un Bava, Mario, un genio, ed un mestierante come Sergio Martino, uno dei tanti tarantinati, era evidente, Bava se la giocava e la vinceva con tutti, martino si è sempre limitato al ricalco. Tra parentesi i sottotesti sociali presenti nelle opere di Carpenter , vengono ignorati nelle copie italiache.
Questo film rende proprio l'idea dell'accusa che veniva fatta a questo cinema di escapismo, si andava negli stati uniti si giravano di sfrodo quattro grattacieli e poi tutto in studio in Italia, un cinema pretenzioso, un credere di poter andare oltre le resrtizioni oggettive di un cinema povero, questa volta non solo di genio, ma anche di idee.
L'uomo puma , per chi non lo avesse visto , è stato la pietra tombale sul genere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a hulk1 »
[ - ] lascia un commento a hulk1 »
|
|
d'accordo? |
|
m.raffaele92
|
mercoledì 9 ottobre 2013
|
un "cult" del "trash": un film da vedere
|
|
|
|
Signore e signori, ci troviamo di fronte a un film che , nel suo piccolo, è importante, poiché testimonia (insieme ad altri del suo filone) un netto rovescio della medaglia nei rapporti tra il nostro cinema e quello statunitense: se negli anni 60 la generazione di Scorsese ha imparato da Antonioni e Fellini, negli anni 80 i nostri registi hanno fatto lo stesso con i cult movies provenienti da oltreoceano; sennonché, a differenza dello spaghetti western e dei polizieschi all’italiana, nel filone post-apocalittico nostrano si attinge dai grandi autori americani non per creare nuovi generi, ma per navigare nel plagio più totale.
I modelli di questo ristretto “genere” fantascientifico estintosi per fortuna in breve tempo sono indubbiamente “Mad Max” e (soprattutto) “1997: fuga da New York”.
[+]
Signore e signori, ci troviamo di fronte a un film che , nel suo piccolo, è importante, poiché testimonia (insieme ad altri del suo filone) un netto rovescio della medaglia nei rapporti tra il nostro cinema e quello statunitense: se negli anni 60 la generazione di Scorsese ha imparato da Antonioni e Fellini, negli anni 80 i nostri registi hanno fatto lo stesso con i cult movies provenienti da oltreoceano; sennonché, a differenza dello spaghetti western e dei polizieschi all’italiana, nel filone post-apocalittico nostrano si attinge dai grandi autori americani non per creare nuovi generi, ma per navigare nel plagio più totale.
I modelli di questo ristretto “genere” fantascientifico estintosi per fortuna in breve tempo sono indubbiamente “Mad Max” e (soprattutto) “1997: fuga da New York”.
Sergio Martino (che nella sua filmografia ha toccato quasi tutti i generi; dal poliziesco al western, dal comico pecoreccio al cannibal movie, per finire col thriller, genere nel quale ha forse dato i suoi migliori risultati) rielabora quest’ultimo in maniera banale e superficiale (la trama è praticamente la stessa, sennonché stavolta la persona da recuperare è l’unica donna rimasta “fertile”, piccola geniale idea che anticiperà il film di Alfonso Cuaròn “I figli degli uomini”, 2006).
Ci troviamo di fronte a uno scult movie in piena regola. Ma quelle pecche che in un film ben fatto sono punti di debolezza, in un trash come questo non possono che rivelarsi punti di forza: dalla recitazione mediocre, effetti speciali poveri e risibili, nonché personaggi a dir poco ridicoli (partendo dal protagonista, una sorta di “Jena Plissken” dei poveri, per arrivare alla vera ciliegina sulla torta: l’uomo scimmia con la sciabola che ha come unico scopo quello di portare avanti la propria prole).
Il valore aggiunto alla mostra del peggio è dato dagli inseguitori a cavallo con mantello e maschera metallica (figurativamente affascinanti nella loro ingenuità) nonché da qualche piccola punta splatter azzeccata.
È curioso come questo pugno di film post-apocalittici italiani sia riuscito a formare un “genere vero e proprio”, dotato di una cerchia di fan per nulla ristretta (tra i quali emerge anche Tarantino). Ma, a dispetto dei precedenti film di fantascienza di Castellari, questo di Martino è il più ingenuo, tenero nella sua bruttezza, divertente e quindi, a suo modo, irresistibile.
Ho parlato prima di punti di forza: se infatti l’appagamento e la soddisfazione derivanti dalla visione di un film di genere deriva dall’estremizzazione dei canoni propri del genere stesso, capita parallelamente a questo film (a molti trash movie, in generale) che si provi grande piacere nel vedere vergognosamente trasgredito ogni principio di stile e coerenza (a livello di sceneggiatura prima, e di realizzazione poi) che ci è stato “imposto” dai capolavori di John Carpenter e George Miller.
Un film da recuperare
[-]
|
|
[+] lascia un commento a m.raffaele92 »
[ - ] lascia un commento a m.raffaele92 »
|
|
d'accordo? |
|
shagrath
|
domenica 18 agosto 2013
|
il post apocalittico che va oltre
|
|
|
|
L'umanità è reduce da una guerra atomica e cybernetica totale tra due blocchi: gli eurac (unione di europa, africa e asia) e i panamericani. Gli eurac sono vittoriosi e occupano New York, dove si dice che nascosta dai rastrellamenti e dalle bande esista l'ultima donna non contaminata dalle radiazioni, quindi l'ultima donna ancora fertile. Sia gli eurac sia ciò che resta dei panamericani (nascosti per l'ultima resistenza in una base segreta in alaska) la cercano per poter ottenere embrioni fertili e dare così un futuro al genere umano. I panamericani inviano in una missione di infiltrazione il loro uomo migliore, Parsifal, un pilota campione di una competizione automobilistica identica a "Carmageddon" (per chi conosce l'epico videogame), accompagnato da due "uomini di fiducia del governo" che serberanno non poche sorprese.
[+]
L'umanità è reduce da una guerra atomica e cybernetica totale tra due blocchi: gli eurac (unione di europa, africa e asia) e i panamericani. Gli eurac sono vittoriosi e occupano New York, dove si dice che nascosta dai rastrellamenti e dalle bande esista l'ultima donna non contaminata dalle radiazioni, quindi l'ultima donna ancora fertile. Sia gli eurac sia ciò che resta dei panamericani (nascosti per l'ultima resistenza in una base segreta in alaska) la cercano per poter ottenere embrioni fertili e dare così un futuro al genere umano. I panamericani inviano in una missione di infiltrazione il loro uomo migliore, Parsifal, un pilota campione di una competizione automobilistica identica a "Carmageddon" (per chi conosce l'epico videogame), accompagnato da due "uomini di fiducia del governo" che serberanno non poche sorprese.
Sergio Martino è stato capace di creare un mondo post apocalittico simile a quello già visto in "1997: fuga da New York", film con cui condivide il tòpos della fuga e l'ambientazione in una New York anarchica infestata da gangs stravaganti; ma le somiglianze (seppure notevoli) non vanno oltre. Pregevole, molto, la capacità di sviluppare spunti bizzari originali, che si evolvono in maniera funzionale al contesto, senza scadere nelle trovate posticcie usate in certi film per arricchire una sceneggiatura povera. Al contrario tutti i personaggi sono ben caratterizzati, anche le figure secondarie trovano spazio per lo sviluppo di sottotrame nell'intreccio, in modo che alla fine della pellicola tutti avranno risolto i loro destini senza che nulla venga lasciato al caso. Le scenografie panoramiche sono visibilmente fittizie, ma inaspettatamente funzionali per l'evocazione della intricante atmosfera post atomica, come anche i temi musicali. Molto curati le ambientazioni degli interni, la fotografia e i costumi. Gli attori reggono il gioco e la regia rende bne nelle scene d'azione. Qulche acciacco c'è, a volte viene proposto un montaggio un po' troppo confuso, qualche passaggio di sceneggiatura poco credibile, la resa grafica delle armi laser assolutamente da gogna. Ma nel complesso un fim consigliatissimo per gli appassionati del genere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a shagrath »
[ - ] lascia un commento a shagrath »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
venerdì 16 settembre 2011
|
inaspettatamente carino,molto carino.
|
|
|
|
Del filone(creato tra gli altri da Amato e Fulci e nato praticamente già morto)in Italia dopo il successo di "1997 Fuga da New York",questo è senza dubbio l'esempio migliore.Un 1997 de noartri,contaminato con "Il pianeta delle scimmie"e anche un tocco di "Mad Max", spassoso e allegramente funzionale nel suo piccolo,nei suoi pregi come nei suoi defetti.Modellini,umorismo becero in certi dialoghi(vedi la scena tra Sopkiw e la Kanakis),allegri lampi gore e più di un'idea originale,come i nani che vivono nelle fogne.Ben utilizzate e ricreate le location devastate.Se lo si guarda con la consapevolezza di cosa riserva ci si può divertire,e addirittura trovare più di quanto previsto:a differenza dei prodotti analoghi,futuri o precedenti girati alla "buona la prima",sa sfruttare al meglio la povertà di mezzi,sa creare spettacolo e per quanto fumettistico e squinternato,il ritmo non manca.
[+]
Del filone(creato tra gli altri da Amato e Fulci e nato praticamente già morto)in Italia dopo il successo di "1997 Fuga da New York",questo è senza dubbio l'esempio migliore.Un 1997 de noartri,contaminato con "Il pianeta delle scimmie"e anche un tocco di "Mad Max", spassoso e allegramente funzionale nel suo piccolo,nei suoi pregi come nei suoi defetti.Modellini,umorismo becero in certi dialoghi(vedi la scena tra Sopkiw e la Kanakis),allegri lampi gore e più di un'idea originale,come i nani che vivono nelle fogne.Ben utilizzate e ricreate le location devastate.Se lo si guarda con la consapevolezza di cosa riserva ci si può divertire,e addirittura trovare più di quanto previsto:a differenza dei prodotti analoghi,futuri o precedenti girati alla "buona la prima",sa sfruttare al meglio la povertà di mezzi,sa creare spettacolo e per quanto fumettistico e squinternato,il ritmo non manca.Cast perfettamente "scadente"(godibilissimo Eastman scimmiesco).Buone le musiche dei fratelli De Angelis,alias Oliver Onions.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
tenente colombo
|
giovedì 8 gennaio 2009
|
poco interessante
|
|
|
|
Mi pare un film da bocciare perché presuntuoso. Presume, ossia aspira vanamente a essere più di ciò che può. Non ha l'innocente candore e la graziosa modestia di tanti altri film italiani del recente passato. I dialoghi sono obiettivamente insulsi (<>; <> etc etc). Le ricostruzioni di una New York postatomica sono credibili; altrettanto dicasi per le scenografie degli interni, veramente notevoli. Graziosa Anna Kanakis, giovanissima, sempre accigliata e cattiva.
|
|
[+] lascia un commento a tenente colombo »
[ - ] lascia un commento a tenente colombo »
|
|
d'accordo? |
|
mason filippo
|
mercoledì 3 settembre 2008
|
martino osa di più
|
|
|
|
questo film è uscito dopo fuga da new york di carpenter, ma martino dice di verlo pensato prima del 1981. quel che importa è il film o meglio un decennio in cui (ne bene e nel male) si aveva il coraggio di osare nel nostro paese alla pari degli americani. chi fa film del genere in italia oggi giorno?...proprio nessuno. tarantino ha ragione quando dice che sono veramente pochi i registi e i film che creano veramente qualcosa di originale e di guardabile.
|
|
[+] lascia un commento a mason filippo »
[ - ] lascia un commento a mason filippo »
|
|
d'accordo? |
|
cela
|
giovedì 7 febbraio 2008
|
manca poco alla fine... il 2019 è alle porte
|
|
|
|
Film molto divertente di Sergio Martino, la storia è abbastanza plausibile e i modellini usati per ricreare una New York post-atomica sono fantastici(merito del grande scenografo Massimo Antonello Geleng). La cosa fatta meglio però è l'atmosfera che si respira, sopratutto nelle riprese in esterni, dà quel senso d'angoscia che si protrae per tutto il film. Ottime scene d'azione, tante esplosioni, combattimenti e sparatorie: c'è tutto per divertirsi!. Buoni anche gli effetti speciali(appunto, esplosioni e sparatorie) ed anche il cast dove "spicca" Michael Sopkiw, attore ultrasconosciuto dalla faccia di marmo ma non proprio un cane, sicuramente meglio Paolo Maria Scalondro(qui pseudo-chiamato Vincent Scalondro) molto più espressivo e difatti recita ancora, ed anche Anna Kanakis e la partecipazione di George Eastman dove interpreta un uomo-scimmia, pieno peli e con sciabolata facile.
[+]
Film molto divertente di Sergio Martino, la storia è abbastanza plausibile e i modellini usati per ricreare una New York post-atomica sono fantastici(merito del grande scenografo Massimo Antonello Geleng). La cosa fatta meglio però è l'atmosfera che si respira, sopratutto nelle riprese in esterni, dà quel senso d'angoscia che si protrae per tutto il film. Ottime scene d'azione, tante esplosioni, combattimenti e sparatorie: c'è tutto per divertirsi!. Buoni anche gli effetti speciali(appunto, esplosioni e sparatorie) ed anche il cast dove "spicca" Michael Sopkiw, attore ultrasconosciuto dalla faccia di marmo ma non proprio un cane, sicuramente meglio Paolo Maria Scalondro(qui pseudo-chiamato Vincent Scalondro) molto più espressivo e difatti recita ancora, ed anche Anna Kanakis e la partecipazione di George Eastman dove interpreta un uomo-scimmia, pieno peli e con sciabolata facile. Buono!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cela »
[ - ] lascia un commento a cela »
|
|
d'accordo? |
|
james
|
lunedì 15 settembre 2003
|
2003 il ritorno...
|
|
|
|
grande film sul genere post apocalittico con le classiche ed uniche atmosfere all'italiana,negli anni a venire questo film come tanti altri diventereaano pietre miliari del genere fantapocalittico postatomico.
|
|
[+] lascia un commento a james »
[ - ] lascia un commento a james »
|
|
d'accordo? |
|
ernesto disonesto
|
sabato 25 gennaio 2003
|
che film, ragazzi!
|
|
|
|
Questo film è una merda aaaaaaaaaaah!
|
|
[+] lascia un commento a ernesto disonesto »
[ - ] lascia un commento a ernesto disonesto »
|
|
d'accordo? |
|
|